INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17362 presentata da BARBATO FRANCESCO (ITALIA DEI VALORI) in data 20120808

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17362 presentata da FRANCESCO BARBATO mercoledi' 8 agosto 2012, seduta n.679 BARBATO. - Al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: l'azienda ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specialita' «San Giuseppe Moscati» di Avellino viene costituita con decreto del Presidente della giunta della regione Campania n. 12257 del 22 dicembre 1994; ha un bacino di utenza di 500.000 abitanti e un numero di visitatori al giorno di circa 5.000 unita'; oggi: «Citta' Ospedaliera» sorge su una superficie di 140mila metri quadrati. È costituita da un grande plesso ospedaliero di cinque piani, da una palazzina che ospita la sede legale-amministrativa e da un altro fabbricato, in via di ultimazione, che andra' ad ospitare l'attivita' libero professionale; i posti letto della citta' ospedaliera sono 570 (481 per la degenza ordinaria, 60 per il day hospital e 29 per il day surgery). Ventuno, invece, le sale operatorie, due le sale parto e quattro le sale travaglio. Le camere di degenza sono singole o doppie, con predisposizione per il collegamento a internet. L'area verde esterna occupa una superficie di 2500 metri quadrati. L'interno del plesso ospedaliero ha una forma a raggiera che si estende attorno a una grande piazza, coperta da una lente concava. Nella struttura si trova anche un polo didattico, con aule e segreterie, a disposizione degli allievi che frequentano le lauree triennali nelle professioni sanitarie, nonche' un'aula magna con 250 posti a sedere; al suo nascere l'azienda ospedaliera «San Giuseppe Moscati» era distribuita in 4 plessi ospedalieri allocati in diversi punti del territorio urbano ed extraurbano: l'entrata in funzione di un primo blocco del plesso ospedaliero, nel 2005, con il trasferimento del dipartimento materno-infantile, fino ad allora ubicato nel cosiddetto ospedale «Capone» di via Ferriera; nel 2008, il passaggio a contrada Amoretta del plesso «San Giacomo» di Monteforte Irpino. Nello stesso anno, l'apertura al pubblico dell'unita' operativa di radioterapia, sistemata al pianoterra della citta' ospedaliera. Nell'agosto del 2010, il trasloco del plesso «Maffucci» di via Pennini, cui ha fatto seguito, tre mesi dopo, quello del plesso di viale Italia; la chiusura del plesso di viale Italia ha segnato la fine dello «smembramento» dell'azienda «San Giuseppe Moscati» in quattro plessi, accorpati in una vera e propria cittadella della salute, inaugurata ufficialmente il 18 dicembre 2010; una struttura che e' diventata strategica nel contesto politico regionale sanitario; tuttavia, su Avellino in pochi anni sono giunti numerosi finanziamenti, per riparare le strutture obsolete del Moscati di viale Italia e del plesso Maffucci, oltre alla struttura ospedaliera di Monteforte; negli ultimi due anni si e' avuta una brusca accelerazione dei lavori per la costruzione della citta' ospedaliera, apertasi quando le imprese impegnate nei lavori di ristrutturazione degli altri siti stavano ancora procedendo nei lavori, per poi essere chiusi; i lavori eseguiti si conteggiano per milioni di euro e ora queste strutture sono chiuse da un anno; «l'ex ospedale Moscati e' ritornato sotto i riflettori, in maniera negativa, a causa del forte degrado in cui versa. Eppure ci sarebbe una proposta per il recupero della struttura, quella formulata dal Gruppo Malzoni-Neuromed per ottenerne l'uso. Il dottor Raffaele Ianuale, Amministratore delegato del Gruppo Malzoni-Neuromed, ci ha spiegato lo stato in cui si trova la trattativa con l'Azienda Moscati. In un'intervista televisiva rilasciata qualche giorno fa, il Direttore Generale dell'Azienda Moscati, Giuseppe Rosato, ha dichiarato che l'offerta formulata dal Gruppo, non era buona (19 luglio 2012 - Corriere quotidiano dell'Irpinia)»; in meno di un decennio di anni il Moscati ha usufruito di una quantita' indefinita di finanziamenti, che, ad avviso dell'interrogante, lasciano ombre e dubbi; l'11 giugno 2011 sei persone, tra medici, infermieri e dirigenti dell'ospedale «San Giuseppe Moscati di Avellino, sono state arrestate e altre 22 indagate per truffa ai danni dello Stato perche' spacciavano interventi di chirurgia estetica per operazioni salvavita rimborsate dal servizio sanitario nazionale. Secondo la Guardia di Finanza, che indagava sulla truffa dal 2007, le persone coinvolte truccavano le cartelle cliniche dei pazienti»; se c'era una precisa volonta' di edificare la citta' ospedaliera, si poteva rallentare allora la mole dei consistenti investimenti economici sugli altri plessi; e' del 21 luglio 2012 che il destino dell'ex ospedale Moscati e' ancora avvolto nel mistero, mentre le strutture sanitarie private lo guardano con interesse; l'esperienza insegna che spesso, dietro alla cosiddetta edilizia pubblica, si celano interessi privati -: di quali notizie disponga il Ministro, anche per il tramite del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi sanitari, in merito alla somma complessiva dei fondi gia' destinati ed ancora da destinarsi negli ultimi dieci anni alle singole strutture sanitarie presenti sul territorio di Avellino ed in particolare quelli interessanti l'azienda ospedaliera «Moscati»; quali siano le somme disposte e il loro utilizzo nei singoli capitoli di spesa, gli stipendi e gli investimenti effettuati; per quale motivo, considerate le esigenze di razionalizzazione della spesa sanitaria, nonostante i cospicui fondi di cui l'interrogante ha notizia non si e' potenziato il versante della prevenzione sul vasto territorio in cui interagisce con l'ASL AV2 o aumentata l'offerta dell'ospedalizzazione domiciliare tenuto conto che Avellino e provincia hanno un imponente numero di anziani affetti anche da patologie per le quali occorre un tipo di assistenza che non tutti si possono economicamente permettere; se non si disponga di un monitoraggio capillare sul territorio delle strutture di proprieta' privata nella disponibilita' della sanita' pubblica per le quali si corrispondano a soggetti privati canoni mensili o annuali per l'uso degli immobili. (4-17362)
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