INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16849 presentata da ALBORGHETTI DIEGO ANTONIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19980420
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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dell'ambiente e della sanita'. - Per sapere - premesso che: il decreto del Presidente della Repubblica n. 236 del 1988, prevede che la concentrazione massima ammissibile di solfati nell'acqua potabile sia di 250 mg/l; l'impatto solfati non e' prioritariamente di carattere sanitario bensi' estetico-organolettico; concentrazioni di solfati di poco superiori all'attuale limite non comportano alcun fattore di rischio; i solfati sono rilasciati nelle acque sotterranee dalle rocce e non provengono da inquinamento esterno; la letteratura scientifica indica i solfati tra gli anioni meno tossici e solo concentrazioni molto alte possono causare irritazioni alla mucosa intestinale; concentrazioni comprese tra 500 mg/l e 1000 mg/l possono presentare quale unico difetto un leggero sapore amarognolo; varie acque minerali note a livello nazionale, possiedono livelli superiori a 500 mg/l di solfati e sono del tutto prive di sapore molesto; tali proprieta' note da tempo hanno coinvolto il mondo scientifico ad ipotizzare un limite massimo meno rigido. Anche dal versante istituzionale pervengono suggerimenti: a) il dirigente del servizio generale di igiene pubblica del ministero della sanita' nel 1990, in una relazione al Ministro, proponeva di fissare i Vma differenziando i diversi parametri chimici secondo il loro impatto e collocava il parametro solfati come organolettico; b) la suddetta valutazione e' condivisa dalla Organizzazione mondiale della sanita'; c) la regione Lombardia nel giugno 1997 in una istanza al Presidente del Consiglio dei ministri inoltrava la richiesta della determinazione dei Vma; d) la nuova direttiva Cee sulle acque potabili in fase di emanazione stabilisce che per il parametro solfati si adottino provvedimenti atti al rientro nei limiti ivi indicati ove sia necessario a proteggere la salute umana; e) il professor Ziglio dell'Istituto di virologia dell'Universita' di Milano suggerisce che in aree geografiche con particolari caratteristiche geologiche i valori ammessi in modo da evitare gli effetti organolettici possano essere 500 mg/l di SO4 con presenza massima di 125 mg/l di Mg e 1000 mg/l di SO4 con presenza massima non superiore a 30 mg/l di Mg.; f) una recente indicazione dell'Organizzazione mondiale della sanita' (1993) non riporta alcun valore di guida basato su criteri di protezione della salute, tuttavia, a causa degli effetti gastrointestinali dovuti all'ingestione di acqua potabile contenente alte concentrazioni di solfati, si raccomanda che le autorita' sanitarie informino sulle sorgenti con solfati superiori a 500 mg/l; in molti comuni, specialmente di montagna, pur con acque di buona qualita', la presenza di solfati impone interventi impiantistici molto onerosi con costi nell'ordine di miliardi per l'approvvigionamento idrico a poche centinaia d'utenti. Tali spese non appaiono giustificate da problemi di rischio sanitario, ma sono unicamente motivate dall'obbligo di rispettare formalmente il limite di legge; l'interrogante ritiene che lo strumento piu' adeguato per il governo dei valori di solfati, magnesio, sodio e residuo fisso non sia rappresentato dal regime derogatorio bensi' dall'inserimento nella colonna di osservazioni dell'allegato I al decreto del Presidente della Repubblica n. 236 del 1988, e che, in presenza di particolari situazioni idrogeologiche, il valore della Cma possono raggiungere i 500 mg/l a condizione che non siano modificate le caratteristiche organolettiche dell'H2O; considerato quanto sopra esposto, quali misure intenda adottare per risolvere un problema che costantemente mette in difficolta' le amministrazioni comunali nell'erogazione dell'acqua potabile, dato che nel giro di 2/3 anni l'Unione europea andra' ad aumentare la percentuale di solfati ammessa -: quali provvedimenti urgenti intenda prendere, in modo da evitare spreco di denaro pubblico, poiche' le amministrazioni comunali stanno predisponendo interventi di potabilizzazione di sorgenti interessate da solfati, con opere che prevedono costi nell'ordine di miliardi che in seguito risulterebbero inutili. (4-16849)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16849 presentata da ALBORGHETTI DIEGO ANTONIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19980420
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-15T11:35:56Z
4/16849
ALBORGHETTI DIEGO ANTONIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA)