_:B3d86ead1531397f47c1d835a4465b62a "Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si deve necessariamente premettere che nell'interrogazione si fa riferimento ai finanziamenti previsti dalla legge n. 95/95 la cui gestione rientra tra le attribuzioni del Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica, che nell'ambito della normativa in questione, ha affidato all'ENEA la responsabilita' di un'iniziativa relativa al settore ambiente dal titolo \"Catastrofi naturali e loro conseguenze sul patrimonio culturale ed ambientale italiano. Mitigazione e previsione d'alcune tipologie d'eventi\". L'ENEA ha fatto presente che per l'individuazione dei partner nei programmi di ricerca finanziati con il fondo 5 per cento previsto dalla suddetta legge per l'anno 1996, ha seguito le procedure previste dalla stessa legge e dai relativi decreti applicativi. Per quanto attiene le osservazioni rappresentate nell'interrogazione si ricorda che l'ENEA per la completa definizione del progetto e per la selezione dei partners, ha pubblicato sulla stampa quotidiana un invito alla presentazione di proposte sui programmi di ricerca finanziati dalla legge 95/95, precisando gli elementi essenziali che le proposte dovevano contenere. Nel bando ENEA era espressamente previsto che il presentatore della proposta indicasse i propri partners, purche' fossero chiari sia la quota di finanziamento richiesta, sia il relativo cofinanziamento (ad esempio, la proposta Syremont indicava come partner l'ENEA e quella della societa' ET&P indicava l'universita' di Bologna). La durata del bando di un solo mese era dovuto alle scadenze temporali imposte dalla legge 95/95 e risulta comunque in linea con quanto previsto dalla normativa vigente. Trattandosi poi di un invito alla presentazione di proposte e non di progetti di dettaglio, il tempo di 30 giorni va ritenuto congruo, come dimostra anche il numero di domande pervenute. Le proposte sono state esaminate e verificate da una Commissione di selezione nominata dall'ENEA, non solo sotto il profilo della legittimita', ma anche sotto quello della validita' scientifica. Anche il Comitato Tecnico Scientifico del MURST e altri esperti d'elevata competenza esterni all'Ente, sono stati incaricati dal Comitato stesso di verificare la proposta conclusiva prodotta dall'ENEA. Appare pertanto che la Commissione non ha effettuato alcuna scelta preconcetta, come asserito nell'interrogazione, restando cosi' confermata la validita' complessiva dei progetti selezionati sotto il profilo scientifico. Inoltre la Commissione nell'ambito della sua funzione finalizzata a permettere la definizione di un progetto complessivo da presentare al MURST, ha ravvisato la necessita' di contattare i proponenti delle iniziative selezionate in quanto le stesse per espressa indicazione dello stesso MURST, dovevano confluire in un progetto complessivo e si rendeva quindi necessaria una loro integrazione su base consensuale. I controlli sui risultati delle attivita' saranno effettuati su due livelli: il primo interno all'ENEA - in quanto l'Ente e' chiamato ad assumere nel confronti del MURST la piena responsabilita' della realizzazione dei programmi, nel rispetto dei tempi e dei costi previsti -, il secondo attuato dal MURST secondo procedure collaudate anche a livello internazionale, nell'ambito di quanto previsto dagli schemi tipo d'accordo che il MURST stipula per l'erogazione dei fondi ex legge 95/95. Per quanto riguarda l'esame delle singole proposte da parte della Commissione si precisa quanto segue. La proposta inviata dalla Societa' Syremont (gruppo Montedison) a firma del responsabile della Syremont medesima, non e' stata selezionata dalla Commissione, sia per le caratteristiche del progetto - ritenuto carente sotto il profilo della utilizzazione/commercializzazione dei risultati e non particolarmente innovativo - sia per la mancanza d'alcuni elementi essenziali previsti dal bando: costo complessivo della proposta, quota di cofinanziamento a carico di tutti i partecipanti. Infine l'Ente ha fatto presente che non vi e' nessuna incongruenza nella scelta della proposta avanzata dal Consorzio Civita rispetto a quella formulata dal CRS4. La prima prevedeva una fase del lavoro espressamente dedicata alla individuazione di una area campione che fosse rappresentativa della realta' nazionale, mentre la seconda