. . "0"^^ . "19951116-" . "MANGANELLI FRANCESCO (PROG.FEDER.)" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che agli interroganti risultano i seguenti fatti: con decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 1992 e' stato sciolto il consiglio comunale di Niscemi (CL) perche' soggetto \"a forme di condizionamento da parte della criminalita' mafiosa\"; nel mese di giugno del 1994, dopo due anni di gestione commissariale del comune, i cittadini di Niscemi sono tornati a votare per eleggere i nuovi organismi amministrativi; questo fatto avrebbe dovuto restituire alla citta' \"una amministrazione piu' libera dai condizionamenti mafiosi, meno conflittuale e con maggiore capacita' di gestione della cosa pubblica\", ha scritto la Commissione parlamentare antimafia nella relazione su Niscemi del mese di giugno di quest'anno. \"Tuttavia - sottolinea la Commissione - la coalizione che fa capo al sindaco e alla giunta si trova in minoranza al Consiglio; il che genera una forte conflittualita' che porta, talvolta, all'immobilismo politico ed amministrativo\"; \"nel nuovo consiglio comunale - conclude la Commissione - vi e' una maggioranza che sostanzialmente si rifa' alle forze in passato presenti\"; la disastrosa situazione del comune di Niscemi (27.000 abitanti) e' riassunta in alcuni dati riportati nella relazione della stessa Commissione antimafia: quattromila disoccupati (2500 in cerca di prima occupazione), altrettanti vani abusivi (la meta' dei quali non sanabili), una elevata evasione scolastica, carenza di acqua, di scuole e una \"acquisita abitudine alla pratica della illegalita'\" difficilmente contrastabile a causa dell'inadeguatezza numerica dei soggetti istituzionalmente preposti alla prevenzione, repressione e contrasto dell'illegalita'; da quando e' stata eletta la nuova amministrazione di Niscemi, guidata dal sindaco Salvatore Liardo, si sono verificati numerosi atti di intimidazione nei confronti di politici, dipendenti comunali e persone che, a qualunque titolo, collaborano con la nuova giunta; a cio', bisogna aggiungere l'ostruzionismo sistematico messo in atto da dipendenti vicini ai vecchi amministratori; l'apice, in tal senso, e' stato toccato nelle scorse settimane, quando un dipendente comunale s'e' rifiutato di inviare un fax del sindaco diretto al progettista del piano regolatore generale. L'impiegato, che e' stato denunciato alla procura della Repubblica, avrebbe motivato il proprio rifiuto con la propria apparteneza politica diversa da qualla del sindaco; il comune di Niscemi ha un numero di dipendenti assolutamente insufficiente che copre meno del cinquanta per cento dei posti previsti in pianta organica; tale grave carenza facilita coloro che - in forma palese o occulta - tentano di impedire che l'amministrazione comunale possa fornire risposte adeguate ai numerosi bisogni della collettivita'; alcuni funzionari comunali che ricoprono cariche apicali, infatti, secondo quanto accertato dall'Antimafia, sono legati da rapporti di parentela con alcuni boss locali; l'opposizione consiliare, pur di impedire che la giunta possa amministrare, boccia persino se stessa, com'e' successo col Piano triennale delle opere pubbliche: l'opposizione (che in consiglio ha la maggioranza) ha legittimamente cambiato, in maniera sostanziale, il piano proposto dalla giunta; il Coreco ha pero' restituito al consiglio la deliberazione a causa di un vizio di forma e, a questo punto, e' accaduto l'inverosimile: la maggioranza consiliare ha bocciato il \"suo\" Piano triennale, quel Piano triennale che essa stessa aveva emendato. L'intento e' piu' che palese: impedire che l'amministrazione possa fare realizzare opere fondamentali alla collettivita'; due mesi fa, in settembre, il consigliere comunale Giuseppe Menzo e' stato arrestato perche' trovato in possesso di una borsa contenente quindicimila dollari