INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16772 presentata da MAGRI LUCIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA) in data 19930727

Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e previdenza sociale, dell'industria, commercio e artigianato e incaricato per le funzioni connesse al riordinamento delle partecipazioni statali e del commercio con l'estero. - Per sapere - premesso che: i lavoratori della FAG Italia di Somma Vesuviana sono in sciopero da mesi per scongiurare la chiusura della fabbrica; da alcuni giorni la lotta si e' radicalizzata e drammatizzata con manifestazioni, sit-in e presidi; alcuni lavoratori sono inoltre saliti fino alla sommita' di una torre alta circa 70 metri, decisi a restarci fino a quando concreti risultati sulla salvaguardia dei livelli occupazionali siano stati conseguiti; tale drammatizzazione delle lotte sono state decise dopo l'ultimo incontro al Ministero del lavoro, che non ha fatto registrare apprezzabili modifiche ad un piano che prevede una drastica riduzione dei livelli occupazionali; considerato che: la FAG a Napoli e provincia aveva tre unita' produttive e una filiale, a Casoria, Sant'Anastasia e la costruzione di un nuovo stabilimento a Somma Vesuviana; lo stabilimento di Sant'Anastasia invece fu chiuso unitamente all'Unita' produttiva di Caivano; fu messa in liquidazione la FAG italiana, mentre fu ceduta in prestito d'uso la nuova struttura realizzata a Somma Vesuviana; considerato che: questa rimessa in discussione di impegni di politica industriale fu drammatica e dopo una lunga vertenza fu assunto l'impegno che lo stabilimento di Somma Vesuviana gestito da una societa' di capitale Kugelfischer multinazionale, tedesca una volta a regime garantiva un organico minimo di 336 dipendenti; la Kugelfischer ha acquisito successivamente la struttura dalla FAG in liquidazione con un'operazione vantaggiosa -: quale intervento il Governo italiano abbia compiuto per impedire alla Kugelfischer di chiudere l'attivita' produttiva mantenendo il mercato del cuscinetto; quale sede sia stata attivata per avviare un confronto a tutto campo tra le parti sociali, le forze politiche democratiche e le istituzioni per evitare che nella provincia di Napoli un'altra vertenza drammatica come quella della FAG sia vissuta fuori dall'esigenza di un confronto generale teso a fissare oltre alla legittimita' della difesa della FAG per motivi esposti in premessa le coordinate di una linea di sviluppo. Una tale linea di sviluppo puo' essere sostenuta e verificata con un accordo di programma che dovrebbe a questo punto della crisi nell'area napoletana riguardare un'area territoriale piu' vasta e l'assetto economico delle funzioni e servizi piu' in generale; inoltre se la lotta unitaria, generosa ed emblematica dei lavoratori FAG sia ritenuta un valore e pertanto di conseguenza se a questi lavoratori si voglia evitare lo strappo dal loro lavoro e dalla loro produzione. (4-16772)