INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17909 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930922
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_17909_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'ambiente e dell'interno. - Per sapere - premesso che: con deliberazione n. 220 del 30 novembre 1990 il Consiglio comunale di Pietraperzia (EN) resa esecutiva dal CORECO di Enna in data 5 agosto 1993 e' stato approvato un "progetto per la realizzazione di una pista attrezzata per sport aerei in variante allo strumento urbanistico" da realizzarsi in localita' "Piano Pirito" nel territorio del comune medesimo; il progetto appare un "classico" esempio di opera pubblica inutile socialmente, frutto di interessi poco chiari e di procedure amministrative tutt'altro che trasparenti, foriero di devastazioni ambientali e di dissipazione del denaro pubblico; lo strumento urbanistico cui si fa riferimento nella delibera e che muta la destinazione di una zona agricola, a vocazione di colture specializzate in zona atta alla costruzione di "pista attrezzata per sport aerei" e' un vetusto piano di fabbricazione in quanto il piano regolatore, adottato e non approvato, e' stato revocato in data 27 luglio 1993 dal consiglio comunale; la delibera di variazione del Piano di Fabbricazione che muta la destinazione di C.da Piano Pirito era stata approvata dalla C.P.C. a condizione che venisse adottato dal comune il Piano finanziario previsto dall'articolo 14 comma 9 del decreto-legge n. 65 del 1989 convertito nella legge n. 155 del 1989, condizione che non si e' realizzata. Inoltre la suddetta delibera non risulta inviata all'Assessorato regionale Territorio e Ambiente per i provvedimenti di competenza; il progetto in questione e' stato redatto su incarico della G.M. che, nella delibera n. 1006 del 22 settembre 1987, fa riferimento ad una "aviopista completa di impianti e servizi al fine di togliere dall'isolamento il centro Pietraperzia e consentire la creazione di servizi di collegamento rapidi per scopi sanitari, spegnimento di incendi, ecc.". Un progetto anch'esso molto discutibile nel merito, ma comunque radicalmente diverso da quello approvato con la citata delibera del 30 novembre 1990 (una "pista attrezzata per sport aerei" come si e' detto) senza che l'incarico venisse modificato con apposito atto deliberativo; dalla relazione geologica allegata al progetto risulta quale collaboratore per la stesura della stessa il signor Palascino Salvatore, figlio di Palascino Luigi, sindaco del comune di Pietraperzia e massimo sponsor in sede politica e amministrativa del progetto della pista aerea; gravi ombre dunque e pratiche certo non trasparenti caratterizzano l'iter del progetto, ma non meno allarmato e' il discorso di merito rispetto all'opera prefigurata; riesce davvero difficile immaginare qualcosa di piu' lontano dalla realta' economico-sociale di Pietraperzia e dalle sue autentiche esigenze di una pista per sport aerei. Solo una falsa ed interessata demagogia puo' ancora una volta promettere che le "cattedrali nel deserto" porteranno lavoro e progresso. Tutto cio' quando la stessa Amministrazione di Pietraperzia resta sorda alla richiesta di costruire opere di poche decine di milioni che sarebbero di grande utilita' collettiva (come quella per l'utilizzo delle acque reflue); il futuro impianto sarebbe collegato alla rete viaria comunale, provinciale e nazionale da una "trazzera" la cui larghezza non supera i quattro metri ed intersecherebbe l'area dove e' previsto il passaggio del metanodotto Italia-Algeria; l'opera progettata cementificherebbe distruggendola in modo irreparabile un'area di diffuso insediamento residenziale, ricca di colture specializzate su cui insistono le aziende di 56 famiglie di agricoltori dotate di importati mezzi ed impianti, procurando un incalcolabile danno ambientale ed economico. Una parte del territorio in questione e' inoltre considerata di interesse archeologico; la prospettata realizzazione di un'opera dalle caratteristiche descritte ha suscitato dissensi e proteste mentre gli agricoltori i cui terreni sono minacciati di esproprio a causa della costruzione della pista aerea si sono riuniti in un Comitato di lotta, anche al fine di intraprendere le necessarie iniziative legali -: se il ministro dell'ambiente non intenda immediatamente intervenire al fine di impedire che ancora una volta la Sicilia venga duramente penalizzata da interessi oscuri e da una politica di distruzione ambientale; se il ministro dell'interno non voglia dare disposizioni al Prefetto di Enna di intervenire sulla vicenda esposta dall'interrogante al fine di individuare eventuali comportamenti illeciti da parte dell'Amministrazione comunale di Pietraperzia e di tutelare gli interessi collettivi. (4-17909)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17909 presentata da CANGEMI LUCA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930922
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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4/17909
CANGEMI LUCA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)