. . "2015-04-29T00:01:31Z"^^ . . "4/15918" . . . "Camera dei Deputati" . "20051227" . "1"^^ . "20050714" . _:Bec722b9e8a5ab34627939a82e35885c8 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15918 presentata da NAPOLI OSVALDO (FORZA ITALIA) in data 14/07/2005"^^ . "NAPOLI OSVALDO (FORZA ITALIA)" . "20050714-20051227" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15918 presentata da NAPOLI OSVALDO (FORZA ITALIA) in data 14/07/2005" . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15918 presentata da OSVALDO NAPOLI giovedì 14 luglio 2005 nella seduta n. 656 OSVALDO NAPOLI. - Al Ministro della salute, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: il 21 giugno 2005 Iolanda Semplici, direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria di Siena, dopo una riunione con tutti i responsabili delle chirurgie ha chiesto loro di tagliare per 66 giorni (dal 1 o luglio al 4 settembre) meta dei posti letto, che sono in tutto 63; da alcune notizie sembra che tale misura avesse l'obiettivo di ridurre le spese dell'azienda ospedaliera, almeno per i mesi estivi, al fine di sanare il buco di bilancio dell'azienda stessa; il direttore generale ha ottenuto il benestare di tutti tranne che del professor Enrico Pinto, primario di chirurgia oncologica, che per la peculiarità del proprio reparto, ha comunicato l'impossibilità di ridurre a metà i posti letto. Il reparto gestito dal professore, infatti, accoglie pazienti gravemente malati e spesso bisognosi di interventi repentini e ridurre i posti letto avrebbe significato negare le cure necessarie a queste persone; il professor Pinto ha, quindi, continuato ad accettare tante persone quante il suo reparto è in grado di accogliere; a seguito di questo, il direttore generale ha deciso di sospendere i turni di accettazione chirurgica nel reparto del professor Pinto e di affidarli temporaneamente ad altre due unità, con grave danno dei pazienti, degli studenti specializzandi che non potranno per i prossimi due mesi espletare la pratica chirurgica e della stessa azienda che, a parere dell'interrogante, non solo ne perderà in prestigio ma anche economicamente; secondo l'interrogante, ove la motivazione dei tagli fosse un buco di bilancio, la soluzione individuata dall'azienda sarebbe peggiore del male, visto che dimezzando l'accettazione si dimezzano anche le entrate -: se non intenda, relativamente alla vicenda sopra descritta, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, comma 172, della legge n. 311 del 2004 (finanziaria 2005), disporre l'accesso presso l'azienda ospedaliera universitaria di Siena, per verificare se le scelte della stessa siano state o meno determinate da eventuali problemi di bilancio e se comunque, nel caso in esame possa ritenersi garantita l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza.(4-15918)" . _:Bec722b9e8a5ab34627939a82e35885c8 "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 27 dicembre 2005 nell'allegato B della seduta n. 726 all'Interrogazione 4-15918 presentata da OSVALDO NAPOLI Risposta. - È opportuno precisare che, secondo quanto previsto dalla riforma istituzionale (legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3, «Modifiche al Titolo V della parte seconda della Costituzione»), la competenza degli enti regionali sull'organizzazione dei servizi sanitari, ed in particolare su quella della rete ospedaliera, si è ulteriormente consolidata. Le norme di livello nazionale devono limitarsi alla definizione di standard o di indirizzi, mirati a garantire un giusto equilibrio tra le macroaree di assistenza (ospedaliera, territoriale, di prevenzione). Il processo di riordino ospedaliero è, peraltro, in atto da tempo (le prime indicazioni nazionali in materia risalgono alla legge 23 ottobre 1985 n. 595); nel decreto legge 18 settembre 2001, n. 347, convertito nella legge 16 novembre 2001, n. 405, recante «Interventi urgenti in materia di spesa sanitaria», l'orientamento del Ministero della salute, conforme alle indicazioni ed alle esperienze regionali, è stato quello di ridurre i posti letto per acuti (lo standard di dotazione media regionale è pari a 4 posti letto per mille abitanti), a favore di quelli per la riabilitazione e, ancor più, a favore di forme diverse dalla ospedalizzazione, con conseguente aumento dei servizi sanitari sul territorio. L'articolo 4 dell'Intesa Stato-regioni del 23 marzo 2005, in riferimento a quanto previsto dall'articolo 1, comma 173, lettera d) della legge 30 dicembre 2004, n. 311, (legge finanziaria 2005), prevedeva che le regioni si impegnassero ad adottare, entro il mese di settembre 2005, provvedimenti di determinazione dello standard di posti letto, accreditati ed effettivamente a carico del Servizio sanitario regionale, non superiore a 4,5 posti letto per mille abitanti, comprensivi di quelli per la riabilitazione e per la lungodegenza post-acuzie , adeguando coerentemente le dotazioni organiche dei presidi ospedalieri pubblici. Rispetto a tali standard è compatibile una variazione che in ogni caso, non può superare il 5 per cento in più, in rapporto alle diverse condizioni demografiche. Le Regioni, inoltre, si sono impegnate ad adottare i provvedimenti per promuovere il passaggio dal ricovero ordinario al ricovero diurno ed il potenziamento di forme alternative al ricovero ospedaliero, con il raggiungimento della riduzione della assistenza ospedaliera erogata. Per la verifica degli adempimenti