_:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 "L'atto parlamentare summenzionato investe problemi inerenti a situazioni e realta' territoriali dell'assistenza socio-sanitaria, per le quali il vigente riparto istituzionale delle attribuzioni nell'ambito del Servizio sanitario nazionale inibisce a questo Ministero ogni tipo di intervento organizzativo. Ad esso, quindi, puo' rispondersi soltanto alla luce degli elementi di valutazione, lungamente attesi, di competenza dell'Assessorato ai Servizi Sociali della regione Emilia-Romagna. Da quanto si e' appreso sembra emergere chiaramente che le difficolta' insorte nello specifico settore a carico dell'unita' sanitaria locale n. 27 \"Bologna Ovest\", lamentate nell'interrogazione, discendano soprattutto dalla sopravvenuta esigenza, imposta dall'articolo 5 della legge 29 dicembre 1990, n. 407 (legge finanziaria 1991) di escludere i contributi economici in genere dal finanziamento con quote del \"Fondo sanitario nazionale\", ponendoli invece a carico della gestione sociale. Cio' aveva determinato la conseguente \"direttiva\" n. 3228/30 luglio 1991, paragrafo 2.12 dell'Assessorato alla Sanita' ed ai Servizi Sociali della regione. Accadeva, invece, che l'amministrazione dell'unita' sanitaria locale n. 27 facesse gravare la spesa \"per contributi economici a favore di tossicodipendenti in trattamento\" presso il proprio \"SERT\" - il cui effettivo ammontare e' risultato di lire 129.530.000 per il 1992 e di lire 33.600.000 per il primo semestre 1993 - sul Capitolo 238/9 del proprio Bilancio Sanitario, con una soluzione in palese contrasto con il parere successivamente espresso il 27 maggio 1992 dal Servizio \"Assistenza Socio-Sanitaria a fasce piu' deboli e marginali\" dello stesso Assessorato regionale ai Responsabili provvisori delle unita' sanitarie bolognesi n. 27, 28 e 29 proprio sui sussidi economici a favore di utenti tossicodipendenti. Sulla questione, poi, si pronunciava in modo netto anche il Collegio dei Revisori della stessa unita' sanitaria n. 27, che nelle sedute del 27-28 ottobre 1992 e 29-30 gennaio 1993 ribadiva il principio per cui tutti gli atti deliberativi che attribuiscano la corresponsione di contributi economici a favore di soggetti socialmente \"svantaggiati\", in base alla normativa vigente, non debbono far gravare i relativi oneri su capitoli di bilancio concernenti l'assistenza sanitaria ogni qual volta Secondo la cennata prescrizione dell'articolo 5 della legge n. 407/1990 - non si tratti di spese per assistenza economica poste a carico del \"Fondo sanitario nazionale\" da leggi dello Stato. Tutto cio' induceva il Responsabile del \"Servizio Bilancio e Programmazione Finanziaria\" dell'unita' sanitaria, in data 2 aprile 1993, a chiedere un parere ed indicazioni urgenti, in materia, all'amministratore straordinario ed agli Assessori alla Sanita' regionale e comunale. A sua volta l'amministratore straordinario chiedeva subito dopo all'Assessore alle politiche sociali del comune di Bologna \"un'immediata presa in carico da parte del Bilancio sociale dei 130 milioni del 1992 e dei 33.600.000 del I semestre '93 destinati a sussidi economici a favore di pazienti tossicodipendenti\", poiche' doveva ormai considerarsi indubbio che tali oneri non potessero restare, come inizialmente erano, imputati al cap. 238.9 del Bilancio sanitario. Nello stesso tempo, trattandosi di un grave problema che coinvolge tutte le unita' sanitarie cittadine, nello specifico settore tecnico si aveva il 5 maggio 1993 una riunione del \"Coordinamento tecnico cittandino per le tossicodipendenze\", cui seguiva, da parte dei Responsabili provvisori dei \"SERT\" della citta', un'immediata presa di posizione per segnalare agli Assessori alla Sanita' ed alle politiche sociali del comune la grave situazione determinata dall'impossibilita' cosi' sopravvenuta di erogare tali sussidi e, insieme, la necessita' di avviare al piu' presto la costituzione di unico \"SERT\" cittadino. Cio' nonostante, pure se tra molte e comprensibili difficolta', l'unita' sanitaria n. 27 riusciva, nel frattempo, a trovare il modo di mantenere almeno alcune disponibilita' economiche da erogare, nei confronti dei pazienti piu' gravi, non piu' sotto forma di sussidi economici, di borse di studio o di lavoro bensi' come prestazioni concrete e dirette, tipo \"buoni-pasto\", convenzioni per l'acquisto di generi alimentari, etc. In questo senso il 26 giugno successivo a cura del Responsabile del \"SERT\" dell'unita' sanitaria n. 27 con nota n. 370/93 venivano invitati gli operatori sociali a formulare le richieste per i pazienti tossicodipendenti piu' bisognosi secondo tali nuovi criteri, intesi ad assicurare direttamente, per quanto possibile, le prestazioni necessarie, nell'impossibilita' di erogare come in passato sussidi di carattere economico. E' accaduto, tuttavia, che - evidentemente per una serie di problemi, primi fra tutti quelli legati alla pratica attuazione dei \"progetti di intervento\" secondo tale nuova impostazione tecnico-strumentale - per tutti i mesi estivi non sono state formulate richieste di \"supporto\" alle elementari necessita' sociali dei pazienti in trattamento presso detto \"SERT\" dell'Unita' sanitaria n. 27, tanto da indurre ancora il relativo Responsabile a richiamare l'attenzione degli stessi operatori sociali sull'esigenza di presentare, in funzione della puntuale erogazione del servizio, \"relazioni\" fondate sulle effettive e concrete necessita' dei pazienti anziche' sul relativo importo economico. In ogni caso dalle notizie pervenute deve desumersi che e' intendimento del \"SERT\" dar corso agli interventi di \"sostegno\" in \"beni\" non appena avra' potuto acquisire tali indispensabili \"relazioni\". Riguardo, infine, alle prospettive per la necessaria costituzione di un unico \"SERT\" per la citta' di Bologna, in attuazione della delibera di quel Comune n. 140/11 novembre 1991 e conformemente agli indirizzi contenuti nella normativa di settore nazionale e regionale, l'Unita' sanitaria n. 27 ha gia' deliberato la relativa \"proposta\" nei confronti della Regione, alla quale dovrebbe esser dato corso mediante soppressione dei posti interessati dalle \"piante organiche\" delle unita' sanitarie locali n. 28 e 29 \"Bologna Nord\" e \"Bologna Est\" e contestuale riassegnazione degli stessi all'organico dell'Unita' sanitaria n. 27 \"Bologna Ovest\". Risulta, al riguardo, che frattanto dette unita' sanitarie locali n. 28 e 29 abbiano gia' predisposto gli atti deliberativi di competenza, alla cui adozione potranno senz'altro provvedere non appena la Regione avra' autorizzato la necessaria, nuova definizione delle rispettive \"piante organiche\". Subito dopo sara' possibile attivare le \"opzioni\" di passaggio del personale interessato, avviando poi l'attivita' del nuovo \"SERT\" unificato. Il Sottosegretario di Stato per la sanita': Fiori." . _:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 "19931126" . _:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELLA SANITA'" . _:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 . _:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15836 presentata da MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930630" . . "2014-05-14T21:08:01Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15836 presentata da MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO) in data 19930630"^^ . "MENGOLI PAOLO (DEMOCRATICO CRISTIANO)" . "4/15836" . . "19930630-19931213" . . "Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: la situazione di assistenza di 30 tossicodipendenti assistiti dal SERT dell'USL 27 di Bologna si e' ultimamente resa ancor piu' drammatica a causa della sospensione dei sussidi mensili; queste persone hanno problemi quotidiani dettati dalla esigenza del mangiare, del dormire, del vivere anche se spesso arrangiandosi, di poter fruire dell'acqua corrente, della luce elettrica e di un fornello collegato a un contatore non sigillato, di fruire dell'autobus per recarsi all'ambulatorio senza sentirsi \"ladri\" se non c'e' modo di pagare il biglietto, delle varie scadenze delle bollette dello stress di una famiglia o di un figlio in stato di bisogno; questi ammalati tossicodipendenti da tempo evitano di ricorrere impulsivamente al farmaco cercano di rimettere ordine a lunghi anni di \"esistenza bruciata\"; la societa' ha sicuramente le sue regole convenzionali, che di tanto in tanto, mutano i rapporti reciproci, o che di tanto in tanto, aggiorna alle condizioni in divenire della realta'; spesso erige come i suoi maggiori valori \"monumenti di burocrazia\"; la salute ha invece regole che a volte sembrano trasgredire il pudore, soprattutto quando ci si avvicina o si e' inermi di fronte allo stato di malattia e si appoggiano le richieste su esigenze piu' immediate o piu' stabili e su molti bisogni il cui valore puo' essere soltanto atteso o disatteso, riconosciuto o trascurato, considerato o dimenticato dalla persona o dalle abitudini e dalle convenzioni sociali; gli operatori medici, assistenti sociali, psicologi, educatori, infermieri e impiegati delle tossico dipendenze, vivono ogni momento del proprio orario di lavoro immersi in questa frontiera umana della comprensione e della incomprensione, su questo margine allargato o ristretto dell'incontro e dello scontro, della solidarieta' e della sua assenza, nel rapporto con giovani che, attraverso il servizio e le sue capacita' di operare, riprendono contatto con la profondita' di se stessi e con l'estensione di un mondo in cui vengono di nuovo accolti o respinti; l'operatore, comunque, con la responsabilita' del suo ruolo, con la sua perizia, con la sua capacita' e con gli strumenti che ha in dotazione, mette in gioco la propria persona, il proprio volto, il proprio nome, la propria sensibilita': e' garante con questa affidabilita' personale, pur nella difficolta' e sofferenza, del rapporto di cura ed e' garante, nello stesso momento, della serieta' e del valore delle istituzioni sanitarie e civili, delle loro capacita' di recepire i bisogni, di organizzare risposte e di diffondere comprensione e solidarieta'. Crede di avere alle spalle la societa'; oggi gia' qualcuno di questi tossicodipendenti (a causa della sospensione del modesto sussidio) ritarda il pagamento della bolletta, non paga sull'autobus, salta il pasto, evita di pagare il dovuto al supermercato, ricomincia a sentirsi \"ladro\", ricomincia a pensare come un incubo alla prostituzione, accelera il proprio aggravamento, si dispera nella ricerca di un lavoro adatto ad un malato, che non si trova; rimandare, come si sta facendo, i problemi del SERT dell'USL 27 di Bologna, che da tempo si dice di volere unificare e potenziare per una piu' adeguata gestione, relegarli sempre ultimi in una gerarchia di attenzione sociale e di fattivo interessamento da parte del potere e nella progettazione istituzionale, non e' ne' una forma di responsabilita' esercitata e di impegno, ne' di risparmio -: a fronte della situazione sopra descritta quali iniziative intenda assumere il Ministro affinche' venga posto rimedio alla gravissima situazione venutasi a creare al SERT dell'USL 27 di Bologna. (4-15836)" . "1"^^ . . _:Bdc56071579f9b15ac95efe36ee8430d6 . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" .