. "2014-05-14T21:08:39Z"^^ . . . . "Ai Ministri pei i beni culturali ed ambientali, dell'ambiente e dell'interno. - Per sapere - premesso che: sulla collina di Castello di Cicala in Nola (Napoli) vi e' il vincolo della legge Galasso del 1985 (Vincolo paesaggistico-ambientale) ed il vincolo idrogeologico del \"regio decreto-legge 30 novembre 1923, n. 3267\" e tale zona e' stata gia' oggetto di ripetute denunzie ed interrogazioni da parte delle associazioni ambientaliste locali e dei verdi, per la continua violazione di tali vincoli ad opera di privati cittadini e gruppi camorristici locali; gia' in data 5 e 6 aprile 1991 il pubblico ministero Vincenzo De Luca ha effettuato 7 sequestri, tra i quali quello di proprieta' di Tommaso Alfieri, parente e presunto prestanome del boss Carmine Alfieri; da quell'epoca, in vari punti della collina, e' continuata la costruzione e la ristrutturazione di case; le autorita' locali si mostrano poco sensibili alle esigenze di tutela della zona, considerato il continuo proliferare di stradine ampliate ed asfaltate e di costruzioni abusive sia nel piccolo borgo medioevale adiacente al castello, sia nei terreni circostanti; tali violazioni sarebbero spesso state commesse da consiglieri comunali ed importanti politici locali, attraverso la modifica di ruderi esistenti; altri aggiramenti della legge sarebbero stati concretati da professionisti della zona; tale sembra essere stato il caso dell'ingegner Paolino Lanzaro, che risulta all'interrogante essere professionista di fiducia di Carmine Alfieri, che ha avanzato richiesta di licenza edilizia per oltre 8 appartamenti al comune di S. Paolo Belsito (Napoli) su circa 500 mq di terreno confinante con Nola, zona di Cicala, rientrante nel vincolo Galasso. L'ingegnere, ottenuta la licenza da parte dell'ex sindaco di S. Paolo Belsito, signor Luigi Riccio, raggiunto da avviso di garanzia per collusione con il clan Alfieri, avrebbe poi costruito numerose abitazioni nella zona indicata, su terreni confinanti con quelli della famiglia dell'ex sindaco di Nola, signor Mario De Sena, agli arresti domiciliari per collusioni con la camorra locale, precisamente per le particelle catastali nn. 32, 33, 34, 177 del foglio n. 23 del comune di Nola; un simile sistema di richiesta di licenza in un Comune non vincolato dalla legge Galasso, ma adiacente, sarebbe stato utilizzato, sempre per la zona di Cicala, anche per la villa dell'architetto Vincenzo Meo, nei terreni intestati al catasto di Napoli alla moglie De Santis Meo Maria Antonietta, per le particelle catastali del comune di S. Paolo Belsito n. 3 e 250 del foglio 4 e terreno confinante n. 164, foglio 23 del comune di Nola, dove e' avvenuta, oltre alla ristrutturazione di un vecchio rudere, la costruzione di una strada larga circa 6 m interamente asfaltata e la recinzione di parte dei terreni elencati con mura di cemento alte circa 2 m. Inoltre il contemporaneo uso di una trivella di alta perforazione per la costruzione di un pozzo di circa 300 m sarebbe avvenuto nonostante il vincolo idrogeologico citato precedentemente, e la legge Galasso che vieta persino il taglio degli alberi, la rimozione di rocce o lo sbancamento di terreno; una recente sentenza delle sezioni unite della Cassazione (n. 15 del 21 ottobre 1992) ha reso applicabili alle eventuali violazioni sopra indicate le sanzioni previste dall'articolo 734 del codice penale -: se ravvisi l'urgenza di controlli tempestivi sul luogo per verificare quanto esposto; se risulti una violazione dei vincoli e delle normative esistenti a tutela della zona di Cicala in Nola perpetrata con le complicita' ed i sistemi suesposti da parte dell'ingegner Lanzaro e dell'architetto Meo; se sia configurabile il reato di omissione di atti d'ufficio da parte dell'ufficio tecnico di Nola, diretto dall'ingegner De Falco (in detenzione cautelare per il rilascio di licenze edilizie illegali e modifiche inopportune al Piano regolatore generale di Nola probabilmente ricollegabili ai suoi legami con il clan Alfieri) in quanto ancora non risulta aver preso alcun provvedimento in merito alla raccomandata n. 7086 del 21 aprile 1993 nella quale venivano denunciate le irregolarita' commesse dal Lanzaro; se s'intenda accogliere la richiesta, piu' volte presentata dai Verdi e dalla Rete, di annullamento del Piano regolatore generale di Nola perche' sarebbe stato realizzato secondo metodi clientelari e perche' ritenuto frutto di interessi di tipo camorristico ad un incontrollabile sviluppo edilizio, come sembrano dimostrare le recenti rivelazioni del pentito Galasso. (4-16165)" . . "4/16165" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16165 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19930708"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19930708-" . "0"^^ . "GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/16165 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE) in data 19930708" .