INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17713 presentata da LANDOLFI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960110

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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri di grazia e giustizia, delle finanze e dell'interno. - Per conoscere - premesso che: secondo quanto recentemente pubblicato da "il Giornale", presso la Procura della Repubblica di Roma esisterebbe una dettagliata informativa del nucleo centrale della polizia tributaria della capitale relativa a gravi irregolarita' riscontrate nei bilanci consuntivi del Pci-Pds nel periodo che va dal 1989 al 1994; l'informativa, affidata ai sostituti procuratori Aurelio Galasso e Francesco Misiani, riscostruirebbe un complesso giro di miliardi prima usciti e poi tornati sotto forma di fondi neri nelle casse del Pci-Pds; le irregolarita' riguarderebbero decine di societa', immobiliari e finanziarie, che secondo i contabili di Botteghe Oscure non avrebbero "prodotto alcun reddito", ma che, secondo la Guardia di finanza avrebbero costituito un sicuro rifugio per condurre in porto disinvolte operazioni finanziarie affidate ad oscuri ma fedelissimi "militanti"; un esempio in tal senso sarebbe rappresentato dal "pensionato" Pierluigi Battistrada, al quale nel 1980 il Pci avrebbe affidato l'incarico ed il denaro per rilevare le quote della societa' "Immobiliare Terza"; nei febbraio del 1990 le stesse quote sarebbero state cedute da Battistrada per due miliardi di lire alla "Soficom spa" di Milano, una societa' che secondo la Guardia di finanza sarebbe diretta promanazione dei vertici di Botteghe Oscure; dei due miliardi ricavati dalla vendita delle quote, oltre un miliardo e due cento milioni sarebbero finiti sul contocorrente intestato al "pensionato" Battistrada che, a sua volta, li avrebbe girati a persone indicategli dalla segreteria amministrativa del Pci-Pds; il sistema dei prestanome avrebbe cosi' consentito a quel partito di dirottare altrove (conti correnti, libretti al portatore ecc.) il denaro che si sarebbe dovuto iscrivere a bilancio; infatti, secondo quanto rivelato da Giuliano Peruzzi, un uomo d'affari a lungo legato al Pci-Pds, i fondi derivanti dalle operazioni sopra descritte sarebbero stati versati su un libretto al portatore, denominato "Otto" e aperto nel gennaio dell'84 presso un'agenzia romana della Banca Popolare di Milano; in "Otto" sarebbero transitati centinaia di milioni che, sempre secondo la Guardia di Finanza, sarebbero stati a disposizione del Pci-Pds come contabilita' occulta e parallela a quella ufficiale di Botteghe Oscure; sempre su "Otto" sarebbero finiti anche gran parte degli assegni staccati dai "pensionati miliardari" e proprio dallo stesso libretto, nel 1988, avrebbe prelevato centoventi milioni in contanti Massimo Danieli, gia' cassiere di Botteghe Oscure e uomo di fiducia del Pci-Pds fino al 1993 -: a) se risulti che la Procura di Roma abbia avviato un'inchiesta per violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti a carico dei prestanome e dei funzionari del Pci-Pds coinvolti a vario titolo nelle operazioni economico-finanziarie sopra descritte; b) in caso contrario se non ritenga di disporre apposita ispezione, in conseguenza dell'inerzia dimostrata al riguardo della Procura romana, atteso che uno dei sostituti destinatari dell'informativa della Guardia di finanza, il pm Francesco Misiani, e' titolare di un'altra inchiesta sui finanziamenti illeciti al Pci-Pds che ha gia' portato ad alcune richieste di rinvio a giudizio. (4-17713)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17713 presentata da LANDOLFI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960110 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
CALDERISI GIUSEPPE (FORZA ITALIA) 
CUSCUNA' NICOLO' ANTONIO (ALLEANZA NAZIONALE) 
DI MUCCIO PIETRO (FORZA ITALIA) 
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4/17713 
LANDOLFI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE) 

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