INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18018 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19980608
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Ai Ministri dell'ambiente, dell'industria, commercio e artigianato e della sanita'. - Per sapere - premesso che: in una zona estremamente periferica e prevalentemente agricola della Lombardia, incuneata fra il Veneto e l'Emilia-Romagna, sono state costruite - caso unico non solo in Italia - due grandi centrali termoelettriche ad una distanza di 10 km (una a Ostiglia e l'altra nel territorio di Sermide e Carbonara Po, entrambe composte da quattro gruppi per una potenza complessiva di circa 1.300 MW ciascuna); le due centrali (i cui quattro gruppi sono stati avviati uno dopo l'altro fra il 1967 e il 1974, per quanto riguarda Ostiglia, e fra il 1982 e il 1985 per quanto riguarda Sermide-Carbonara) hanno sempre funzionato violando le norme sanitarie ed ambientali; la centrale di Ostiglia non ha mai avuto alcun tipo di filtro sui camini (per motivi logistici non vi e' spazio sufficiente per l'installazione di filtri), ed ha sempre emesso i fumi di combustione non trattati. La centrale potrebbe, da subito, essere alimentata esclusivamente a metano; ciononostante, questa centrale ha, da sempre, bruciato combustibili inquinanti (nell'ultimo decennio 50 per cento olio combustibile denso, e solo 50 per cento metano), causando, quindi, un'emissione inquinante composta da polveri ricche di metalli pesanti, da composti a base di zolfo e da ossidi di azoto; la centrale di Sermide-Carbonara, invece, ha solo un filtro elettrostatico, che, se ben eserci'to, sarebbe in grado di contenere la fuoriuscita di un'elevata percentuale di polveri, ma che nulla, comunque, puo' per quanto riguarda i composti dello zolfo e gli ossidi di azoto; dal 1975, da prima che venisse costruita la centrale, e' stata sottoscritta una convenzione, fra l'Enel ed i Comuni di Sermide e Carbonara Po, in base alla quale l'Enel si impegnava a installare nella centrale una serie completa di dispositivi di abbattimento degli inquinanti (desolforatori, eccetera). Nonostante la convenzione sottoscritta tanti anni fa, a dispetto delle richieste e delle proteste sempre piu' vive dei cittadini e delle organizzazioni ambientaliste, l'Enel non ha mai ottemperato alla convenzione; questa centrale e' alimentata esclusivamente da olio combustibile denso: combustibile tra i piu' inquinanti sul mercato; la conseguenza di tutto questo e' che, da decenni, le zone circostanti le due centrali, per un raggio di qualche decina di chilometri, sono sottoposte ad un notevole carico di sostanze tossiche; dai dati forniti dal Pmip di Mantova, risulta che ogni anno, tra il 1988 e il 1996, dai camini di queste due centrali sono uscite in media complessivamente circa 37.100 tonnellate di SO2, 21.500 tonnellate di NOx e 1.600 tonnellate di polveri ricche di metalli pesanti; per quanto riguarda i metalli pesanti, sempre il Pmip di Mantova ha messo in evidenza che attualmente dalla centrale di Ostiglia escono circa 35 tonnellate all'anno di vanadio e circa 30 tonnellate di nichel, mentre da quella di Sermide-Carbonara escono circa 6 tonnellate di vanadio e 5 di nichel. Inoltre, dalle due centrali fuoriescono annualmente anche alcune centinaia di tonnellate di zinco, diverse decine di tonnellate di piombo, una decina di tonnellate di cromo, alcune tonnellate di cadmio; e' ormai scientificamente provato che lo spettro dei metalli pesanti residuati dalla combustione degli oli alimentanti le centrali termoelettriche ha, in generale, effetti tossici di vario genere, nonche' effetti cancerogeni e mutageni, e che i composti dello zolfo e gli ossidi di azoto sono tipicamente tossici per il sistema respiratorio e per quello immunitario, inducendo soprattutto bronchiti croniche, asma e allergie; il tutto viene ulteriormente aggravato dal fatto che il clima locale e' tipicamente caratterizzato, durante l'anno, da scarsi venti e fitte e costanti nebbie autunnali ed invernali; cio' provoca sia un ulteriore effetto di concentrazione delle sostanze inquinanti nell'area intorno alle centrali, sia una moltiplicazione degli effetti patologici sulla salute della popolazione, sulla flora e sulla fauna; i servizi medico-sanitari della zona hanno rilevato una presenza particolarmente elevata di malattie tumorali (specialmente di quelle al sistema emolinfopoietico), di malformazioni congenite e di malattie croniche broncopolmonari; in questi anni ci si e' limitati a presentare un progetto dietro l'altro: tutti inidonei a risolvere i problemi degli abitanti della zona e dei lavoratori delle centrali; in tutto cio' l'Enel e' stato aiutato anche dal decreto ministeriale del 12 luglio del 1990: un tipico intervento ad hoc che le ha permesso di continuare ad inquinare in deroga a qualsiasi legge italiana e a qualsiasi direttiva europea; lo scarso impegno, finora, del Governo ha permesso all'Enel di continuare "impunita" ad inquinare ed a violare la normativa italiana ed europea -: se i Ministri interrogati, considerata la particolarissima situazione della centrale di Ostiglia, priva della possibilita' dell'installazione di filtri, non ritengano di adoperarsi affinche' la centrale sia alimentata a metano; quali atti intendano adottare affinche' l'Enel ottemperi immediatamente, riguardo alla centrale di Sermide-Carbonara; quali provvedimenti i Ministri interrogati, ognuno per propria competenza, intendano adottare per la tutela della salute dei cittadini, dei lavoratori e dell'ecosistema, gravato da sostanze inquinanti cosi' come descritto nelle premesse. (4-18018)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18018 presentata da SCALIA MASSIMO (MISTO) in data 19980608
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2014-05-15T11:41:59Z
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SCALIA MASSIMO (MISTO)