INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18887 presentata da COSTA RAFFAELE (FED.LIB.DEM) in data 19960214

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: con una nota del 9 maggio 1995, la zona di Torino diramava l'elenco dei valichi di frontiera per il quale il Ministero aveva definitivamente disposto il trasferimento delle funzioni di specialita' da una forza di polizia ad un'altra; per la frontiera italo-francese, l'assunzione dei nuovi valichi da parte della polizia di Stato doveva avvenire il 1^ gennaio 1996 e nel medesimo elenco venivano stabilite le nuove dotazioni di organico per i vari uffici polstato, che da quella data avrebbero dovuto sostituire il personale delle altre forze di polizia che precedentemente li presidiavano; oggi si prende atto che tutti gli altri settori della prima zona polfrontiera (Ventimiglia - Bardonecchia - Aosta e Domodossola) hanno rilevato il servizio presso piu' valichi precedentemente presidiati da altri organi, ottenendo, di conseguenza, un aumento di organico. Unico ufficio per cui non risulta alcuna variazione, sia per l'acquisizione di valichi che di integrazione di personale, e' il settore di Limone Piemonte; da anni il dirigente del settore polfrontiera di Limone Piemonte ha sollevato il problema dell'inadeguatezza organica a fronte di una costante crescita dell'attivita' operativa, in relazione al dilagare degli illeciti al fenomeno dell'immigrazione clandestina ed al traffico di auto rubate; per risposta, il Ministero informa che sono ripianati gli organici di Ventimiglia con 82 uomini - Bardonecchia con 60 - Aosta con 27 - Domodossola con 40 e Limone Piemonte zero. Intanto le incombenze per il personale polfrontiera di Limone Piemonte aumentano, si ricorre a prestazioni di lavoro straordinario che, spesso, non viene pagato a causa dello sfondamento del monte ore e con il ricorso a riposi compensativi a data da destinarsi; nel dicembre del 1994, il Ministero dell'interno - ufficio coordinamento e pianificazione forze di polizia presso valichi alle frontiere, riprendendo una direttiva delle tre forze di polizia presso valichi ubicati alle frontiere, riprendendo una direttiva Ministeriale del 1992 con cui si affidava il servizio di polizia di frontiera come comparto di specializzazione prioritariamente alla polizia di Stato, invitava tutte le prefetture a procedere di conseguenza al dispositivo esistente, tenendo conto dei princi'pi dettati in merito al nuovo sistema di ripartizione dei cennati servizi, con specifica richiesta di formulare al riguardo ogni utile proposta. In tale nota, tra l'altro, veniva disposto che la polizia di Stato doveva rilevare in via esclusiva il servizio di polfrontiera presso i valichi dislocati in comuni sedi di commissariati o posto fisso di polizia di Stato, riservando tale servizio all'Arma solo in quelle ove non esiste alcun presidio della polizia di Stato. Ovviamente, tale distribuzione interessava anche il settore polfrontiera di Limone Piemonte, che, sulla base di quanto disposto dal Ministero dell'interno, avrebbe dovuto rilevare il servizio presso il dipendente valico stradale del Colle di Tenda dislocato nel comune di Limone Piemonte; nella direttiva ministeriale si formulava un esplicito invito a dibattere la questione nelle rispettive sedi del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Sulla base dei criteri impartiti ed in esito agli elementi raccolti, il Ministero provvedeva alla ripianificazione degli uffici di frontiera, con il conseguente trasferimento di funzioni da altri corpi di polizia di Stato di diversi valichi, con relativi incrementi degli organici: tali criteri venivano disattesi per il settore di Limone Piemonte -: quali siano le ragioni della mancata acquisizione di valichi e della mancata integrazione dell'organico relativamente al settore polfrontiera di Limone Piemonte e quali provvedimenti intenda assumere in merito. (4-18887)