INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18143 presentata da VENDOLA NICOLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI) in data 19980611

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_18143_13 an entity of type: aic

Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: in data 18 agosto 1997 veniva notificato al dottor Roberto Vitanza, vice questore aggiunto della polizia di Stato, in servizio presso la questura di Roma, la sanzione pecuniaria della riduzione di 5/30 della retribuzione; con sospetta e singolare celerita', assolutamente inusuale, si e' data immediata esecuzione al provvedimento, anticipando ogni giudizio che l'autorita' giudiziaria ammmistrativa poteva svolgere sull'istanza di sospensione cautelare fissata per il giorno 25 settembre 1997; gli accertamenti svolti sul procedimento amministrativo hanno confermato quanto gia' segnalato dal dottor Vitanza nelle giustificazioni svolte alla contestazione disciplinare, e cioe' che il presupposto fondamentale del procedimento disciplinare era falso ed apocrifo; nonostante tale obiettiva constatazione si e' proceduto ulteriormente nei confronti del dottor Vitanza disattendendo le doverose conseguenze che tale riscontro imponeva all'azione amministrativa; a conferma delle suddette circostanze, il pubblico ministero presso la pretura circondariale di Roma, al termine delle indagini, esercitava l'azione penale nei confronti dell'ispettore superiore Franco Mancini, autore confesso del falso, e nei confronti del primo dirigente della polizia di Stato dottor Luigi Di Maio, dirigente dell'ufficio stranieri della questura di Roma, incaricato degli accertamenti sul riferito reato, perche', quale ufficiale di polizia giudiziaria, ometteva (per motivi allo stato ignoti) di segnalare all'autorita' giudiziaria i fatti di reato accertati; nessun procedimento disciplinare risulta attivato nei confronti dell'autore confesso del falso, ne' tanto meno e' stata iniziata un'azione disciplinare nei confronti del funzionario istituzionalmente incaricato degli accertamenti circa le falsita' denunziate, funzionario che, avendo appurato senza ombra di dubbio la commissione di un reato, ne ha omesso la doverosa segnalazione all'autorita' giudiziaria; il trasferimento, nel contesto della suddetta azione disciplinare, del dottor Vitanza dall'ufficio stranieri, dirigente la sezione investigativa, al commissariato di pubblica sicurezza San Basilio di Roma, quale funzionario addetto, in sostituzione di un suo collega (trasferito ad altro commissariato) inferiore di qualifica e di anni di servizio (10), assume un significato punitivo; alla luce dei successivi avvenimenti, tale vicenda a giudizio dell'interrogante dimostra, come segnalato in ripetute precedenti interrogazioni parlamentari, l'accanimento persecutorio subito da dottor Vitanza da parte della sua amministrazione; quale giudizio dia il Ministro della vicenda suddescritta, anche considerando l'ottimo curriculum lavorativo del dottor Vitanza; quali interventi concreti intenda porre in essere il Ministro per cessare immediatamente l'intollerabile clima di discriminazione e vessazione in cui e' costretto ad operare il dottor Vitanza. (4-18143)
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