INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18571 presentata da MATTEOLI ALTERO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19931012

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18571_11 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'interno, dell'ambiente, della sanita', delle finanze e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: le cronache dei giornali nel mese di settembre 1993 si sono dovute occupare ampiamente, anche a seguito di un documento ispettivo presentato dal sottoscritto, di due episodi di corruzione e malcostume verificatisi all'interno della municipalizzata AAMPS di Livorno; nelle vicende collegate allo smaltimento dei rifiuti nella citta' di Livorno i due casi sopra citati potrebbero raffigurare solo la punta di un iceberg fatto di clientele, accordi sotterranei e coperture di varia natura collegate direttamente e non a questo ricco giro di affari; l'AAMPS di Livorno, una azienda dequalificata e dequalificante, ha strutture che avrebbero fatto la fortuna di qualsiasi altra municipalizzata, infatti e' proprietaria di un impianto di incenerimento in localita' Picchianti che avrebbe una capacita' di 200 tonnellate al giorno e di una discarica di seconda categoria in localita' Vallin dell'Aquila; l'AAMPS di Livorno, ha usufruito di alcune decine di miliardi, provenienti dai fondi FIO, per la costruzione del nuovo inceneritore e per la discarica sopra citati; ad oggi, la municipalizzata livornese non e' ancora in grado di mettere in funzione, con tre anni di ritardo sulla consegna dei lavori dell'appalto assegnato, l'impianto di incenerimento del Picchianti; alla comunita' questo lungo ritardo nella messa in opera dell'inceneritore comporta un grave danno economico ed ambientale: danno economico per come si sta spendendo male il danaro; danno ecologico perche' il funzionamento dell'inceneritore permetterebbe di ridurre a solo 60 tonnellate, contro le attuali 200 tonnellate, i rifiuti solidi urbani che affluiscono quotidianamente alla discarica di Vallin dell'Aquila; il danno economico ed ambientale e' ancor piu' comprensibile se si considera che la municipalizzata sta procedendo, per l'ampliamento della sopra citata discarica, a costosi lavori in zone boscate dove sono presenti piccoli corsi d'acqua, con abbattimento di sette ettari di bosco, tutto questo in deroga ad una previsione urbanistica e solo per "mettere una pezza" alla non entrata in funzione, nei tempi stabiliti, dall'inceneritore; nella discarica di Vallin dell'Aquila affluiscono, e sono affluiti, rifiuti di ogni genere e da soggetti esterni (compresa la coopertiva LASOR coinvolta in uno dei due episodi di corruzione e malcostume gia' al vaglio della Magistratura) e che avrebbero dovuto rimpinguare le casse dell'AAMPS con svariati miliardi di entrate ogni anno -: se risponda a vero che l'AAMPS, nonostante gli investimenti a cio' finalizzati, non ha mai realizzato seriamente la preselezione dei rifiuti; se risponda a vero che a Vallin dell'Aquila, usando la dizione "rifiuti di ogni genere" compiacente l'AAMPS e in barba alle leggi in materia che lo proibiscono in maniera categorica non essendo questa discarica adatta per tale smaltimento, vengono scaricati medicinali scaduti, rifiuti ospedalieri e carichi di batterie, cioe' materiali che necessiterebbero di appositi trattamenti essendo classificati come tossico-nocivi; se risponda a vero che la Guardia di finanza avrebbe accertato lo smaltimento a Vallin dell'Aquila di rifiuti tossico-nocivi, se siano in corso indagini da parte della magistratura livornese atte ad accertare possibili responsabilita' e, in caso contrario, quali ne siano i motivi; se risponda a vero che il comune di Livorno e' intenzionato a permettere, ad una societa' costituita tra l'altro dalla SEAL Srl (societa' servizi ecologici ambientali - Livorno, una scatola vuota riconducibile alla CILP: ovvero l'impresa della compagnia lavoratori portuali di Livorno), e dall'AAMPS di Livorno, la realizzazione di una attivita' di trattamento dei rifiuti avente centro aziendale in area portuale, con diramazioni tramite l'AAMPS alla discarica di Vallin dell'Aquila, all'inceneritore del Picchianti ed all'impianto di Biscottino; se quanto al precedente capoverso risponde a vero, se non ritengano che la struttura per lo stoccaggio dei rifiuti tossico-nocivi del Biscottino, realizzata con un costo di circa 20 miliardi dei cittadini contribuenti, dovra' assoggettarsi ad una utilizzazione marginale per consentire il "giusto" risalto all'area portuale; se risponda a vero che, nonostante la scarsa imprenditorialita' sin ora dimostrata, l'AAMPS di Livorno ha ottenuto dai comuni di Livorno e Collesalvetti, senza alcuna forma di contrattazione, la gestione provvisoria della piattaforma di stoccaggio, e gli impianti annessi, sita in localita' Biscottino; se risponda a vero che la piattaforma per lo stoccaggio dei rifiuti industriali e tossico-nocivi messa in opera con denaro pubblico in occasione dell'arrivo nel porto di Livorno delle cosi' dette "navi dei veleni" dal Commissario ad acta nominato dalla regione Toscana, Bartolini, era stata lasciata in proprieta' dei comuni di Collesalvetti e Livorno; se risponda a vero che i comuni di Livorno e di Collesalvetti hanno stipulato un accordo per la gestione della suddetta piattaforma che prevede venga smantellato un impianto di incenerimento, di rifiuti industriali tossico-nocivi, di nuova costruzione e mai messo in opera, in precedenza autorizzato dagli stessi due enti locali; ser risponda a vero che l'ingegner Boeri Luigi, gia' Responsabile della protezione civile in regione Toscana fu incaricato dal Commissario ad acta Bartolini di dirigere le operazioni afferenti il rientro, lo sbarco e lo stoccaggio dei rifiuti delle "navi dei veleni"; se risponda a vero che tale incarico gli consenti' di affidare tutti i lavori inerenti i rifiuti delle "navi dei veleni" alla CILP (impresa della compagnia lavoratori portuali); se risponda a vero che l'ingegner Boeri Luigi successivamente, considerati i lauti guadagni che tali operazioni comportavano, ha "ispirato" la CILP a costituire la SEAL Srl (societa' servizi ecologici ambientali - Livorno) ed a farsi nominare consulente incaricato della stessa SEAL; se risponda a vero che l'ingegner Boeri Luigi oltre che della SEAL srl e' consulente, contemporaneamente, anche dell'AAMPS e del comune di Livorno; se risponda a vero che in qualita' di contemporaneo consulente dell'AAMPS, e della SEAL, sta trattando in questi giorni, con se stesso, la convenzione tra l'AAMPS e la SEAL per le operazioni da condurre sulla piattaforma di Biscottino; se risponda a vero che l'ingegner Frascati Mario, e' un funzionario tecnico, a livello dirigenziale, dell'AAMPS di Livorno; se risponda a vero che l'ingegner Frascati Mario e' stato incaricato di approntare la documentazione necessaria per l'ottenimento delle autorizzazioni regionali utili per l'attivita' dalla SEAL srl; se risponda a vero che l'ingegner Frascati Mario risulta tra i componenti dello staff che ha progettato la piattaforma SEAL; se la normativa vigente consenta ad un dipendente pubblico di assumere incarichi da privati ed addirittura firmare progetti per questi stessi; se, vista l'enorme corruzione ed il grado di malcostume che impegna tutta la penisola italiana, non ritengano necessaria ed improcrastinabile, ciascuno per quanto di competenza, attivare una ispezione ministeriale atta a fare chiarezza su intrecci ed affari che sembrerebbero coinvolgere oltre a privati anche dipendenti pubblici, le amministrazioni comunali di Livorno e Collesalvetti e l'azienda municipalizzata AAMPS di Livorno. (4-18571)
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