. "19960124-" . "4/18166" . . "SCOTTO DI LUZIO GIUSEPPE (MISTO)" . "Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che agli interroganti risultano i seguenti fatti: il VI reparto volo della polizia di Stato di Napoli-Capodichino e' stato costituito uflicialmente il 15 novembre 1983, ma operava gia' da qualche anno con personale ed aeromobili di altri reparti volo della Polizia; gli uffici del VI reparto volo, che nel corso degli anni hanno subito vari spostamenti, oggi sono costituiti esclusivamente da 17 containers ubicati come una baraccopoli in un'area delimitata dell'aeroporto mititare di Napoli-Capodichino sulla quale e' stato costruito nel 1990 un hangar per le esigenze di rimessaggio degli aeromobili in dotazione; la improvvisata e precaria situazione logistica, comune a quasi tutti i reparti volo ed in particolare a quelli di Venezia, Firenze, Bari e Pescara, e' stata l'elemento caratterizzante della politica complessiva del dipartimento della pubblica sicurezza, che tendeva ad istituire in varie citta' d'Italia nuovi reparti senza dotarli dei benche' minimi supporti operativi e logistici, presupposti essenziali per il buon funzionamento del reparto e per la sicurezza delle attivita' svolte, in particolare per quella di volo; nel 1991, quando il S.I.U.L.P. (sindacato italiano unitario lavoratori polizia) evidenziava, nella opportuna sede della contrattazione decentrata, la carenza di strutture e la sottovaluzione dei pericoli derivanti dalla scarsa attenzione posta alla sicurezza del volo, l'Amministrazione interrompeva le relazioni sindacali e sottoponeva i sindacalisti a procedimento penale per il reato di cui all'articolo 1368 c.p. ed a procedimento disciplinare, che si concludevano sia in sede penale che in sede amministrativa in favore delle posizioni che il sindacato aveva sostenuto (sentenza sezione I T.A.R. Campania n. 97 Reg. sent. anno 1994 depositata in segreteria il 3 marzo 1994); la sicurezza volo al VI reparto era ed e' materia sottovalutata anche se il dirigente dottor Giovanni Giuriati, che ha retto il reparto dalla sua costituzione fino al 15 gennaio 1995, individuava e neutralizzava alcuni elementi che con la loro condotta pregiudicavano la sicurezza; il dottor Giuriati, nel corso della sua direzione, sottoponeva il commissario capo Maria Gabriella Pompo' a \"verifica straordinaria\" che e' richiesta in base alla direttiva interna del servizio aereo nota come AERPOL 1, quando emerge la necessita' di un riscontro sull'affidabilita' professionale di volo del personale pilota al di fuori della \"verifica ordinaria\" annuale; il dottor Giuriati impediva al commissario capo Maria Gabriella Pompo' di compiere missioni di volo che prevedevano l'impiego di un solo pilota, benche' il dottor Antonio Gervasi direttore del C.A.S.V. considerasse il commissario Pompo', al termine del periodo di addestramento integrativo proposto in sede di verifica straordinaria, \"pilota pronto all'intervento aereo\"; inoltre il dottor Giuriati ammoniva pubblicamente, organizzando appositamente dei briefings per il personale aeronavigante, chiunque creava una qualsiasi situazione di pericolo, come avvenne nell'ottobre del 1993, quando l'ispettore Leonardo Baia rientrava da Frosinone a Napoli con l'elicottero ad effemeridi solari scadute, nonostante ricevesse l'ordine perentorio del dirigente di non decollare in quanto non era un pilota \"allenato ed aggiornato\" a compiere voli notturni; dal giorno 15 gennaio 1995, data del trasferimento del dottor Giuriati ad altra sede, al 20 marzo data d'insediamento del nuovo dirigente vice questore aggiunto Pasquale De Caro, il VI reparto era diretto sostanzialmente dal commissario capo Pompo', che si avvaleva unicamente della stretta collaborazione dell'ispettore Baia e dell'ispettore capo Franco Sestito; con la sostituzione del dirigente del reparto, la gia' relativa attenzione posta alla sicurezza del volo subiva un notevole regresso sino a giungere a costituire un