INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18827 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19931018

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Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: come da interrogazione n. 5-01661 del 30 settembre 1993 indirizzata al Ministro dei trasporti e della marina mercantile si ritiene opportuno sollecitare l'attenzione del Ministro della difesa su quanto segue: i fatti di cui si riferisce sono inquadrati nella vicenda tragica della collisione del Moby Prince, tuttora priva di plausibili spiegazioni come di accertamento di responsabilita'; come e' noto, fra gli aspetti piu' controversi dell'intera vicenda vi e' il giudizio nell'organizzazione dei soccorsi cui doveva sovrintendere e coordinare la capitaneria di Porto di Livorno; sull'operato di tale capitaneria si e' espressa in modo fortemente critico l'apposita commissione di inchiesta insediata dal Ministero della marina mercantile; un ufficiale di capitaneria, il capitano di corvetta Renato Roffi, fin dal primo momento esprime critiche e perplessita' sull'operato del Comandante del Porto di Livorno Albanese; a questo punto non si fa attendere la reazione della macchina burocratico-militare che avvia, in una sorta di processo kafkiano, una incredibile serie di vessazioni a carico del capitano Roffi; dapprima trasferito a Civitavecchia, ricorre al TAR che sospende il provvedimento, rinviandolo a Livorno; viene sottoposto a minacce da parte dell'ammiraglio Francese, capo dell'ispettorato generale delle capitanerie di porto che pretende il ritiro del ricorso al TAR; successivamente ne viene bloccato pretestuosamente l'avanzamento di carriera e, dopo la sua testimonianza di fronte alla commissione d'inchiesta ministeriale, viene trasferito a Gallipoli e poi a Mazara del Vallo; trasferimenti che vengono bloccati il primo, attraverso una modifica di decisione da parte dello stesso Ammiraglio Francese e, il secondo, a fronte di un nuovo ricorso al TAR; viene quindi sistematicamente escluso dall'attivita' quotidiana di coordinamento interno alla stessa Capitaneria ed ulteriormente minacciato di trasferimento; infine, quasi a coronare questa pesantissima catena di soprusi, gli viene vietato di partecipare a qualunque attivita' o iniziativa pubblica che riguardi il Moby Prince "foss'anche una messa, o una fiaccolata"; da ultimo subisce anche pressioni e intimidazioni; in questo contesto, intendendo arbitrariamente la legge n. 575 del 1986, che vieta ai militari di parlare in pubblico di argomenti di carattere riservato militare o di servizio, l'autorita' Marittima di Livorno ha compiuto l'ultimo atto di imperio, impedendo al capitano Roffi di essere presente ad una conferenza stampa insieme ad alcuni parlamentari, ove avrebbe potuto illustrare un'iniziativa a tutela dell'interesse alla verita' e alla giustizia espressa da alcuni familiari delle vittime -: si intende promuovere iniziative atte a far cessare discriminazioni e vessazioni nei confronti di un ufficiale di Capitaneria "reo" di volere con lealta' ricercare verita' e giustizia; se intenda ancora tollerare, dopo i fatti di Ustica, e coprire con segreto militare, vicende che invece appartengono alla coscienza civile ferita dell'intera collettivita' nazionale. (4-18827)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18827 presentata da BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19931018 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BOGHETTA UGO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
CAPRILI MILZIADE (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 
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4/18827 
BOLOGNESI MARIDA (RIFONDAZIONE COMUNISTA) 

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