individuava gia' a priori un territorio sul quale intervenire senza alcuna valutazione, neppure di prima approssimazione, sulla rappresentativita' generale. La proposta Syremont non si riferiva in modo specifico ai beni culturali, mentre la proposta - Civita - redatta in collaborazione con l'Istituto Centrale del restauro prendeva in considerazione esclusivamente l'impatto di eventi estremi sui beni culturali. La proposta del Prof. Giorgi, pur contenendo elementi d'interesse, e' stata bocciata in quanto formulata a titolo personale. L'Universita' di Bologna - presso la quale insegna il Prof. Giorgi - ha ritenuto per motivi scientifici di inglobare tale proposta nel proprio programma di lavoro ed e' stata in questo contesto valorizzata. Si sottolinea comunque che per la Commissione il prof. Giorgi non e' un partner selezionato. La proposta della CISI AID veniva ritenuta interessante per la parte idrogeologica sicuramente la piu' critica per le finalita' dell'iniziativa, e per questo motivo selezionata. La proposta CISI AID conteneva la stima dei costi previsti, pur indicando gli stessi come approssimativi. La proposta Syremont non indicava ne' il costo totale dell'iniziativa, ne' quello del partner ENEA. Si aggiunge che il partner individuato dalla Syremont Centro Nazionale per la Ricerca e la Termodinamica dell'ENEA (CNRT), veniva finanziato con fondi rinvenienti dall'accordo di programma ENEA-MICA. Percio', pur non essendo entrata la Commissione nell'analisi di questo aspetto, si e' ritenuto non corretto finanziare un'iniziativa MURST non con risorse ENEA, ma con fondi provenienti da altri finanziamenti pubblici. Per quanto riguarda l'impiego del metodo Nakamura, occorre rilevare che come tutti i metodi messi a punto dalla comunita' scientifica, esso ha precisi campi d'applicazione. La sua utilizzazione nel contesto previsto dall'istituto nazionale di geofisica - la cui competenza in campo sismico e' generalmente riconosciuta - e' di sicuro interesse, mentre non avrebbe la stessa valenza nel caso del consorzio ISAS. Va precisato che la proposta ISAS non e' stata selezionata perche' prendeva in esame uno specifico edificio la cui tipologia ed il territorio in cui lo stesso ricade, sono stati ritenuti non rappresentativi della realta' nazionale. Infine per quanto attiene la richiesta d'accesso agli atti della Commissione da parte del Prof. Lavenda, l'Ente ha precisato che la nota del 29 luglio inviata dall'ing. Felici ai direttori dei dipartimenti Ambiente Energia e Marketing, era solo una nota esplicativa ad uso interno. Successivamente con nota dell'11 settembre 1997, l'ENEA aveva informato la Societa' Syremont che la Commissione aveva respinto la sua proposta, e in medesima data aveva avvisato il Prof. Lavenda che soltanto la societa' proponente aveva titolo per avanzare istanza di chiarimenti sulla valutazione del progetto presentato. A questo proposito si fa notare che l'accesso agli atti non e' stato mai negato dall'Ente ai presentatori delle proposte. La Syremont ha, infatti, ottenuto in tempo reale tutte le informazioni richieste. Quando il TAR del Lazio - accogliendo il ricorso presentato dal Prof. Lavenda con decisione n. 202/98 - ha ritenuto di consentire l'accesso a tali atti anche a soggetti diversi, l'ENEA si e' prontamente adeguato consentendo al ricorrente, in data 5 marzo 1998, di esaminare ed estrarre copia degli atti richiesti. Si precisa tuttavia che il controllo degli specifici risultati rientra tra le attribuzioni del Ministero dell'Universita' e della Ricerca Scientifica. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Luigi Bersani." . _:B3d86ead1531397f47c1d835a4465b62a "19990507" . _:B3d86ead1531397f47c1d835a4465b62a "MINISTRO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO" . _:B3d86ead1531397f47c1d835a4465b62a . "19980625-19990531" . _:B3d86ead1531397f47c1d835a4465b62a . . . "MESSA VITTORIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18487 presentata da MESSA VITTORIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980625"^^ . "1"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18487 presentata da MESSA VITTORIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19980625" . . . . "4/18487" . "2014-05-15T11:44:25Z"^^ . "Ai Ministri delle finanze, del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, dell'industria, del commercio e dell'artigianato e per la funzione pubblica e gli affari regionali. - Per sapere - premesso che: in data 26 febbraio 1997 (documento Enea (97) n. 76/C.A.) Enea formulava una Nota Informativa - \"presentazione al Murst da parte Enea di programmi di ricerca nell'ambito dei finanziamenti del 5 per cento della quota 1996, previsti dalla legge n. 95/1995\" - dove veniva riportata la proposta dell'Ente relativa al progetto \"Catastrofi naturali e loro conseguenze sul patrimonio culturale ed ambientale italiano. Mitigazione e previsione di alcune tipologie di eventi\", per un costo globale di 8 (otto) miliardi di lire dei quali cinque a carico del Murst (Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica) per una durata prevista di tre anni; il dipartimento Enea prevalentemente interessato e' il dipartimento ambiente; il programma di ricerca viene suddiviso in due parti: a) mitigazione degli effetti di eventi catastrofici sui beni culturali; b) prevenzione e previsione di eventi catastrofici; vengono riportati per la prima parte nella domanda del Consorzio Civita intitolata \"Linee guida per la salvaguardia dei beni culturali dai rischi naturali\" e per la seconda parte nella domanda della Societa' \"Environemental Technologies and Products Srl\" (ET&P) sotto il titolo \"Sistema di supporto decisionale per la prevenzione degli eventi catastrofici e la prevenzione e mitigazione degli effetti sui beni ambientali e culturali\" che ambedue presenteranno in seguito; nello stesso documento Enea si legge che, per la prima attivita' (riferita al punto \"a\"), \"e' previsto il coinvolgimento, oltre che dell'Enea, anche del Consorzio Civita e dell'Istituto centrale del restauro... Ad essi verranno affiancati partner di diritto privato, selezionati successivamente con procedure trasparenti...\"; mentre per la seconda parte (punto \"b\" nel documento) si afferma che \"i soggetti gia' individuati che parteciperanno all'iniziativa sono, oltre ovviamente a Enea, anche il C.N.R. e l'Universita' di Bologna. Ad essi, come nel caso precedente, verranno associati nell'iniziativa sia partner scientifici di comprovata esperienza e capacita' nel settore, sia partner industriali, da selezionarsi successivamente con procedure trasparenti...\"; misteriosamente, scompariranno l'Istituto di Geofisica (riferimento 18) e l'Universita' di Roma I (riferimento 01); l'Istituto centrale di restauro figura come partner nel progetto del Consorzio Civita, mentre ET&P potrebbe apparire come nuova se non avesse un legame con il professor Todini, del Dipartimento di scienze della terra e geologico ambientali dell'universita' di Bologna: questo legame con l'AMB-CAT-INAT e AMB-CAT-FRAL dell'Enea di Bologna, esiste da tempo; essendo stato informato dal responsabile del Cnrt-Enea, il professor B.H. Lavenda (docente della Universita' di Camerino ed esperto internazionale di Termodinamica), in qualita' di Coordinatore Scientifico del Centro nazionale per la ricerca sulla termodinamica (Cnrt, unita' del dipartimento energia Enea), insieme alla societa' Syremont (gruppo Montedison) partecipa al sopracitato concorso bandito da Enea per i finanziamenti previsti dalla legge n. 95/1995, nel settore ambiente \"Catastrofi naturali e loro conseguenze sul patrimonio culturale e ambientale italiano\"; nel corso dei lavori di valutazione dei progetti presentati, operata da una apposita commissione Enea, nominata dal Presidente dell'Ente medesimo, formata da tre esperti, il progetto intitolato \"Sviluppo e validazione sperimentale di modelli statistico-termodinamico dei valori estremi per la previsione del danno da inquinanti atmosferici e variabili meteorologiche sui materiali calcarei dei monumenti\", veniva bocciato; avendo il professor Lavenda redatto lo studio della parte teorica del progetto presentato dalla Syremont, ha interesse nel conoscere le motivazioni di tale bocciatura e, quindi, avanzava richiesta per conoscere le valutazioni operate dalla commissione Enea la quale, secondo l'interrogante pretestuosamente, evita qualsivoglia spiegazione; dopo ripetuti tentativi il professore veniva a conoscenza che i verbali dei lavori della commissione passavano, per competenza alla Funzione centrale marketing Enea nei confronti della quale interveniva, invocando l'articolo 25 della legge n. 241/1990, per conoscere (per l'appunto) gli elementi del giudizio espresso da tale commissione: il Direttore della Funzione centrale marketing, dottor G. Clemente, in data 11 settembre 1997, protocollo n. 4696, negava l'accesso; in seguito il professor Lavenda ricorreva al Tar del Lazio il quale, con sentenza del 4 dicembre 1997 n. 13470/97, dichiarava: \"Non v'e' dubbio, infatti, che l'interesse a conoscere i motivi dell'esclusione si correla con la valutazione che di quel progetto ha fornito la commissione valutatrice e con il giudizio in cui e' coinvolto anche il professor Lavenda\": il Tar conclamava il diritto del professore di conoscere le motivazioni per le quali il progetto era stato escluso; grazie a tale sentenza, in data 5 marzo 1998 si esaminavano e si estraevano copia degli atti prodotti dalla commissione valutatrice; nella prima riunione della Commissione esaminatrice, avvenuta in data 5 maggio 1997, venivano enunciati i seguenti criteri di valutazione nel rispetto \"dello spirito e della lettera della legge n. 95 del 1995 e dei relativi decreti attuativi\": 1) corrispondenza tra i contenuti della proposta e le indicazioni del bando Enea; 2) coinvolgimento bilanciato degli enti di ricerca, delle imprese e delle universita'; 3) adeguatezza culturale, tecnica e scientifica dei soggetti proponenti; 4) fattibilita' tecnico-economica del programma; 5) possibilita' di mercato dei risultati dell'iniziativa proposta; 6) competitivita' della ricerca italiana nello specifico settore; 7) contenuti innovativi della proposta, anche sul piano delle realizzazioni industriali e/o produttive; 8) applicabilita' ad un contesto il piu' ampio possibile; le 18 proposte di progetto pervenute a Enea, venivano suddivise dalla commissione in due categorie: sismo-geologiche, con n. 11 proposte, e idrogeologico-atmosferico-modellistico, con n. 7 proposte; in data 12 maggio 1997, la commissione riteneva il Consorzio Civita (rif. 17), l'Istituto nazionale di Geofisica (rif. 18) e l'Universita' di Roma I (rif. 01) come le piu' idonee per la prima categoria e, Cisi Aid (rif. 08) ed ET&P (rif. 07) idonee per la seconda categoria; la commissione, avvedutasi del fatto che nessun progetto risultava completo, decideva in quella stessa riunione di \"prendere direttamente contatto con questi proponenti al fine di verificarne la disponibilita' a modificare e/o a completare le loro proposte\", in modo tale che divenissero accettabili per la commissione stessa; dal parere della commissione Enea, si possono evincere le seguenti incongruenze: a) il Consorzio Civita (rif. 17) e' stato promosso per la sua corretta \"impostazione metodologica\" in quanto \"la determinazione dell'area campione sulla quale effettuare gli interventi pilota non viene definita a priori, ma se ne rimanda la scelta a valle di una fase di analisi e verifica in modo da assicurarne l'effettiva rappresentativita' rispetto alla situazione italiana\": cio' senza specificare nulla in riferimento ai costi; b) diversamente da quanto sopra, il proponente CRS4 (rif. 19), veniva in parte bocciato perche' \"L'area prescelta e la tipologia di edifici non sono rappresentativi della realta' nazionale\": si puo' concludere che la commissione valutatrice presta attenzione a coloro che rimangono nel vago, che non e' importante il progetto e che e' sufficiente la sola dichiarazione di intenti; la proposta della Montecatini (rif. 06), nella quale si sviluppava un software per la previsione delle frane, fu bocciata perche' mancante di \"qualsiasi riferimento concreto alla specifica situazione dei beni culturali\", contrariamente alla proposta del Consorzio Civita (rif. 17) che veniva accettata essenzialmente per quegli stessi motivi per i quali la Montecatini rimaneva esclusa; la proposta di Noustat (rif. 14) veniva bocciata perche' \"mancano i partner\", mentre quella del proponente professor Gabriele Giorgi (rif. 03), nonostante risultasse \"una proposta formulata a titolo personale e senza alcun partner\", veniva accettata attraverso l'adozione di un escamotage: integrarla nella proposta della ET&P; esempio del \"doppio standard\" utilizzato dalla commissione; la Cisi Aid presentava due progetti (rif.ti 08 e 09) per due \"pacchetti\" di software, Stiped e Simon: entrambi trattano il monitoraggio sui patrimoni culturali. Il progetto n. 08 viene accettato nonostante l'estremo disequilibrio: \"da un lato l'aspetto idrologico verrebbe affrontato tramite sofisticati modelli matematici gia' esistenti, dall'altro l'aspetto atmosferico verrebbe condensato nella mappatura dei carichi critici, informazione importante, ma che da sola non serve a prevedere ne' a comprendere l'evoluzione o l'assenza dei fenomeni\"; la Commissione nella sua prima riunione identificava delle linee guida affermando, tra l'altro, di voler ricercare delle idee nuove, ma poi commentava, superficialmente, che l'Enea in collaborazione con la Syremont (rif. 05) \"...fornirebbe una previsione di tipo statistico. Non si comprende se tale approccio sia scientificamente maturo...