"PANNELLA MARCO (FEDER. EUROPEO PR)" . "Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il 27 aprile 1993 il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Torino comunicava a Susanna Ronconi e Sergio Segio che era iniziato il procedimento di revoca della semiliberta' loro concessa, avendo \"violato il programma trattamentale in punto attivita' lavorativa indicata con l'espressione \"addetto alla segreteria presso il Gruppo Abele\" per il Segio e \"Segretaria presso il Gruppo Abele\" per la Ronconi\"; i fatti contestati nello specifico erano: il ruolo di \"coordinatore\" assunto dal Segio, su richiesta di don Luigi Ciotti, nella rivista \"Narcomafie\", mensile di informazione e denuncia sull'attivita' delle mafie, dei fenomeni culturali e dei trafficanti di droghe edita dallo stesso Gruppo Abele: alcune interviste a parlamentari ed esperti per la stessa rivista curate da Ronconi e Segio: un'intervista concessa da Segio al quotidiano \"l'Unita';\" un'intervista di Ronconi e di Segio concessa al programma televisivo \"L'Istruttoria\"; il provvedimento di revoca era stato avviato a partire da una lettera inviata al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Torino Pietro Fornace da Maurizio Puddu, presidente dell'associazione \"Vittime del terrorismo\", che in tale missiva, tra l'altro, scriveva \"E' pure biasimevole che il Sergio Segio detenuto (privato dei diritti politici) sia stato nominato coordinatore del giornale Narcomafie edito dal Gruppo Abele, su proposta di don Ciotti\" e segnalava le interviste e gli articoli di cui sopra, criticando la \"benevolenza\" delle leggi penitenziarie che avrebbero concesso a Ronconi e Segio benefi'ci che gli stessi \"non si meritano\", e invitando di conseguenza il giudice a prendere provvedimenti; lo stesso Puddu, chiamato a testimoniare in udienza, confermati i contenuti della lettera, lamentava il fatto che a detenuti per fatti di terrorismo venga permesso di esprimere il proprio pensiero sia esso di carattere \"storico\" che \"politico\"; la richiesta di testimonianza di don Ciotti, presidente del Gruppo Abele, non e' stata accolta dal Tribunale e ritenuta superflua pur essendo egli garante del rispetto delle prescrizioni della cui presunta violazione trattava la causa; il 15 giugno il Tribunale di Sorveglianza di Torino non ha deciso la revoca, pur ritenendo sussistenti le violazioni contestate ma accertando la \"buona fede\" di Ronconi e Segio, non avendo gli stessi avuto coscienza di violare il programma di trattamento ed essendo stati indotti a cio' anche da una sottovalutazione da parte del datore di lavoro. Il Tribunale tuttavia ha imposto per il futuro limitazioni ulteriori specificando che, anche in orario extralavorativo e nella sfera privata, le attivita' e le mansioni consentite non potevano essere diverse da quelle di \"segreteria\", diffidando in sostanza a proseguire le attivita' contestate; sia il Segio che la Ronconi hanno dichiarato che il loro impegno nella rivista aveva carattere di volontariato e di aver rilasciato interviste e scritto articoli durante il tempo loro concesso dal trattamento per curare interessi di carattere affettivo, culturale e sociale; il datore di lavoro, don Luigi Ciotti, in una lettera alla Corte sottolineava che non si era verificata nessuna violazione o mutazione delle mansioni lavorative; l'intera legge penitenziaria si richiama al principio del recupero e della risocializzazione dei detenuti, princi'pi riaffermati recentissimamente dal Governo con il decreto del Presidente della Repubblica n. 187 del 14 giugno 1993, con le facilitazioni previste per il lavoro in carcere; la Costituzione sancisce il diritto di espressione per tutti i cittadini; molte associazioni di volontariato sociale o con finalita' propriamente politiche, come il partito radicale, da tempo annoverano tra i propri collaboratori persone gia' o ancora detenute per fatti di terrorismo, nessuna delle quali e' mai stata censurata o limitata nella liberta' di espressione civile e politica -: 1) se i diritti della difesa siano stati rispettati nel procedimento di revoca della semiliberta' per Sergio Segio e Susanna Ronconi; 2) se Maurizio Puddu, in qualita' di Presidente dell'Associazione \"Vittime del terrorismo\", potesse essere ritenuto parte in causa nel dibattimento svoltosi; 3) se al principio della risocializzazione dei detenuti debba essere attribuito il solo significato di ergoterapia e se non ritenga che le limitazioni aggiuntive imposte a Segio e Ronconi non neghino il dettato costituzionale e il senso proprio ed efficace del trattamento dei detenuti semiliberi. (4-16201)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16201 presentata da TARADASH MARCO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19930709"^^ . . . . . "BONINO EMMA (FEDER. EUROPEO PR)" . "CICCIOMESSERE ROBERTO (FEDER. EUROPEO PR)" . "RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR)" . . "2014-05-14T21:08:43Z"^^ . "VITO ELIO (FEDER. EUROPEO PR)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16201 presentata da TARADASH MARCO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19930709" . "19930709-" . "4/16201" . . . "0"^^ . . "TARADASH MARCO (FEDER. EUROPEO PR)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . .