. "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16629 presentata da REALACCI ERMETE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 16/09/2005"^^ . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-16629 presentata da ERMETE REALACCI venerdì 16 settembre 2005 nella seduta n. 672 REALACCI. - Al Ministro delle attività produttive, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: il mercato delle candele in Italia ha subito una crescita esponenziale dal 2000 ad oggi, facendo aumentare i consumi e l'utilizzo del prodotto nelle famiglie, trasformandolo da semplice elemento di uso domestico, con funzione d'emergenza in caso di black out , ad un vero complemento d'arredo, segno di stile dell'abitare la casa. L'introduzione di essenze profumate nella paraffina, abbinata alle forme più accattivanti e al calore della luce, ne hanno poi consacrato il successo di pubblico; il consumo pro capite passa dai 40 grammi ai 100 grammi in pochi anni e il settore si trasforma da nicchia a vero e proprio mercato; in questo scenario favorevole, concomitante con l'aumento della domanda, si presentano sul mercato nuovi interlocutori: molti con poca esperienza nel campo delle candele, a volte del tutto improvvisati e, come spesso accade, approfittando della mancanza di norme chiare e precise, hanno iniziato un'importazione «selvaggia», cercando sempre e solo il prezzo più competitivo, a scapito della sicurezza; oggi il mercato delle candele è invaso da prodotti di varia provenienza, realizzati con materie prime non sicure - paraffine sature di policiclici aromatici, benzene o zolfo; profumate con additivi a base di solventi al piombo; stoppini con anime di nailon o piombo, per citarne alcuni a puro titolo d'esempio - in grado d'inquinare l'ambiente in proporzione maggiore rispetto al fumo passivo provocato dalle sigarette; oggi, oltre alle candele profumate e a quelle non gradite agli insetti, per la maggior parte importate direttamente anche dai Gruppi della Grande Distribuzione, senza un controllo scientifico ed oculato, immettendo nel mercato veri e propri agenti inquinanti, anche il mercato delle decorazioni per pasticceria, ultimo baluardo della qualità italiana, è stato contaminato dall'importazione di candele per torta che dovrebbero, necessariamente, essere conformi al contatto con gli alimenti; da una parte abbiamo le grandi insegne della distribuzione organizzata, sia italiana, sia straniera che, inseguendo le logiche del mercato e del profitto, iniziano ad importare candele profumate e repellenti per gli insetti, spacciandole, forse inconsciamente, per ecologiche. Il risultato è che il 100 per cento delle candele asiatiche, attualmente in circolazione nel mercato domestico, sono inquinanti e pericolose. Ci sono sempre, al loro interno, elementi tossici come benzene, ftalati, formaldeide, piombo e zolfo, per citarne dei più comuni e dannosi; dall' altra parte abbiamo i distributori di prodotti professionali per pasticcerie e gelaterie, dove sono commercializzate anche le candele idonee al contatto con gli alimenti. Sono le classiche candele da utilizzare sulle torte per i compleanni, in gran maggioranza festeggiati dai bambini. Solo il tempo di cantare «Tanti auguri» ed ecco che lo zolfo si sprigiona in ossido di zolfo tossico e lo stoppino di nailon sprigiona dalla fiamma delle candeline le sue diossine che vengono necessariamente malate dallo sfortunato «festeggiato». Anche in questo caso la mancanza di una normativa puntuale ed attenta, permette l'importazione di candele di ogni genere, alcune addirittura denominate «magiche» hanno dosi di polvere da sparo e zolfo per fare scintille e microesplosioni, con rilascio di sostanze tossiche a livelli impressionanti; l'azienda «Cereria Terenzi Evelino S.r.l», per fare solo un esempio concreto, da oltre trent'anni è leader nel mercato delle candele da torta e oggi anche nel settore della grande distribuzione, con le candele profumate e decorate, prodotte severamente con materiali certificati e sicuri. Negli ultimi anni, più pesantemente in quello in corso, questa azienda è stata sottoposta ad un dura prova dall'importazione selvaggia, per i continui e sleali attacchi subiti da prodotti di prezzo più competitivo, ma realizzati con materie prime non sicure e fortemente inquinanti; la tipologia di produzione, la formulazione del centro di costo della Cereria Terenzi, è caratterizzata, per la maggior parte, dall'incidenza della materia prima, per cui non si teme la mano d'opera a basso costo proveniente dai paesi asiatici, bensì l'incidenza del costo delle paraffine, costo determinato da un mercato globale del settore petrolifero. Questo, in sostanza, significa che il rapporto qualità e sicurezza delle candele è direttamente proporzionale al costo delle materie prime che hanno prezzi allineati in tutto il mondo; mentre le candele da torta realizzate in Cina sono risultate ad analisi di laboratorio altamente tossiche ed inquinanti. In alcuni casi queste candele contengono una percentuale di zolfo molto al di sopra del limite consentito, quindi fortemente inquinante, anche a causa dell'evidente anima di nailon nello stoppino -: se i Ministri interrogati intendano adottare adeguate iniziative di carattere normativo volte a disciplinare la materia tutelando così i consumatori e i produttori scrupolosi ed attenti all'etica della qualità, della sicurezza e dell'ambiente.(4-16629)" . "20050916" . . "Camera dei Deputati" . "20050916-20051227" . _:B0497ad57bb18cb80a49b0a32a4f07ab3 . "REALACCI ERMETE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16629 presentata da REALACCI ERMETE (MARGHERITA, DL-L'ULIVO) in data 16/09/2005" . "2015-04-28T22:53:10Z"^^ . . . . . . "20051227" . "1"^^ . "4/16629" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:B0497ad57bb18cb80a49b0a32a4f07ab3 "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 27 dicembre 2005 nell'allegato B della seduta n. 726 all'Interrogazione 4-16629 presentata da REALACCI Risposta. - Il potenziale rischio per l'uomo derivante dall'utilizzo di candele di qualsiasi tipo, profumate, mangia-fumo e decorative, è legato essenzialmente ai prodotti di combustione, che varia a seconda delle sostanze contenute nelle candele stesse, in particolare gli additivi o le impurità nei materiali utilizzati per la loro produzione. È possibile la presenza, nei fumi dei vari tipi di candele, di sostanze pericolose, quali formaldeide, idrocarburi policiclici aromatici o altri. Va comunque rilevato che le quantità rilasciate di tali sostanze sono tuttavia molto basse e che le concentrazioni che si possono rilevare negli ambienti dipendono fortemente dalle condizioni di utilizzo, cioè dalle quantità di candele bruciate, rispetto alle dimensioni dell'ambiente interno. Dal punto di vista normativo, si rileva una sostanziale assenza di norme specifiche che garantiscano la sicurezza dei consumatori nei confronti di prodotti di questo tipo, specialmente per quanto riguarda quelli di importazioni da Paesi terzi, ad eccezione delle disposizioni generiche contenute nel decreto legislativo 17 marzo 1995 n. 115, riguardante la sicurezza generale dei prodotti. In particolare per quanto riguarda il problema specifico preso in esame dalla presente interrogazione, e cioè le candele da utilizzare a contatto con prodotti alimentari (torte di compleanno), si rammenta che tutti i materiali e oggetti che vengono in contatto con alimenti devono rispondere a disposizioni, sia nazionali che comunitarie che regolano questa materia, in particolare il decreto del Presidente della Repubblica n. 777 del 23 agosto 1982, il decreto-legge n. 108 del 25 gennaio 1992, il reg. n. 1935/2004/CE - articolo 3. Secondo tali norme i prodotti in argomento non devono assolutamente costituire un rischio per la salute umana rendendo nocivi gli alimenti con cui vengono in contatto o deteriorare inaccettabilmente i loro caratteri organolettici. Non esistono disposizioni specifiche sugli oggetti in cera a contatto con gli alimenti, per quanto riguarda elenchi di componenti ammessi o a restrizioni di impiego, ma è responsabilità delle aziende produttrici e degli importatori verificare e dichiarare la rispondenza dei propri prodotti alle norme vigenti, provvedendo ad analizzare e valutare il potenziale rischio al quale vengono esposti i consumatori attraverso l'ingestione di alimenti. Nel caso delle candeline di compleanno va comunque osservato che la superficie posta a contatto con la torta è estremamente ridotta (o assente se vengono utilizzati anche gli appositi supporti in plastica) e che il tempo di contatto è limitato a pochi minuti e a temperatura non superiore a quella dell'ambiente. Per tali motivi non vengono favoriti fenomeni di migrazione massiva di costituenti dalla candelina alla torta, anche se è ovvio che maggiore è la purezza del prodotto, minore la probabilità di rischio tossicologico per il consumatore. È senz'altro opportuno che si arrivi ad una definizione di una norma specifica che stabilisca, in termini di composizione chimica, quali siano le sostanze utilizzabili nella produzione dei vari tipi di candele o, in alternativa, quali sostanze siano vietate. L'Istituto superiore di sanità ha dichiarato la propria disponibilità per un approfondimento della problematica. Il Viceministro delle attività produttive: Adolfo Urso." . _:B0497ad57bb18cb80a49b0a32a4f07ab3 "20051227" . _:B0497ad57bb18cb80a49b0a32a4f07ab3 "VICE MINISTRO ATTIVITA' PRODUTTIVE" . _:B0497ad57bb18cb80a49b0a32a4f07ab3 .