falsi; il consigliere Menzo si trova tutt'ora ristretto nel carcere di Venezia; la maggioranza consiliare si rifiuta di surrogare il consigliere Menzo sostituendolo col primo dei non eletti. Giuseppe Menzo, infatti, e' stato eletto nella lista \"Libera Niscemi\" (la lista del sindaco) ed e' passato all'opposizione - facendola diventare maggioranza - lo scorso mese di luglio, in occasione della richiesta di referendum per la rimozione del sindaco promossa dall'opposizione, che prevedeva di svolgere il referendum stornando la somma prevista in bilancio per lo svolgimento di alcuni concorsi comunali; secondo gli interroganti i fatti appena menzionati non rientrano all'interno della dialettica, anche aspra, che spesso, in politica, divide le varie parti politiche; questi fatti, invece, mirano ad immobilizzare il comune, ad impedire che sindaco e giunta possano amministrare, a danneggiare la collettivita'. Sebbene possa sembrare superfluo, e' il caso di ricordare che gli organi elettivi debbono operare nell'interesse della collettivita', non per assecondare questo o quell'interesse di parte o, peggio, occulto; nel corso dei diciassette mesi trascorsi dalla data delle elezioni municipali, il sindaco, diversi esponenti politici progressisti, alcuni dipendenti comunali vicini alla giunta e semplici cittadini simpatizzanti di questa amministrazione comunale sono stati oggetto di minacce, intimidazioni e attentati da parte di soggetti rimasti ignoti; i fatti teste' citati e l'operato della maggioranza consiliare potrebbero fare parte di un'unica strategia atta a logorare e delegittimate la giunta. A questo proposito non si puo' fare a meno di citare, ancora una volta, la relazione della Commissione parlamentare Antimafia: \"E' in atto una aggressiva campagna politica che tende a ricondurre alla guida del comune le forze che il decreto di scioglimento aveva indicate come colluse con la criminalita' organizzata. Non a caso la formazione politica contrapposta, nelle ultime elezioni, alla compagine Liardo, era guidata da persone legate a quello stesso sindaco Paolo Rizzo indicato nel decreto di commissariamento come soggetto \"legato da vincoli di parentela ad esponenti della criminalita' organizzata\"\"; occorre sottolineare, inoltre che a distanza di tre anni e mezzo dal decreto di scioglimento del vecchio consiglio comunale nessuna inchiesta giudiziaria a carico dei vecchi amministratori e' giunta a conclusione (ammesso che ne sia stata avviata qualcuna), facendo perdurare un'ambiguita' che attualmente vede sullo stesso piano politici collusi con la criminalita' e politici che operano per il bene della collettivita'; infatti, sebbene la relazione allegata al decreto di scioglimento citasse espressamente due ex amministratori, si ha motivo di credere che i politici collusi fossero di piu' e non solo quei due, poiche' altrimenti sarebbe stato piu' consono rimuovere i due consiglieri e non sciogliere l'intero consiglio; la nuova amministrazione cittadina ha piu' volte denunciato l'assenza dello Stato, l'abbandono a se stessa cui e' stata costretta; il caso piu' clamoroso e' delle scorse settimane, quando amministratori, bambini e genitori sono stati costretti a presidiare, notte e giorno, una scuola elementare in fase di ultimazione che era stata piu' volte oggetto di atti vandalici mirati a non fare avviare le lezioni nel nuovo edificio; in maniera tale da prolungare l'esistenza dei doppi e tripli turni che attualmente affliggono la scuola dell'obbligo a Niscemi. L'obiettivo, ancora una volta, e' quello di creare malcontento tra i cittadini, in maniera tale da isolare ulteriormente il sindaco e la giunta. Anche in questo caso, i soggetti istituzionalmente preposti al controllo del territorio, a causa degli organici numericamente inadeguati, non sono riusciti a garantire la sicurezza dell'edificio; la relazione della Commissione