_:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 "Sul problema sollevato dagli interroganti relativo allo svolgimento di esercitazioni militari nel poligono di tiro di monte Ruzza in Comune di Barisciano (AQ), in zona ricadente all'interno del parco nazionale del Gran Sasso - monti della Laga, peraltro classificata \"zona 1\" e quindi di particolare interesse naturalistico e paesaggistico, il Ministro dell'ambiente ha gia' provveduto in data 2 giugno u.s. a richiedere al Ministro della difesa, onorevole Fabbri, di revocare le suddette esercitazioni. Al riguardo si e' evidenziato che nel corso della seduta del 12 maggio u.s. l'VIII Commissione della Camera dei Deputati aveva adottato la risoluzione n. 7-00183, impegnando quindi il Governo a vietare nelle aree protette esercitazioni militari a fuoco ed a smantellare eventuali poligoni di tiro ricadenti all'interno di esse. Con successiva lettera e' stata richiesta l'attivazione di un tavolo tecnico Ministero ambiente-Ministero difesa, per risolvere i problemi connessi alla presenza dei poligoni militari all'interno delle aree protette. Nel primo incontro, tenutosi il 7 luglio u.s., presso il Servizio conservazione della natura del Ministero dell'ambiente, si e' concordato con le autorita' militari di chiedere alla Regione Abruzzo, in base alla legge sulle servitu' militari (legge n. 104 del 1990), l'indicazione di siti alternativi al poligono militare di monte Ruzza. La Regione Abruzzo ha fatto presente di aver gia' messo a disposizione dello Stato gran parte del proprio territorio per i 3 parchi nazionali e quindi ha dichiarato la propria indisponibilita' ad individuare, nell'ambito del proprio territorio, altri siti per lo svolgimento di esercitazioni militari. Il Ministero della difesa ha precisato, con nota del 14 settembre 1993, di non ravvisare nella generale normativa che disciplina le aree protette (legge n. 394 del 1991) e in quella piu' specifica contenuta nell'ordinanza del Ministro dell'ambiente del 22 aprile 1993, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 5 maggio 1993 (misure di salvaguardia nell'ambito del territorio ricadente nel perimetro provvisorio del parco nazionale del Gran Sasso-monti della Lega), alcuna disposizione che imponga il divieto di svolgere esercitazioni militari all'interno delle aree suddette. Fa altresi' presente che la risoluzione votata dall'VIII Commissione della Camera dei Deputati appare in palese contrasto con il principio della preminenza, rispetto ad altri interessi, delle attivita' connesse con la difesa militare. Al riguardo richiama la decisione n. 485 del 6 maggio 1983, del Consiglio di Stato che annullo' il decreto del Presidente della giunta provinciale di Bolzano del 4 marzo 1980 di divieto dello svolgimento di esercitazioni militari nel parco naturale \"Fanes-Sennes e Braies\" e che la Corte Costituzionale con sentenza n. 167 del 7 maggio 1987 dichiaro' illegittima la legge della Provincia di Bolzano del 28 ottobre 1981, che vietava lo svolgimento di esercitazione militare a fuoco all'interno dei territori vincolati a parco naturale. Fa altresi' presente che i programmi di utilizzazione dei poligoni, compresi quelli ricadenti nelle aree protette, vengono concordati semestralmente in seno al comitato misto paritetico (CO.MI.PA.), in armonia con quanto previsto dalla vigente legislazione. In tale contesto l'uso del poligono di monte Ruzza e' stato autorizzato dal Ministero della difesa, per il primo semestre 1993, a seguito di ricorso presentato dall'esercito avverso il parere contrario espresso dalla componente civile del CO.MI.PA. dell'Abruzzo, nonche' dal citato CO.MI.PA. per il secondo semestre 1993. Il Ministero della difesa precisa ancora che, tenuto conto dell'inesistenza di poligoni alternativi nella Regione Abruzzo e considerata l'impossibilita' di gravare ulteriormente su quelli di altre Regioni gia' utilizzati al massimo della loro potenzialita' e distanti dalle sedi di ubicazione delle unita', non ritiene possibile sospendere le attivita' addestrative gia' autorizzate da CO.MI.PA; inoltre l'eventuale inutilizzazione del poligono in questione potrebbe imporre, nel quadro delle riduzioni connesse con il nuovo modello di difesa, lo scioglimento delle Unita' dell'esercito dislocate nella Regione Abruzzo. Il Ministero dell'Ambiente, - manifestando perplessita' su quanto esposto dal Ministero della difesa in considerazione del disposto dall'articolo 11, della legge n. 394 del 1991, che al comma 3, punto A, vieta il danneggiamento e disturbo delle specie animali nonche' il danneggiamento delle specie vegetali, e dall'articolo 5 dell'ordinanza predetta, relativo al regime autorizzativo in zona 1 che al punto G sottopone ad autorizzazione del Ministro dell'ambiente \"ogni attivita' che richieda l'uso di