INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18288 presentata da DI PIETRO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) in data 20121025
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-18288 presentata da ANTONIO DI PIETRO giovedi' 25 ottobre 2012, seduta n.709 DI PIETRO. - Al Ministro dello sviluppo economico. - Per sapere - premesso che: in data 24 ottobre 2012, la stampa nazionale e, segnatamente, il Fatto Quotidiano, ha pubblicato un articolo firmato da Davide Milosa dal titolo «Frequenze radio, a processo un funzionario del ministero dello Sviluppo Economico. Domenico Spoto, gia' direttore dell'Ispettorato lombardo e' accusato di abuso d'ufficio assieme all'editore di Radio Milan-Inter. Secondo l'accusa il funzionario pubblico ha favorito l'imprenditore autorizzando l'accensione di una frequenza che pero' va a interferire con quella regolarmente pagata da Radio Lombardia. Un danno che vale qualche milione di euro»; l'articolo in questione rivela come un funzionario del ministero dello sviluppo economico, Domenico Spoto sia rinviato a giudizio per abuso d'ufficio insieme a Gabriele Bucchi, imprenditore lombardo con residenza svizzera, amministratore dell'Ati srl, societa' cui fa riferimento radio Milan-Inter; trattasi di una vicenda che ha come sfondo il complicato mondo delle frequenze radiofoniche, dove il rischio della corruzione e' sempre presente, in quanto la precarieta' della autorizzazioni a trasmettere da parte delle emittenti radiofoniche sovente distorce il rapporto tra imprenditore e pubblica amministrazione. Infatti, proprio con riferimento alla societa' Ati srl, societa' cui fa riferimento, come si e' detto, Radio Milan-Inter, si evidenzia il deposito di un esposto da parte della societa' Radio comunication service srl cui fa capo Radio Lombardia, emittente che da 30 anni trasmette nell'area milanese sulla frequenza 100,3 Mhz, ove si denuncia l'utilizzo fraudolento della stessa frequenza per la quale Radio Lombardia ha pagato e ottenuto regolare autorizzazione da parte dell'emittente Radio Milan-Inter; per quanto risulta all'interrogante, RCS srl, societa' editrice di Radio Lombardia, da anni ha intrapreso una battaglia per affermare la legalita' nel mercato delle frequenze radiofoniche. È, infatti, dall'anno 2003 che l'emittente in questione si vede costretta ad affrontare in ogni sede di giudizio battaglie legali di ogni sorta per vedere riconosciute le proprie ragioni in merito alle interferenze sulla propria frequenza principale 100.300 Mhz, ad opera della societa' Ati srl, societa' cui fa riferimento Radio Milan-Inter; le notizie riportate in premessa appaiono di eccezionale gravita', anche alla luce del fatto, come piu' volte evidenziato in sede parlamentare dal Gruppo dell'Italia dei Valori e da ultimo con la mozione n. 1-00866, che l'intero settore dell'emittenza radiofonica versa attualmente in una condizione di gravissima criticita', tanto che numerosissime emittenti, presso le quali lavorano oggi oltre migliaia di addetti, gia' provate dalla situazione economica del Paese che ha determinato il crollo delle risorse pubblicitarie, rischiano ora la chiusura totale -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati i premessa e, in tal caso, quali iniziative urgenti di competenza intenda intraprendere al fine di garantire la posizione giuridica delle emittenti radiofoniche che hanno pagato e ottenuto regolare concessione, come nel caso descritto di Radio Lombardia. (4-18288)
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DI PIETRO ANTONIO (ITALIA DEI VALORI)