INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17214 presentata da PAISSAN MAURO (MISTO) in data 19980430
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Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, della sanita', di grazia e giustizia e dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: martedi' 28 aprile 1998, travolti da una frana, sono morti due giovani operai; l'incidente si e' verificato in una cava di marmo, in localita' Calocara (Carrara), nel bacino di Fantiscritti sulle Alpi Apuane: e' l'ennesima tragedia annunciata; nel bacino marmifero di Massa-Carrara, Marco Pisanelli e Francesco Bragazzi, sono le prime due "morti bianche" di quest'anno; nel 1997 le vittime di incidenti sul lavoro nel settore del marmo sono state sette e 5.000 gli infortuni denunciati; secondo le prime ricostruzioni fatte dai Vigili del Fuoco, sembra che le due giovani vittime, forse accorgendosi che c'era pericolo di frana, avessero cercato di proteggersi appostandosi dietro una gru. L'enorme massa franosa li ha pero' ugualmente sepolti; la frana, secondo le prime stime, ha interessato un fronte di 10/15 metri con un ammasso di detriti caduti di circa 2.500-3.000 tonnellate; la XI Commissione permanente della Camera, lavoro pubblico e privato, il 31 luglio 1997 ha effettuato un sopraluogo presso alcune cave del territorio di Carrara per verificare la compatibilita' delle nuove tecnologie applicate allo sfruttamento intensivo di cave in rapporto alle misure e ai piani di sicurezza per i lavoratori; secondo quando comunicato dalla giunta della regione Toscana, a seguito di un'ispezione effettuata dal servizio di prevenzione della ASL di Massa il 16 aprile scorso, l'attivita' di escavazione nella cava oggetto dell'incidente mortale doveva essere bloccata da almeno dieci giorni. Infatti, ai gestori della cava - Gemignani e Vanelli marmi -, il 18 aprile scorso, per evidenti mancanze nei sistemi di sicurezza e necessita' di bonifica della zona, era stata notificata l'inibizione immediata alla coltivazione della stessa. Solo adesso - dopo l'incidente - la cava e' stata posta sotto sequestro; i Verdi e le associazioni ambientaliste da anni denunciano, nel settore delle escavazioni, la grave situazione di deregulation - un vero e proprio Far West - che provoca un'insensata devastazione e una crescente svalutazione della materia prima: tutto a detrimento della vita e dell'ambiente; cosi' come denunciato anche dal Soccorso alpino, occorre ripensare completamente modi e ritmi di escavazione nelle cave di marmo, conservando l'architettura portante delle creste senza intaccarne la base; non risulta che il comune di Carrara, nonostante la palese violazione della normativa vigente, abbia adottato alcun provvedimento a tutela e a salvaguardia della integrita' del territorio; risulta che il fenomeno dell'escavazione abusiva e non nell'area delle Alpi Apuane e, soprattutto, nel territorio del comune di Carrara, sia un fenomeno in grande espansione; sarebbe necessario che gli organi giudiziari competenti accertino, nel piu' breve tempo possibile, le responsabilita', anche omissive, di coloro che istituzionalmente o per responsabilita' diretta dovevano prendere tutte le misure atte ad evitare quest'ennesima tragedia; sono diverse le proposte di legge depositate in materia di escavazioni che ancora giacciono presso le commissioni competenti -: quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per far luce su quanto esposto in premessa; se non intendano adottare provvedimenti idonei a censire le attivita' di escavazione lecite e non, nonche' la quantita' di materiale estratto e la compatibilita' ambientale e sociale delle attivita' stesse con la naturale vocazione del territorio; quali atti intendano adottare, ognuno per propria competenza, per governare e controllare il settore dell'escavazione e porre fine all'epoca del laissez faire nelle Alpi Apuane; come mai non si sia proceduto, dopo l'inottemperanza da parte dei gestori della cava verso il provvedimento della ASL, al sequestro della cava da parte degli organi amministrativi competenti; quali provvedimenti intendano adottare nei confronti di coloro che istituzionalmente o per gli uffici ricoperti dovevano provvedere al sequestro dei luoghi; quali provvedimenti urgenti intendano adottare per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. (4-17214)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17214 presentata da PAISSAN MAURO (MISTO) in data 19980430
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17214 presentata da PAISSAN MAURO (MISTO) in data 19980430
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
DALLA CHIESA FERNANDO (MISTO)
PECORARO SCANIO ALFONSO (MISTO)
BOATO MARCO (MISTO)
CENTO PIER PAOLO (MISTO)
DE BENETTI LINO (MISTO)
GALLETTI PAOLO (MISTO)
GARDIOL GIORGIO (MISTO)
LECCESE VITO (MISTO)
PROCACCI ANNAMARIA (MISTO)
SCALIA MASSIMO (MISTO)
TURRONI SAURO (MISTO)
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2014-05-15T11:37:50Z
4/17214
PAISSAN MAURO (MISTO)