esplosivi\" -, si e' dichiarato disponibile alla ricerca di una soluzione adeguata che contemperi i diversi interessi ed esigenze, tant'e' che, come gia' accennato, e' stato attivato un tavolo tecnico tra i due dicasteri. A tal fine e' stata di recente (22 settembre u.s.) tenuta una riunione presso il comando della Regione militare centrale alla quale hanno partecipato, oltre ai rappresentanti dei due Ministeri, anche le locali autorita' interessate, ad una soluzione del problema (Regione Abruzzo, prefettura dell'Aquila, comune dell'Aquila e Barisciano). Il Ministero dell'ambiente ritiene pertanto di poter consentire il regolare svolgimento delle esercitazioni previste entro la fine del corrente anno, solo in considerazione del fatto che le stesse erano programmate antecedentemente alla data dell'ordinanza ministeriale del 22 aprile 1993. Il Ministero ambiente verifichera' inoltre la reale entita' dell'impatto ambientale prodotto dalle esercitazioni a fuoco. A tal fine lo Stato maggiore dell'esercito fornira' al Ministero ambiente, in previsione di ogni esercitazione a fuoco, dati utili per tale verifica. La Regione Abruzzo svolgera' nei confronti delle comunita' interessate una corretta informazione sugli sviluppi della situazione. L'amministrazione della difesa effettuera' al termine dei tiri una accurata bonifica, anche per l'eliminazione di residui ferrosi con la partecipazione di volontari sul posto. Piu' in generale propone una modifica alla legge sulla nuova regolamentazione delle servitu' militari, per estendere i benefici contributivi anche ai comuni nel cui territorio insistono aree addestrative. Si assicura che la questione verra' seguita dal Ministero ambiente con l'interesse e l'attenzione che l'importanza del problema richiede. Il Ministro dell'ambiente: Spini." . _:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 "19931117" . _:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 "MINISTRO MINISTERO DELL'AMBIENTE" . _:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 . _:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 . . "2014-05-14T21:09:54Z"^^ . . "4/16812" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "19930727-19931130" . . . . "PRATESI FULCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16812 presentata da RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930727" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16812 presentata da RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930727"^^ . _:Bd4f6312ddfad9e32ac4ae9c5ef9161b0 . . . . "MATTIOLI GIANNI FRANCESCO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . "CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . "Ai Ministri dell'ambiente e della difesa. - Per sapere - premesso che: il Parco nazionale Gran Sasso - Laga e' stato istituito con la legge quadro sulle aree protette n. 394/1991. L'ordinanza ministeriale del 22 aprile 1993 stabilisce tra l'altro due ambiti di tutela, la zona 1 di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato o inesistente grado di antropizzazione e la zona 2 di valore naturalistico, paesaggistico e culturale con maggior grado di antropizzazione; il Ministero della difesa comunica nel mese di maggio al sindaco del comune di Barisciano che, a partire dal 24 maggio 1993, l'area conosciuta come \"Poligono Militare di Monte Ruzza\", soggetta a servitu' militare, sarebbe stata occupata per esercitazioni di tiro a fuoco; per tali attivita' militari risulta essere necessaria l'autorizzazione del sindaco, che concede parere favorevole all'attendamento ma non per il tiro a fuoco, essendo l'area interessata in zona 1 del parco nazionale; il Ministero della difesa conferma comunque le esercitazioni ed il risultato e' un fortissima protesta popolare e delle associazioni ambientaliste, con relativa occupazione del poligono di Monte Ruzza per vari giorni; sono previste esercitazioni nel poligono di Monte Ruzza per il mese di settembre; la Commissione ambiente della Camera dei deputati, con la risoluzione n. 7-00183, ha impegnato il Governo a vietare nelle aree protette esercitazioni militari a fuoco, smantellando eventuali poligoni di tiro -: se non ritengano palesemente in contrasto con la sopra citata risoluzione approvata dalla Commissione ambiente della Camera l'effettuazione di esercitazioni di tiro nel poligono di Monte Ruzza; quando intendano dare attuazione per cio' che riguarda il Parco Nazionale del Gran Sasso-Laga alla risoluzione sopra citata, smantellando il poligono di Monte Ruzza; quale giudizio diano di una situazione in cui in aree del Parco Nazionale del Gran Sasso e' vietato lo svolgimento di attivita' sportive con veicoli a motore, mentre sono autorizzate esercitazioni a fuoco con armi pesanti. (4-16812)" . "RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . "1"^^ .