antimafia si conclude come segue: \"La vicenda che ha interessato, e tutt'ora interessa, il comune di Niscemi e' emblematica ed offre spunti di riflessione per il Parlamento che, sulla base delle esperienze maturate in quel territorio, e' chiamato a riconoscere la validita' e l'efficacia degli strumenti normativi dei quali ha dotato gli organi competenti per la lotta alla criminalita' organizzata. Inoltre, costituisce occasione per il Ministero dell'interno e per le prefetture per rivedere i criteri di ordine generale e le misure di carattere organizzatorio da adottare nei confronti dei consigli comunali nei quali vengono registrate infiltrazioni mafiose\"; quest'ultima considerazione della Commissione e i fatti prima elencati pongono un ulteriore problema, quello dello status di comune sciolto per inquinamento mafioso: un comune, nel momento in cui torna ad essere amministrato da organismi democraticamente eletti puo' considerarsi tornato alla \"normalita'\"? Nel caso di Niscemi, i fatti che spinsero allo scioglimento del vecchio consiglio comunale sono ancora di estrema attualita' e i nuovi amministratori si sono ritrovati a gestire un'eredita' disastrosa che, di fatto, li costringe a fare i conti con una emergenza continua che con la normalita' non ha nulla da spartire -: se non ritengano, ciascuno secondo le rispettive competenze, di dovere intervenire, anche con atti straordinari, affinche' il comune di Niscemi possa bandire ed espletare nel piu' breve tempo possibile i concorsi comunali che gli consentirebbero di colmare la pianta organica, in maniera di non restare ostaggio di pochi funzionari legati alla vecchia classe politica collusa con la mafia; se non ritengano, nelle more dell'espletamento dei concorsi comunali, di dovere distaccare presso il comune di Niscemi un congruo numero di funzionari che consentano di colmare le lacune nei ruoli apicali della pianta organica; se non intendano sollecitare l'assessore degli enti locali della regione Siciliana affiche' avvii un'ispezione amministrativa sul comune di Niscemi al fine di individuare e colpire i dipendenti comunali che ostacolano l'operato dell'amministrazione; se il Ministro dell'interno non intenda proporre al Presidente della Repubblica la rimozione del consigliere Giuseppe Menzo, arrestato - e tutt'ora in carcere - perche' trovato in possesso di quindicimila dollari falsi; se il Ministro di grazia e giustizia, limitatamente ai propri poteri, non intenda sollecitare la procura della Repubblica presso il tribunale di Caltagirone, competente per territorio, affinche' concluda al piu' presto le eventuali inchieste avviate a carico di vecchi amministratori, in maniera tale da creare delle reali distinzioni tra i vecchi consiglieri, molti dei quali non hanno nulla da spartire con la criminalita' organizzata e, anzi, hanno speso molte energie per tentare di contrastarla; nel caso non esistano inchieste giudiziarie in corso a carico dei vecchi amministratori, se non ritengano di dovere appurare il motivo di tale singolare situazione; quali altre iniziative a carattere ordinario e/o straordinario intendano adottare affinche' Niscemi possa risolvere i numerosi problemi che assillano il comune, al fine di mettere gli amministratori in condizione di potere assolvere nel migliore dei modi al mandato conferitogli dagli elettori. (4-15937)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15937 presentata da SCOZZARI GIUSEPPE (PROG.FEDER.) in data 19951116"^^ . . . . "INCORVAIA CARMELO (PROG.FEDER.)" . "NOVELLI DIEGO (PROG.FEDER.)" . "GAMBALE GIUSEPPE (PROG.FEDER.)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15937 presentata da SCOZZARI GIUSEPPE (PROG.FEDER.) in data 19951116" . . . . . "SCOZZARI GIUSEPPE (PROG.FEDER.)" . . "DANIELI FRANCO (PROG.FEDER.)" . . "4/15937" . "2014-05-14T20:32:13Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . .