. . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17015 presentata da PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120718"^^ . . "PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . . "2014-05-15T01:42:16Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "20120718-" . . "0"^^ . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-17015 presentata da MAURO PILI mercoledi' 18 luglio 2012, seduta n.668 PILI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: in data 17 luglio 2012, alle ore 13.30, il sottoscritto effettuava una visita ispettiva nel carcere di San Sebastiano di Sassari; nel corso della visita veniva riscontrata una situazione che non puo' che essere definita di una gravita' inaudita pari ad un vero e proprio lager; si tratta di un inferno umano con celle di 7 metri quadri per 3 detenuti stipati in altezza e larghezza, rubinetti a secco per gran parte della giornata, condizioni strutturali al limite del crollo, carenze di organico superiori al 40 per cento; e' stata riscontrata una situazione insostenibile sul piano igienico-sanitario e di totale invivibilita' della struttura; l'assenza dell'acqua che il sottoscritto, alla presenza di testimoni, ha personalmente rilevato in gran parte delle celle e' il fatto piu' grave che si possa riscontrare in una struttura carceraria come questa; l'interrogante ha personalmente verificato condizioni strutturali dell'edificio che mettono a rischio l'incolumita' di personale e detenuti; l'ultimo piano della struttura carceraria risulta precluso all'accesso per problemi definiti strutturali, il tetto sarebbe pericolante con lesioni importanti che, come ovvio, mettono a rischio tutta la struttura sottostante; nella rotonda di smistamento dei bracci viene segnalato un pericolo crolli che ha fatto interdire lo spazio a qualsiasi tipo di incontri e manifestazioni, compreso anche il tradizionale candeliere di meta' agosto; il trasferimento di 30 detenuti previsto per domani mattina nel carcere di Tempio non cambiera' in alcun modo il contesto di degrado del carcere di San Sebastiano di Sassari; in qualsiasi struttura pubblica senza acqua, a prescindere dalle ragioni di tale mancanza, si deve obbligatoriamente disporre l'immediata chiusura; in questo caso, invece, si e' preferito omettere una situazione che anche in virtu' del caldo di questi mesi rende la struttura carceraria un vero e proprio inferno in grado di mettere in pericolo l'incolumita' degli stessi agenti penitenziari; nel corso della visita il sottoscritto interrogante ha parlato con decine di detenuti e con gli stessi operatori i quali hanno confermato la carenza ormai strutturale dell'acqua nelle celle, gia' di per se' invivibili, che sta rendendo esplosiva la situazione in carcere; le condizioni igienico-sanitarie della struttura rendono la gestione del carcere non piu' sostenibile sotto alcun punto di vista, da quello igienico-sanitario a quello della sicurezza e dell'incolumita' del personale addetto e degli stessi detenuti; la struttura appare nel suo complesso gravemente compromessa sia sul piano strutturale che igienico-sanitario: il carcere venne aperto nel 1871; nel corso della visita al 3 o braccio l'interrogante ha potuto rilevare una condizione da vero e proprio lager con sottospecie di celle con muffa stratificata nelle pareti tale da renderle verdi con calcinacci sempre pendenti; si riscontra l'impossibilita' per i detenuti di stare in tre contemporaneamente in piedi per mancanza di spazio, 3 letti a castello, l'ultimo dei quali ad un'altezza che rende impossibile al detenuto di stare seduto sul letto perche' a diretto contatto con il soffitto; una stanza inferiore agli 8 metri quadri, dove 3 detenuti trascorrono dalle 20 alle 22 ore giornaliere e in tali spazi devono adempiere a tutte le necessita' che la giornata comporta, dalla preparazione e consumazione del cibo (impossibile contemporaneamente per tutti e tre dato lo spazio insufficiente) all'espletamento delle loro esigenze igieniche e corporali; su di un approssimato piano di cemento e' riposto una specie di cucinino e contiguo a questo un filo che con uno straccio appeso «oscura» il bagno alla turca; la mancanza di qualsiasi tipo di privacy, la gravissima restrizione degli spazi, la mancanza di qualsiasi tipo d'igiene rendono il carcere di San Sebastiano afflittivo e disumano con grave nocumento e pericolo per i detenuti e per tutto il personale penitenziario che opera nella struttura; la gravissima emergenza idrica rischia di provocare sommosse e tensioni difficilmente arginabili considerato che tutti i detenuti sentiti hanno manifestato un grado di tensione che lascia intendere un pericoloso stato di alterazione del gia' precario e compromesso equilibrio psicologico; i dati relativi al carcere di San Sebastiano sono eloquenti: nell'anno 2010: a) rapporti disciplinari 145; b) sciopero della fame 54; c) autolesionismo 43; d) tentati suicidi 8; e) suicidi 1; nell'anno 2011: a) rapporti disciplinari 222; b) sciopero della fame 52; c) autolesionismo 31; d) tentati suicidi 4; dai dati acquisiti risulta che nell'anno in corso il carcere e' giunto ad ospitare 220 detenuti; la capienza dell'istituto, secondo la definizione da parte della direzione generale dei detenuti e del trattamento, prevede una ricettivita' regolamentare complessiva pari a 190 posti; la capienza tollerabile si eleva invece a 266 posti, ma la capienza regolamentare (ricalcolata con l'esclusione dei posti letto del secondo piano inagibile) e' di 93 detenuti e quella tollerabile di 136; la popolazione detenuta attualmente e' piu' del doppio di quella regolamentare e supera di ben 53 unita' la capienza tollerabile; a questo si aggiunge una cronica e reiterata carenza di polizia penitenziaria (si oscilla tra il 40 e il 50 per cento) la struttura deve essere urgentemente chiusa con l'immediato trasferimento dei detenuti in una delle strutture nuove a disposizione del sistema carcerario sardo; qualsiasi ulteriore omissione deve essere perseguita, anche penalmente, in base alle norme relative alla salute pubblica, alla sicurezza dei luoghi adibiti a servizi pubblici e al soggiorno di persone; nella qualita' di parlamentare e di cittadino a conoscenza dei fatti e delle situazioni qui riportate il sottoscritto non esitera' a trasmettere entro le prossime 48 ore tali ipotizzate notizie di reato alle autorita' competenti perche' adottino le necessarie e conseguenti azioni -: se il Ministro della giustizia non intenda disporre gia' dalle prossime ore, con proprio atto contingibile ed urgente, lo svuotamento integrale del carcere di San Sebastiano con il trasferimento dei detenuti nel carcere di Tempio Nuchis da dotare delle relative misure di sicurezza con l'invio di almeno 150 nuovi agenti penitenziari; se il Ministro sia a conoscenza di tali condizioni disumane in cui operano decine di operatori penitenziari oltre che gli stessi detenuti; se non ritenga di dover disporre con provvedimento urgente e straordinario il trasferimento nelle nuove strutture carcerarie di quegli agenti nati e residenti in Sardegna che operano nelle carceri del Nord Italia al fine di sopperire alla cronica carenza di personale nelle carceri sarde consentendo nel contempo la chiusura del «lager» di San Sebastiano e l'apertura effettiva delle nuovi carceri costate all'amministrazione statale centinaia di milioni di euro. (4-17015)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17015 presentata da PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20120718" . "4/17015" .