\", annichilendo con tale valutazione, contraddittoria, la propria indagine e la qualita' delle proprie analisi valutative; in merito al progetto Cisi Aid (rif. 08), la commissione valutava con benevolenza il fatto che \"l'ammontare del finanziamento viene ritenuto indicativo\", mentre la proposta Syremont (rif. 05), che specificava la propria richiesta di finanziamento, veniva bocciata a causa della mancata specificazione del cofinanziamento Enea; mentre la Commissione nei casi sopracitati chiedeva ai proponenti notizie affinche' il progetto (o proposta) potesse risultare \"accettabile\", nel caso Syremont non lo fa; la Commissione bocciava la proposta del Consorzio ISAS (rif. 04) perche' trattavasi di una attivita' \"relativa essenzialmente alla validazione di un prodotto gia' esistente, per giunta con un ambito di applicazione piuttosto ristretto, da effettuarsi mediante campagne di misura con il metodo Nakamura\", in netta contraddizione con quanto si legge nel programma finale presentato dalla Commissione (n. 3.3.1.2) nel quale, il proponente Enea, e' affiancato dall'Istituto Nazionale di geofisica e dall'Universita' di Roma 3: ora la Commissione sostiene che \"il metodo Nakamura e' molto promettente...\"; quanto sopra riportato non fornisce la spiegazione del perche' abbia formulato una sua proposta al Murst, (DOC. Enea (97) n. 76/C/A) che porta la data del 26 febbraio 1997, dove per la prima categoria di progetti e' previsto il \"coinvolgimento, oltre che dell'Enea, anche del Consorzio Civita e dell'Istituto Centrale per il Restauro... Ad essi verranno affiancati partner di diritto privato, selezionati successivamente con procedure trasparenti...\", quando poi misteriosamente spariscono l'Istituto di geofisica (rif. 18) e l'Universita' di Roma I (rif. 01); dalla documentazione acquisita emergono diversi aspetti tra i quali quello, singolare, che colui che e' stato giudicato ora assume le vesti di colui che deve giudicare; per quanto concerne la seconda categoria, oltre l'Enea ci sono il CNR e l'Universita' di Bologna. \"Ad essi, come nel caso precedente, verranno associati nell'iniziativa sia partner scientifici di comprovata esperienza e capacita' nel settore, sia partner industriali, da selezionarsi successivamente con procedure trasparenti,...\" ma si evince dal verbale della commissione, del 12 maggio 1997, che l'Universita' di Bologna e' nel progetto ET&P senza aver fatto una domanda a parte (quella del professor Giorgi e' un'altra domanda ancora) ed i progetti del CNR sono stati bocciati o non presi in considerazione. Mancano i riferimenti a Cisi Aid (rif. 08) e ET&P (rif. 07); in merito ai progetti di ricerca proposti a Enea per il sopracitato concorso, si deduce quanto segue: a) la proposta della ET&P (rif. 07) e' generica e l'articolazione di quanto proposto consiste in una elencazione dei tasks senza il doveroso supporto in un progetto, delle relative motivazioni; b) anche nel caso di quanto presentato dal Consorzio Civita (rif. 17), le \"linee guida\", non si tratta di una proposta di progetto, ma, piuttosto, di un semplice elenco delle linee di massima che qualunque progetto dovrebbe avere in indice (prima della premessa e del progetto stesso): una lista di cose da fare sui monumenti, beni architettonici, citta' storiche, ma dove non v'e' traccia di un qualcosa che possa definirsi progetto; una proposta priva di indicazioni, priva, ad esempio, di riferimenti circa le metodologie di approccio da prendere; c) la commissione ha espletato la valutazione dei progetti utilizzando un \"doppio standard\", bocciando alcuni progetti per quegli stessi motivi per i quali, poi, ne accettava altri; d) e' piuttosto significativa e inquietante per un Ente di Stato, che