INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18982 presentata da RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19931020

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18982_11 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri ai Ministri della difesa e dell'interno. - Per sapere - premesso che: 1) da recenti notizie stampa si e' appreso che a giornalisti che si sono rivolti alla Presidenza del Consiglio per avere notizie sulla titolarita' dell'Ufficio Centrale di Sicurezza (UCSI) direttamente dipendente dalla Presidenza del Consiglio stesso e' stata negata ogni informazione; 2) il sistema di sicurezza italiano e' regolato non da norme di legge dello Stato ma da norme emanate dai Servizi Segreti, tra l'altro classificate riservato e quindi non pubbliche. E precisamente dalle: "Norme unificate per la tutela del segreto del Sid, edizione 1973, a firma del generale Vito Miceli. Una pubblicazione che sembra ispirata a criteri vigenti negli Stati Uniti e Nato. Sembra che l'Autorita' Nazionale di Sicurezza sia nata in virtu' di una determinazione riservata dei Presidenti del Consiglio in carica, Zoli e Leone, il 28 ottobre 1957 e il 16 novembre 1968, di cui non si conoscono i termini. Sembra che esista un accordo Italia-Usa sotto forma di scambio di note "Constituting an agreement relating to the safeguard of classified information" del 4 agosto 1964 mai portato ad autorizzazione parlamentare per la ratifica in Italia ne' pubblicato. D'altra parte la materia della sicurezza (legge 1955, n. 1335) ha escluso che la materia della sicurezza possa essere legata ad accordi Nato diversi da quelli della standardizzazione; 3) non e' concepibile che in un paese democratico non siano noti i criteri per conferire una abilitazione di sicurezza e che non esista un pubblico controllo sulla materia e che non siano stabiliti per legge gli organismi che rilasciano tali abilitazioni e che infine non esiste la possibilita' di fare ricorso contro eventuali delibere -: 1) per quali motivi venga tenuto segreto il nome del capo dell'UCSI, ente di cui si sa solo che fino a tempi recenti era diretto dal colonnello Caruso del Sifar; 2) quali siano i compiti dell'UCSI e in base a quali norme di legge siano stabiliti; 3) da chi dipenda l'UCSI e in base a quali norme di legge; 4) in base a quali norme di legge l'UCSI conceda o neghi il nullaosta di segretezza; 5) quali siano i criteri per concedere o negare i nullaosta di segretezza; 6) quali schedature vengano effettuate su personale che colui che e' da abilitare al nullaosta di segretezza frequenta o conosce, tenendo anche presente quanto stabilito dalla legge 382/78, sui Principi della Disciplina che vieta le schedature ai militari; 7) se oltre 200 mila schedature siano di recente state trasferite dalle memorie elettroniche di UCSI e quelle della VII divisione, Sismi, cioe' alla divisione Gladio -: 8) se l'UCSI, dovendo avere responsabilita' di sicurezza su tutti gli enti e quindi anche sui Servizi Segreti per il controllo sulla corretta gestione delle documentazioni classificate appartenenti anche ai Servizi, sia effettivamente sopra-ordinato ai Servizi Segreti o di fatto sotto-ordinato; 9) se il nullaosta di segretezza sia stato rilasciato a ditte in odore di mafia e implicate in tangentopoli; 10) se le schedature abbiano a che fare ancora con l'appartenenza al Partito Comunista, come avveniva al tempo dell'ufficio USPA (Ufficio Sicurezza Patto Atlantico), poi trasformatosi in USI (Ufficio Sicurezza Interna) e poi in UCSI (Ufficio Centrale di Sicurezza), tenendo anche presente quanto si legge a proposito di USPA nella relazione parlamentare di inchiesta sui fatti del giugno-luglio 1964 e sulle deviazioni del Sifar: "Assai gravi appaiono le affermazioni del generale De Lorenzo sulla esistenza dell'Ufficio Sicurezza del Patto Atlantico come organo collaterale del Sifar sul fatto che a questo ufficio fosse riservata la prerogativa di svolgere, tramite l'arma dei Carabinieri, sulle piu' svariate persone, e addirittura il diritto di conoscere il "nullaosta di sicurezza", condizione necessaria per l'assegnazione di responsabilita' ad uffici da quelli piu' modesti a quelli piu' elevati fino alla stessa titolarita' dei dicasteri"; 11) infine, se l'Ufficio UCSI rispecchi ancora esattamente le modalita' di funzionamento dell'USPA al tempo del Sifar e se quindi nulla di fatto sia cambiato nonostante le raccomandazioni della Commissione di inchiesta per il piano Solo. (4-18982)
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RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 

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