effettivo pericolo quando il nuovo dirigente delegava, di fatto, la effettiva direzione del reparto ai Commissario Pompo'; il pilota ispettore C. Sestito, nel corso della sua carriera, sembra aver mostrato piu' volte, sia in volo sia a terra, un comportamento intemperante e scarsa professionalita' che infondevano paura e preoccupazione nel personale aeronavigante ed in particolare in quello che svolge attivita' tecnica; nella parte prima del libretto di volo degli aeromobili nel riquadro riferito alle mansioni espletate a bordo dallo specialista, l'ispettore Sestito sembrerebbe avere l'abitudine di annotare, ai posto della lettera \"M\" (motorista), la lettera \"N\" (che non e' sigla contemplata tra quelle previste), riferendosi dichiaratamente, a quanto risulta agli interroganti, al termine spregiativo \"negro\"; la direzione del reparto veniva piu' volte informata circa il mancato rispetto delle limitazioni d'impiego degli elicotteri ed in particolare con relazione di servizio redatta in data 18 marzo 1993 dall'agente specialista Alfonso Piscione e con ripetuti richiami in sede di riunione del consiglio di sicurezza volo dal direttore della sezione efficienze velivoli e linea, ispettore superiore D'Elia Pasquale, il quale costituiva il collettore delle lamentele di tutto il personale tecnico; la direzione del reparto prendeva piu' volte atto della non brillante professionalita' dell'ispettore C. Sestito, ed in particolare il giorno 4 agosto 1995, quando ai comandi dell'elicottero A 109 A P. S. 51, mentre effettuava un soccorso con l'ispettore Antonio Raimondo, in seguito ad un'avaria intervenuta ad uno dei motori, non applicava neanche in minima parte le procedure previste dal manuale di pilotaggio, rischiando di compromettere ulteriormente la gia' pericolosa situazione di volo; nel corso del briefing organizzato dal dirigente del reparto per analizzare le errate procedure adottate dal pilota ispettore Sestito in seguito alla citata avaria occorsa in volo, il pilota Baia valutava positivamente tali procedure, sostenendo di volerle riutilizzare in casi simili, lasciando allibiti i presenti; il pilota Baia assumeva, soprattutto in seguito al trasferimento del dottor Giuriati, un atteggiamento sprezzante rispetto alla sicurezza del volo come e' reso evidente da vari episodi; in particolare, valutava con estrema superficialita' le condizioni atmosferiche in data 14 settembre 1995, gettando appena un'occhiata alla finestra del container dove si trovava, esprimendo con faciloneria la sua capacita' di volare anche in condizioni atmosferiche proibitive, in risposta alla richiesta effettuata dal commissario Pompo' ed in presenza di altri due ispettori del reparto; il profilo professionale del commissario Pompo' appare singolare, in quanto ha solo circa 300 ore di volo compiute tutte avendo al suo fianco un altro pilota, non ha terminato il corso basico di pilota di elicottero presso la scuola di volo dell'Aronautica militare di Frosinone e ha conseguito, invece, il brevetto civile di elicottero abilitandosi su AB 206 modello in dotazione alla polizia di Stato e, per ottenere, poi, la conversione di tale brevetto in brevetto di polizia compiva, caso rarissimo fra i piloti, 10 missioni definite \"bis\" su 31 complessive; inoltre il commissario Pompo' negli anni 1992 e 1993 compiva un congruo numero di ore di volo come pilota a \"doppio comando\" in particolare nel mese di agosto del 1993 effettuava un periodo di addestramento \"3^ fase\" presso il reparto volo di Reggio Calabria dove espletava gli unici due voli della sua carriera dalla breve durata di 10 e 20 minuti senza aver accanto un altro pilota; nel mese di marzo 1995 svolgeva un periodo di addestramento integrativo proposto in sede di verifica straordinaria (in base alla gia' citata direttiva AERPOL 1); il commissario Pompo' in data 6 novembre 1995, approfittando dell'assenza dal reparto del dirigente e del commissario capo Nicola Marrone, si autoassegnava il compimento di un volo prova all'elicottero AB 206 B P.S. 74, che era stato sottoposto alla delicata revisione prevista dopo 300 ore di funzionamento, senza riuscire a compierlo integralmente; dal gennaio 1995, in concomitanza della \"fase di interregno\" in cui il reparto rimaneva senza guida, si verificava, anche in conseguenza dei comportamenti personali e professionali del commissario Pompo', dell'ispettore Baia e dell'ispettore Sestito, la rottura dei rapporti tra questi ultimi e tutti gli altri piloti e gran parte del personale del reparto che generava un clima di tensione degenerato, in alcune occasioni, persino in litigi in volo; il 4 maggio 1995, nel corso della riunione per la definizione dell'accordo decentrato per il VI reparto volo, su indicazione del S.I.U.L.P venivano accettate da tutti i sindacati di polizia firmatari dell'accordo e dal dirigente, e quindi messe al verbale, due importanti proposte: 1) promozione della socializzazione del personale in quanto eventuali tensioni tra il personale che opera nei vari settori possono avere un'influenza negativa sul servizio; 2) partecipazione delle OO.SS. al \"consiglio di sicurezza volo\" in quanto al suo interno vengono dibattute materie attinenti la salute e la sicurezza degli operatori (verbale di riunione per la contrattazione decentrata prevista dal terzo contratto di lavoro); la lettera, inviata nel mese di agosto 1995, dalla direzione centrale del Ministero dell'interno servizio aereo e marittimo ai Dirigenti dei reparti volo, non e' stata adeguatamente pubblicizzata pur contenendo i seguenti interessanti spunti di riflessione sulla sicurezza del volo: \"il volo in sicurezza, per gli aspetti di autocontrollo demandati al singolo aeronavigante, e' il volo piu' difficile da condurre soprattutto perche' comporta il dominio del proprio istinto a strafare e/o dell'eccessiva valutazione delle proprie specifiche esperienze personali. E cio', insieme alla titolarita' del personale aeronavigante a svolgere le mansioni connesse (elemento formale) ed alla capacita' tecnico professionale (elemento sostanziale), nell'attivita' di volo costituiscono la sicurezza del volo che si esprime essenzialmente come prevenzione incidenti ed ha al centro del proprio programma l'elemento umano\"; si ha notizia che l'ispettore C. Baia sia un dipendente che nelle relazioni con gli inferiori in grado assuma atteggiamenti che appaiono fortemente caratterizzati eccessivo autoritarismo e militarismo, che mal si coniugano con lo status civile della polizia di Stato; si ha notizia che l'ispettore Baia ai suddetti atteggiamenti accompagni forme di riverenza nei confronti di formazioni militari straniere dall'oscuro passato, quali la \"legione straniera\", tenendo affisso alla parete del suo ufficio un \"crest\" raffigurante lo stemma di detta formazione di legionari; a livello centrale, non e' ben definito quale organo abbia la competenza di valutare e studiare i comportamenti del personale di volo, al fine di eliminare tutte le situazioni che costituiscono pericolo per la sicurezza del volo; si ha notizia che molti uffici di sicurezza volo dei vari reparti, incluso quello di Napoli, non hanno la sufficiente qualificazione utile per fornire al personale aeronavigante indirizzi da seguire per la sicurezza del volo; le rappresentanze sindacali del personale non hanno titolo a partecipare alle riunioni periodiche del consiglio di sicurezza volo nonostante tale organismo verta anche su materie che hanno riflesso sulla salute del personale e sulla sicurezza delle varie operazioni; il personale aeronavigante dei reparti volo della polizia di Stato viene impiegato anche in altre attivita' burocratiche, che non gli consentono di dedicarsi senza soluzione di contiuita' alle attivita' di volo ed a quelle ad essa connesse; il personale aeronavigante non e' compiutamente informato circa la relativa tutela assicurativa in caso di incidente aereo; infatti, a due mesi dall'incidente aereo occorso