opera con finanziamento pubblico, l'assoluta assenza di elementi di controllo sugli eventuali risultati conseguiti dai vincitori del \"concorso\"; da quanto sopra esposto emergerebbe a giudizio dell'interrogante che l'Enea potrebbe aver bandito il concorso dopo aver scelto i vincitori (il Consorzio Civita e l'Istituto centrale di restauro); a ulteriore danno di tutti gli Enti esclusi l'Enea non si sarebbe limitata solo ad individuare i vincitori ancor prima di aver bandito il concorso, ma potrebbe aver sfruttato il know-how degli altri partecipanti al fine di poter completare quei progetti gia' selezionati, ma che risultavano scientificamente piu' che carenti; essendo gia' delineate le linee di ricerca ed essendo stati di fatto individuati i partner, appare piuttosto strano che un ente di Stato, che e' atto ad amministrare i fondi di finanziamento pubblico, \"bandisca\" un \"Invito alla presentazione di proposte sui programmi di ricerca finanziati dalla legge n. 95 del 1995\" e che lo faccia solo il giorno 13 marzo 1997 attraverso Internet con scadenza il 14 aprile 1997; non e' chiaro come questi progetti si possano inserire nel piano dei progetti strategici, quando si cambia obbiettivo ogni anno; nonostante la commissione giudicatrice fosse composta da tre membri .l'ingegner Felici (presidente), l'ingegner Rinaldis ed il dottor Zanini. i verbali risultano inspiegabilmente e irregolarmente firmati solo dal presidente; l'ingegner Felici informava i direttori dei Dipartimenti Ambiente, Energia e Marketing, in data 29 luglio 1997 (protocollo 2452 e protocollo 1020): \"ho omesso nella mia risposta (al professor Lavenda) di precisare che la richiesta di informazione avrebbe dovuto correttamente essere formulata dai titolari delle proposte e, in via sussidiaria, dai rappresentanti formali dei soggetti indicati dal proponente come partner (nel caso in questione, dunque, il responsabile Enea del Cnrt o meglio ancora, il direttore del Dipartimento Erg) nonche' essere indirizzata al Presidente dell'Enea.\" -: se i Ministri per la funzione pubblica e gli affari regionali, dell'universita' e della ricerca scientifica e dell'industria, del commercio e dell'artigianato non ritengano che: a) il negligente rifiuto dell'Enea (ente dello Stato) di produrre degli atti relativi ad un concorso pubblico, essendovi costretto subito dopo da una sentenza del Tar, non adduca delegittimazione della cosa pubblica ed un invito, sia pur indiretto, alla inosservanza delle regole con conseguente impoverimento di immagine; b) sia scorretto che i progetti non siano stati valutati per i loro meriti, ma soltanto per l'acquisizione di ulteriori elementi scientifici per il completamento dei progetti del Consorzio Civita e dell'Istituto centrale del restauro, gia' individuati prima che si bandisse il concorso; c) sia piuttosto strano che un ente di Stato, atto ad amministrare i fondi di finanziamento pubblico, avendo gia' delineate le linee di ricerca ed individuati i partner, comunque \"bandisca\" un \"Invito alla presentazione di proposte sui programmi di ricerca finanziati dalla legge n. 95 del 1995\" e che lo faccia solo il giorno 13 marzo 1997 attraverso Internet con scadenza il 14 aprile 1997; d) non sia previsto chi valutera' e/o sfruttera' gli eventuali risultati conseguiti; se il Ministro del tesoro non intenda verificare: l'esistenza di eventuali responsabilita' nelle modalita' di amministrare le risorse economiche dello Stato che emergono in quanto esposto in premessa e nella descritta procedura adottata dall'Enea per assegnare gli otto miliardi (di cui cinque finanziati dal Murst) di finanziamento previsti dalla legge n. 95 del 1995, identificando prima i vincitori del concorso per poi bandire il concorso stesso; la correttezza delle valutazioni operate dalla commissione dell'Enea che, in linea con le scelte fatte a monte del concorso, secondo l'interrogante ha privilegiato alcuni concorrenti poco meritevoli a danno degli altri; quali meccanismi l'Enea preveda per verificare l'eventuale raggiungimento dei risultati, dal momento che risultano inesistenti precisi obiettivi nella domanda; se, qualora in esito dei predetti accertamenti dovessero emergere profili di responsabilita' penale, si intenda trasmettere gli atti all'autorita' giudiziaria competente. (4-18487)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" .