INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18667 presentata da SCERMINO FELICE (PROG.FEDER.) in data 19960207
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18667_12 an entity of type: aic
Ai Ministri dei lavori pubblici e delle finanze. - Per sapere, premesso che: in applicazione del piano di vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, cosi' come previsto dalla legge 24 dicembre 1993, n. 560, gli Istituti autonomi delle case popolari hanno provveduto ad inviare a tutti gli assegnatari interessati le comunicazioni necessarie per poter inoltrare le domande di riscatto ai sensi della citata legge; l'IACP di Salerno ha ritenuto, con la suddetta comunicazione, di richiedere l'anticipazione delle spese istruttorie per un importo pari a lire 642.600 (540.000 + iva al 19 per cento), nonostante che lo stesso Consiglio di amministrazione dell'IACP di Salerno, nella delibera n. 878 del 13 dicembre 1975, con cui veniva predisposto il piano di vendita, parla di "rimborso" delle spese di istruttoria, intendendosi come tale il pagamento delle medesime solo dopo la predisposizione dei relativi atti di vendita e non in via anticipata; la pretesa di pagamento delle spese di istruttoria appare peraltro ingiustificata sia con riferimento all'an debeatur, che al quantum; invero, con riguardo all'an, la legge 560 del 1993 non prevede in alcun modo tale obbligo a carico degli assegnatari, ne' il venditore puo' aggiungere al prezzo fissato le spese eventualmente sostenute per poter vendere, ne' si puo' ritenere che l'attivita' svolta dall'IACP per procedere alla vendita sia qualcosa di ulteriore (e percio' da retribuire) rispetto ai compiti propri dell'Istituto, dato che grava su quest'ultimo l'obbligo di provvedere alla gestione del proprio patrimonio immobiliare, in cui ovviamente e' ricompresa anche l'alienazione (cfr. Cass. 15 giugno 1993, n. 5557); con riguardo al quantum, non si comprende in che modo venga fuori la somma di lire 642.600, determinata in misura univoca ed indistinta per ogni tipo di alloggio, soprattutto se si considera che la cosiddetta istruttoria dovrebbe consistere unicamente nella determinazione del prezzo mediante l'applicazione di un mero calcolo matematico (rendita catastale x 100, con riduzione dell'1 per cento per ogni anno di anzianita' fino al limite massimo del 20 per cento); nella stessa richiesta di cui sopra l'IACP di Salerno non ha inteso determinare il costo dei singoli alloggi oggetto di eventuale riscatto, ne' le riduzioni previste, rimandando per questi motivi al dettato normativo; forti perplessita' sono sorte in ordine alla definizione delle rendite catastali degli alloggi in questione, ai quali, pur avendo le caratteristiche di abitazioni popolari, sembra sia stata attribuita la rendita catastale corrispondente a civili abitazioni di categoria superiore; tutto cio' ha determinato tra gli assgnatari della provincia di Salerno (circa 3000) un diffuso clima di allarme, incertezza e confusione, che ha reso necessario il ricorso in massa ad avvocati, consulenti, sindacati, nonche' agli stessi uffici dell'istituto, ottenendo come unico risultato il rinvio di un mese del termine di presentazione delle domande di riscatto; gli stessi assegnatari hanno inteso manifestare il loro dissenso nei confronti delle modalita' di applicazione della legge n. 560 del 1993 da parte dell'IACP di Salerno con una affollata manifestazione, svoltasi a Salerno il giorno 2 febbraio ultimo scorso; a conferma di quanto sopra, basta confrontare la stessa comunicazione inviata da altri IACP (vedi ad esempio Napoli), in cui non solo non si e' fatto riferimento ad alcun anticipo di spese istruttorie, ma si e' provveduto anche ad indicare il valore dei singoli alloggi con le relative riduzioni spettanti -: se i Ministri interrogati sono al corrente di quanto sopra esposto; se non ritengano opportuno, ciascuno per le proprie competenze, intervenire con urgenza in questa fase cosi' delicata dell'applicazione della legge n. 560 del 1993, emanando opportune disposizioni affinche' tutti gli IACP assumano nei confronti degli assegnatari una procedura univoca, improntata alla massima trasparenza e completezza di informazioni al fine di rendere ai cittadini interessati un piu' agevole espletamento delle pratiche di riscatto; se non intendano invitare gli uffici periferici del catasto ad una verifica opportuna degli estimi catastali degli alloggi popolari insistenti sui rispettivi territori di competenza. (4-18667)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18667 presentata da SCERMINO FELICE (PROG.FEDER.) in data 19960207
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18667 presentata da SCERMINO FELICE (PROG.FEDER.) in data 19960207
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
CALVANESE FRANCESCO (MISTO)
JERVOLINO RUSSO ROSA (PART.POP.ITAL.)
SALES ISAIA (PROG.FEDER.)
TRIONE ALDO (PROG.FEDER.)
VALIANTE ANTONIO (PART.POP.ITAL.)
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2014-05-14T20:37:23Z
4/18667
SCERMINO FELICE (PROG.FEDER.)