connessi alla predetta intesa, l'articolo 12 istituisce presso il Ministero dell'economia e finanze un Tavolo tecnico costituito oltre che dal citato Ministero, da: Dipartimento per gli affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri, Ministero della salute, regioni, Agenzia per i servizi sanitari regionali, segreteria della Conferenza Stato-regioni, Segreteria della conferenza dei Presidenti. È previsto, inoltre, un Tavolo di livello politico, Governo (Ministeri della salute ed economia e finanze) e regioni e province autonome. Sulla vicenda segnalata dall'interrogante la prefettura - ufficio territoriale del Governo di Siena ha comunicato che il Direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria senese con provvedimento in data 21 giugno 2005 ha disposto la riduzione, dal 1 o luglio al 4 settembre, del 50 per cento del numero dei posti letto dei reparti chirurgici per consentire la concessione delle ferie estive al personale, e l'accorpamento temporaneo, necessario per liberare l'ala ovest del sesto piano del complesso ospedaliero. L'accorpamento ha ricompreso anche il reparto della Unità operativa chirurgica (U.O.C.) chirurgia oncologica, diretta dal professor Enrico Pinto, direttore del dipartimento di chirurgia generale ed oncologica, che si è opposto a tale decisione, continuando ad accettare i pazienti, indirizzati verso il proprio dipartimento, oltre il limite stabilito dalla direzione generale, in considerazione della pecularietà del reparto, che accoglie pazienti gravemente malati. Il direttore generale ha deciso, pertanto, di sospendere i turni di accettazione presso il reparto di chirurgia oncologica e di affidarli temporaneamente ad altre unità di chirurgia. Il provvedimento ha provocato una accesa campagna stampa a favore dell'annullamento del provvedimento restrittivo, unitamente a proteste formali ed a messaggi di solidarietà, anche da parte dei cittadini e degli studenti specializzandi. In data 29 giugno 2005 il professor Pinto informava il prefetto di Siena dell'accaduto, sottolineando i gravi disagi che ne sono derivati per l'assistenza dei pazienti. Al riguardo, il direttore generale, con lettera del 1 o agosto 2005 ha fatto sapere quanto di seguito riportato: «non sono state ridotte le risorse a disposizione del Dipartimento di chirurgia generale ed ocologica e delle altre unità operative che ne fanno parte; i posti letto dell'Unità di chirurgia non sono stati ridotti ed è stato rispettato il numero concordato all'inizio dell'anno; il provvedimento di limitazione ha riguardato esclusivamente la temporanea riduzione dei posti letto nel periodo estivo (dal 1 o luglio al 4 settembre) ed ha interessato diversi reparti chirurgici (compreso quello di chirurgia oncologica) per complessivi 39 posti letto su un totale di 105; tale misura restrittiva è stata applicata da molti anni e non ha mai fatto evidenziare disagi da parte degli utenti; peraltro, nell'azienda non si sono verificate liste di attesa; quanto ai politraumatizzati, si sottolinea che la questione non è pertinente, trattandosi di patologie proprie dell'emergenza-urgenza che è assicurata 24 ore su 24; i fattori coincidenti che hanno contribuito alla decisione sono stati due: 1) contrazione stagionale delle attività chirurgiche programmate; 2) concentrazione delle richieste delle ferie da parte del personale medico ed infermieristico. Da rilevare che tutto il personale infermieristico dell'ospedale, senza eccezioni, come più volte verificato con le organizzazioni sindacali, è collocato in attività assistenziali. La riduzione è stata programmata dopo l'analisi dei dati storici degli anni precedenti, dai quali emerge come, nel periodo estivo (luglio-agosto), il numero dei ricoveri e degli interventi, nelle unità operative alle quali si riferisce il provvedimento, è ridotto del 18 per cento». Il direttore generale, inoltre, ha segnalato che i reparti dell'area chirurgica interessata dai «tagli» sono accomunati da livelli di qualità di assistenza sostanzialmente omogenei, che consentono all'attività chirurgica ed a quella in emergenza-urgenza di rispondere a tutte le esigenze, comprese quelle oncologiche, pertanto, tutti i reparti di chirurgia generale svolgono la loro attività con modalità omogenee, sia per qualità che per quantità. Anche per l'interventistica in campo oncologico, i dati dimostrano un sostanziale equilibrio fra i reparti. Il direttore generale ha sottolineato che «l'organizzazione dipartimentale ed interdipartimentale dell'Azienda ospedaliera universitaria senese è basata sul principio della centralità del paziente ed esclude la «proprietà» dei posti letto da parte dei singoli primari garantendo, tramite aggiustamenti organizzativi interni, che siano comunque soddisfatte anche le pecularietà assistenziali e la libera scelta del cittadino. La sospensione dell'accettazione per il reparto di chirurgia generale ed oncologica del professor Pinto è stata dettata dalla necessità di «dirottare», temporaneamente, l'accettazione stessa su reparti meno affollati. Tuttavia, essendosi, in tempi successivi, verificate le condizioni richieste dalla direzione sanitaria, l'accettazione è stata ripristinata a decorrere dal 18 luglio 2005. Il Sottosegretario di Stato per la salute: Cesare Cursi." . _:Bec722b9e8a5ab34627939a82e35885c8 "20051227" . _:Bec722b9e8a5ab34627939a82e35885c8 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO SALUTE" .