INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18953 presentata da COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121206
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18953 presentata da FURIO COLOMBO giovedi' 6 dicembre 2012, seduta n.730 COLOMBO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nei giorni 11 e 12 novembre 2012 l'intera area, sita nel comune di Capalbio, nella quale avrebbe dovuto essere costruito un impianto per la produzione di energia da biomasse - che senza la tenace e costosa opposizione dei residenti sarebbe stato gia' in funzione - e' stata coperta dall'acqua per ore, acqua che poi, per giorni, e' stata riassorbita dal terreno. Le falde acquifere di Capalbio sono rimaste non contaminate solo a causa della motivata resistenza dei cittadini alla costruzione della centrale; dopo l'approvazione secondo l'interrogante precipitosa (in poche settimane e in giorni festivi) della conferenza dei servizi convocata dalla provincia di Grosseto, senza il parere delle ASL, dei vigili urbani e senza documentazione della proprieta' del terreno, provata da documenti non veritieri, sia il TAR della regione Toscana, sia il Consiglio di Stato hanno dato ragione ai ricorrenti (agricoltori confinanti, sindaco di Capalbio, e l'interrogante medesimo che ha una abitazione nella stessa area), ordinando l'interruzione dei lavori di costruzione dell'impianto; contro il parere del sindaco, la presidenza della provincia di Grosseto ha convocato una nuova conferenza dei servizi per approvare un nuovo progetto, che e' risultato inesistente. A causa della netta opposizione del sindaco di Capalbio e dei legali dei cittadini confinanti o interessati alla materia, la conferenza e' stata e resta, al momento, sospesa; la procura della Repubblica di Grosseto ha aperto una indagine tendente ad accertare se e come erano stati ottenuti od omessi gli atti e i pareri su cui stava per fondarsi la decisione finale e definitiva della provincia; importanti perizie scientifiche sono state acquisite e depositate presso il comune di Capalbio e la provincia di Grosseto che provano e dimostrano il pericolo di impianti biomassa e biogas in aree abitate e accanto a terreni coltivati e ad aziende agricole impegnate in produzioni note per la qualita' e il luogo di provenienza; in particolare gli scienziati autori delle documentazioni scientifiche, il professor Helghe Bohnel dell'universita' di Gottinga, il professor Federico Valerio, dell'Istituto nazionale per la ricerca sul cancro di Genova e il professor Gianni Tamino dell'universita' di Padova dimostrano l'alto rischio di contaminazione della falda acquifera dell'intera zona e forse dell'intero territorio agricolo di Capalbio, e la frequente presenza di casi di botulismo anche mortali (otto casi) in aree della Germania in cui esistono impianti di produzione di energia da biomasse e di biogas anche di dimensioni minori di quello da 999 chilowatt previsto per Capalbio; gli stessi rilevano inoltre che nessuna precauzione o sigillo delle strutture produttive di biogas puo' evitare contaminazione diffusa dell'intero territorio in caso di inondazione; l'interrogante era gia' intervenuto sulla vicenda in sede parlamentare; occorre valutare in maniera urgente e con estrema attenzione quella che l'interrogante giudica una pericolosa e distruttiva iniziativa che avvantaggia un'impresa privata (la societa' Sacra con sede a Capalbio) e a spese di un'intera comunita' cittadina e del suo territorio; si fa peraltro presente che in data 10 agosto 2012 la Presidenza del Consiglio dei ministri ha condiviso, facendole proprie, le motivazioni della ASL di Vercelli e del comune di Cigliano a proposito della classificazione di «industria insalubre» di prima classe di un impianto da 999 chilowatt per la produzione di biogas deliberando, ai sensi dell'articolo 14-quater della legge n. 241 del 1990, il diniego alla domanda di autorizzazione per effetto dell'eccessiva vicinanza alle abitazioni; sarebbe auspicabile che il Presidente del Consiglio dei ministri, qualora, come risulta probabile, la conferenza dei servizi convocata dalla provincia di Grosseto non giungesse ad un esito condiviso, assicurasse un atteggiamento analogo a quello tenuto nel caso di Cigliano data la quasi identita' delle situazioni, aggravata dal rischio di inondazioni nell'area, fenomeni purtroppo ormai frequenti in Maremma -: se si intendano assumere informazioni su quanto avvenuto nel territorio di Capalbio a seguito degli eventi meteorologici dell'11 e 12 novembre 2012 e, in particolare, se la protezione civile nazionale abbia riscontrato rischi a seguito del procedere del progetto descritto nelle premesse qualora eventi analoghi si verifichino in futuro; se la competente autorita' di bacino abbia effettuato studi o simulazioni e possa pertanto fornire informazioni sui rischi di possibile contaminazione delle falde acquifere qualora, una volta realizzato il citato impianto a biomasse, si verificassero fenomeni atmosferici quale quello dell'11 e del 12 novembre 2012; dati i documenti acquisiti e immediatamente disponibili, e la situazione di pericolo per la salute dei cittadini e per l'integrita' del territorio, su cui insiste un sito di rilevanza comunitaria, come riconosciuto dal Consiglio di Stato, dimostrata dalla documentazione esistente, quali iniziative, per quanto di competenza, il Governo intenda assumere a tutela della pubblica incolumita', anche considerato che eventi quali quelli descritti in premessa, un tempo eccezionali, si verificano ormai con una notevole frequenza. (4-18953)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18953 presentata da COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121206
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18953 presentata da COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20121206
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COLOMBO FURIO (PARTITO DEMOCRATICO)