all'ispettore Raimondo Antonio, in data 18 novembre 1995 non e' ancora stato chiaramente definito l'ammontare del risarcimento; allo stato attuale, non risulta che sia stato ancora emanato un regolamento interno al servizio aereo della polizia di Stato che fissi i compiti e funzioni di tutto il personale aeronavigante dei vari voli; l'elicottero modello Agusta 109A, in dotazione all'reparto volo della polizia di Stato si caratterizza per avere il rotore principale non sufficientemente alto \"le cui pale in particolari condizioni possono flettersi od abbassarsi riducendo di molto la distanza dal suolo\" (manuale di pilotaggio AER-1H A109 1 Sezione 2 \"Avvertenza\" al capitolo \"Dopo l'atterraggio\"); nonostante l'attivita' di volo di elisoccorso si presenti piu' rischiosa rispetto alle altre attivita' di volo, come dimostrato dalle statistiche internazionali pubblicate dalla National Transportation Safety Board statunitense (tasso d'incidenti pari al doppio del tasso d'incidenti in normali attivita' di volo), agli equipaggi del VI reparto volo non erano state fornite, prima dell'incidente occorso il 18 novembre 1995 sull'isola di Procida all'ispettore Raimondo Antonio, le procedure operative da applicare in caso di soccorso con trasbordo di ferito in barella, mentre venivano emanate dalla direzione del VI reparto volo; il personale aeronavigante non e' sufficientemente addestrato all'attivita' di elisoccorso non avendo frequentato nessun corso specifico; l'esperienza ha dimostrato che il personale sanitario, che in genere collabora con quello aeronavigante, non e' altrettanto sufficientemente addestrato a svolgere operazioni di soccorso con mezzi aerei; la regione Campania non dispone di un proprio servizio pubblico di soccorso con elicotteri -: se sia in previsione la realizzazione, in tempi ragionevolmente brevi, di infrastrutture che oltre a consentire al personale del VI reparto volo di Napoli Capodichino di svolgere il proprio lavoro in ambienti salubri e confortevoli, possano ridurre i pregiudizi che le strutture inadeguate esistenti recano alla sicurezza del volo; quali provvedimenti abbia adottato il dipartimento della pubblica sicurezza nei confronti dei funzionari che sottoponevano, nel 1991, i rappresentanti sindacali del S.I.U.L.P. a procedimento penale e disciplinare per avere evidenziato nella opportuna sede della contrattazione decentrata, la carenza di strutture e la sottovalutazione dei pericoli derivanti dalla scarsa attenzione posta alla sicurezza del volo; per quali motivi al VI reparto volo non si siano adottati, anche nel periodo in cui era dirigente il dottor Giovanni Giuriati, piu' severi provvedimenti nei confronti di quei dipendenti che con il loro comportamento scarsamente professionale pregiudicavano la sicurezza, limitandosi, invece, ai semplici ammonimenti che nella sostanza non mutavano la reale situazione di pericolo; quali oggettive difficolta' operative abbiano impedito al dottor Giuriati di affidare al commissario capo Pompo' missioni che prevedevano l'impiego di un solo pilota, discostandosi dal parere espresso dal direttore del C.A.SV. al termine del periodo di addestramento integrativo a cui era stata sottoposta in sede di verifica straordinaria; quali concrete esigenze abbiano reso possibile che il VI reparto volo rimanesse privo dell'autorevole guida di un dirigente dal 16 gennaio al 20 marzo 1995; quali effettive esigenze abbiano indotto il vice questore aggiunto Pasquale De Caro a delegare di fatto al commissario Pompo' la direzione del reparto; se il Ministro intenda far analizzare da specifici organi, al fine di migliorare la sicurezza del volo, con piu' attenzione l'eccessiva valutazione delle proprie capacita', la \"mancanza di autocontrollo e l'istinto a strafare\" di alcuni piloti; per quali ragioni il servizio aereo non abbia mai richiesto alcuna spiegazione all'ispettore Sestito in merito all'apposizione su documenti di bordo di sigle non previste dalla normativa