"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17015 presentata da PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930803"^^ . . "Ai Ministri della sanita' e dell'agricoltura e foreste.- Per sapere - premesso che: il decreto del 25 giugno 1993, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 luglio 1993, riconosce alle regioni e alle province autonome il potere di identificazione delle aree di impiego esclusivo del presidio sanitario \"Insegar\" dell'impresa Shell Italia, unico esistente in Italia a base del principio attivo Fenoxycarb, registrazione n. 7478 del 25 maggio 1988; il 18 gennaio 1993 la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha approvato all'unanimita' la risoluzione n. 7/00188 con la quale impegnava il Governo a revocare l'autorizzazione alla produzione, alla vendita e all'utilizzo del prodotto Insegar e di qualsiasi prodotto ad azione ormonale simile; dall'entrata in commercio dell'insetticida Insegar i bachi da seta hanno smesso di filare nella generazione primaverile-estiva, coincidente con il momento di massima distribuzione dell'insetticida nei frutteti; la sua possibile surrogabilita' ne esclude l'indispensabilita' in frutticoltura ed anzi il fatto che questo prodotto sia da sconsigliarsi per la lotta integrata, in quanto persistente, non selettivo e pericoloso per deriva, come affermato alla stampa da autorevoli esperti rappresentanti gli Istituti universitari di Entomologia di Bologna e Torino e dell'Istituto per la zoologia agraria sperimentale, sezione specializzata per la bachicoltura, di Padova; in seguito alla sua sospensione con decreto del Ministero della Sanita' del 27 aprile 1992 si e' verificata una netta ripresa della filatura dei bachi da seta nella generazione primaverile-estiva, penalizzata purtroppo ancora dall'uso abusivo dell'insetticida, rendendone comunque evidente la pericolosita' verso questa specie per sola deriva anche a notevoli distanze dalle zone trattate; la sua azione, come largamente dimostrato in letteratura, si esplica su tutti i tipi di insetti, pronubi inclusi, e che tale attivita' persiste a concentrazioni di gran lunga piu' basse di qualsiasi altro insetticida; l'elevata persistenza dell'insetticida, associata alla sua azione a bassissime concentrazioni, qualche decina di migliaia di molecole per il baco da seta, lo rendono di elevata pericolosita' per semplice deriva anche per ecosistemi molto lontani dai luoghi trattati; recenti ricerche hanno messo in relazione la comparsa e l'accentuazione di malattie nelle api con conseguente indebolimento degli alveari alla presenza di bassissimi livelli di inquinamento da Insegar; recenti direttive CEE premiano la gelsibachicoltura quale attivita' agricola che rispetta l'ambiente; la CEE ha da poco aumentato il contributo per telaino di uova di baco da seta, corrisposto ai bachicoltori al fine di incentivare e promuoverne l'attivita'; nel decreto erano previste delle limitazioni di impiego dell'insetticida, vale a dire i due chilometri di fascia di rispetto dai gelseti, la proibizione di trattare con velocita' del vento superiore ai due metri al secondo e la segnalazione delle aree dove puo' essere impiegato; numerose sperimentazioni relative ai periodi 1992 e 1993, decisive per la determinazione della pericolosita' dell'insetticida, alcune delle quali commissionate proprio dallo stesso Ministero dell'Agricoltura e Foreste, tendono a dimostrare inequivocabilmente che la deriva dalle zone trattate in quantita' tali da avere azioni negative sui bachi da seta sussiste a distanze di gran lunga superiori ai due chilometri -: quali siano stati gli esiti delle sperimentazioni del 1991 che sono servite a valutare la riammissione in commercio con il recente decreto del 25 giugno 1993 (Gazzetta Ufficiale 20 luglio 1993) del Ministro della Sanita'; dove e come siano state svolte tali sperimentazioni e su quale rivista scientifica siano stati pubblicati i dati relativi; se le sperimentazioni siano state condotte in modo imparziale, vale a dire senza l'influenza della ditta produttrice o distributrice, la quale ha evidenti interessi alla commercializzazione dell'insetticida; da quale soggetto siano state effettuate le sperimentazioni e quanto siano costate; se siano state effettuate sperimentazioni sulla deriva del prodotto in presenza di vento con velocita' inferiore ai 2 metri al secondo, e se negli studi di deriva siano state eseguite analisi tali da rilevare concentrazioni dell'insetticida sulla vegetazione dell'ordine di 0,002 ppb (parti per miliardo) quantita' di gran lunga sufficienti a bloccare la filatura dei bachi da seta; se siano state effettuate indagini sugli effetti della deriva dell'Insegar dalle zone trattate, su specie appartenenti all'entomofauna selvatica e sulle api; con quali criteri sia stato indicato quale prodotto utile nella lotta integrata; come mai, per l'ordinanza di riamissione in commercio, non si siano considerati o aspettati i risultati delle sperimentazioni del 1992 e 1993; come mai nel decreto di riammissione dell'Insegar siano state introdotte norme sulla limitazione dell'uso per le quali non sia possibile in pratica esercitare alcun controllo e pertanto diventino facilmente aggirabili, come gia' verificatosi per l'insetticida-nematocida Temik in Campania, limitato nell'uso solo per le coltivazioni di barbabietole, marginali in quella regione, ma poi acquistato liberamente e distribuito su qualsiasi coltura; quale valore possano avere le limitazioni d'uso in una data regione se poi si hanno derive pericolose da aree confinanti dove viene concesso l'utilizzo. (4-17015)" . . "4/17015" . "19930803-" . "PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17015 presentata da PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930803" . . . "2014-05-14T21:10:18Z"^^ . "0"^^ .