vigente; se il ministro intenda rassicurare il personale di volo del VI reparto circa la effettiva affidabilita' professionale di volo dei piloti Sestito e Baia, ed in particolare su quella del commissario Pompo' in riferimento al singolare curriculum professionale; se il Ministro non ritenga che il volo-prova autoassegnatosi del commissario Pompo' in assenza del dirigente possa aver costituito reale pericolo per l'equipaggio e l'aeromobile, dato che fino a quel momento non aveva compiuto alcun volo operativo in qualita' di pilota solo a bordo; se il Ministro intenda verificare le ragioni che hanno determinato, in seguito al trasferimento ad altra sede del dottor Giuriati, una pericolosa rottura dei rapporti interpersonali, soprattutto tra i piloti che degenerava persino in litigi in volo; se il Ministro sia a conoscenza se siano state adottate iniziative in seguito alle preoccupazioni espresse dal S.I.U.L.P. nella riunione per la contrattazione decentrata del 4 maggio 1995, concernenti l'influenza negativa che le tensioni tra il personale potevano avere sulla sicurezza del volo; quali difficolta' abbiano impedito di pubblicizzare adeguatamente tra il personale aeronavigante del VI reparto volo la lettera dell'agosto 1995, inviata dal servizio aereo ai dirigenti dei reparti, contenente interessanti spunti di riflessione sulla sicurezza del volo; se il Ministro intenda: stimolare la creazione di un Organo permanente a livello centrale che valuti i comportamenti del personale di volo, svolga attivita' di studio e di indirizzo finalizzate alla eliminazione di tutte le situazioni che costituiscono pericolo per la sicurezza; adeguatamente riqualificare gli uffici di sicurezza volo dei reparti, dotandoli di strutture e mezzi idonei ad essere da concreto impulso per la sicurezza del volo; prevedere, che anche in considerazione dell'ormai quindicennale sindacalizzazione del personale della polizia di Stato, la partecipazione delle OO.SS. ai consigli di sicurezza volo, dove si discute anche di materie che hanno riflesso sulla salute e sulla sicurezza del personale; fornire organicamente e immediatamente al personale di volo l'intera normativa in vigore relativa alla tutela assicurativa in caso di incidente aereo; aumentare l'organico del personale del VI Reparto volo non in possesso di specializzazione aeronautica per consentire al personale aeronavigante di essere impiegato costantemente nell'attivita' di volo e in quella ad essa connessa; emanare in tempi brevi un regolamento interno al Servzio Aereo che fissi i compiti e funzioni del personale aeronavigante dei vari ruoli; stimolare, in considerazione del fatto che l'attivita' di elisoccorso si presenta piu' rischiosa rispetto alle altre attivita' di volo, l'emanazione di una normativa interna al servizio aereo per il servizio soccorso di emergenza con elicotteri; promuovere la partecipazione del personale aeronavigante della polizia di Stato a specifici corsi di formazione abilitanti all'attivita' di elisoccorso; sollecitare i competenti Ministeri al fine di promuovere analoghi corsi di formazione per il personale sanitario che con quello della polizia o altro ente collabora alle operazioni d'imbarco, sbarco e trasporto dei traumatizzati con elicottero; svolgere analogo ruolo di stimolo nei confronti dei Ministeri interessati al fine di istituire e rendere funzionante nella regione Campania un autonomo servizio pubblico di soccorso con elicotteri; se sia in previsione la dislocazione al reparto volo di Napoli di elicotteri piu' rispondenti alle esigenze operative proprie della realta' napoletana. (4-18166)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18166 presentata da TANZARELLA SERGIO (PROG.FEDER.) in data 19960124"^^ . . . "TANZARELLA SERGIO (PROG.FEDER.)" . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "2014-05-14T20:36:28Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18166 presentata da TANZARELLA SERGIO (PROG.FEDER.) in data 19960124" . .