"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15690 presentata da SGARBI VITTORIO (MISTO) in data 19951113"^^ . . . "2014-05-14T20:31:44Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "SGARBI VITTORIO (MISTO)" . . . . . "19951113-19951114" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15690 presentata da SGARBI VITTORIO (MISTO) in data 19951113" . "1"^^ . "4/15690" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: le informazioni di garanzia indirizzate il giorno dei Morti 2 novembre 1995, all'interrogante e all'onorevole Tiziana Maiolo, nell'ambito dell'inchiesta condotta dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Catanzaro dottor Stefano Tocci, fanno riferimento a presunti comportameriti illeciti dei due parlamentari durante la campagna elettorale in Calabria (nella lista proporzionale dove non e' prevista indicazione di preferenza), per le elezioni politiche del marzo 1994; il secondo comma dell'articolo 61 della Costituzione italiana stabilisce: \"finche' non siano riunite le nuove Camere sono prorogati i poteri delle precedenti\", conseguentemente le prerogative dei singoli componenti delle Camere, nonche' la condizione di parlamentare, sono da intendersi prorogati fino alla prima convocazione della nuova assemblea eletta\"; l'interrogante e l'onorevole Tiziana Maiolo, in quanto parlamentari gia' eletti nella XI legislatura, all'epoca dei fatti contestati (opinioni espresse e proposte legislative), erano da considerarsi a tutti gli effetti nell'ambito di applicazione del disposto di cui al citato articolo 61 della Costituzione; il provvedimento giudiziario emesso dal dottor Tocci e firmato contestualmente e responsabilmente da Caterina Chiaravallotti, da Salvatore Curcio e Mariano Lombardi, evidenzia una palese contraddizione, se non un'arbitraria ed eversiva contrapposizione alla Costituzione, con grave pregiudizio per il rispetto dei fondamentali princi'pi della democrazia rappresentativa indicati dalla Carta Costituzionale; le stesse pubbliche dichiarazioni, a televisioni a giornali, del dottor Tocci confermano un'inadeguatezza dell'inquirente nel garantire il rispetto della separazione ed autonomia dei poteri sanciti dalla Costituzione; il riferirnento a una \"tesi difensiva\" degli indagati, quale presupposto atto ad indurre la Procura distrettuale a \"valutare\" la legittimita' (inconfutabilmente garantita dall'articolo 61) del mantenimento dell'immunita' fino all'insediamento delle nuove Camere (come ha affermato incredibilmente il dottor Tocci) lascia intendere in modo chiaro, da parte dei magistrati responsabili dell'inchiesta, una insufficiente conoscenza delle primarie fonti del diritto e quindi delle regole fondamentali e basilari per condurre la loro specifica attivita' giudiziaria inquirente, generando seri dubbi sulla validita' e legittimita' di altre inchieste di rilevante importanza, aperte, nei confronti di semplici e spesso inermi, quando non colpevoli, cittadini, dagli stessi magistrati anche attraverso un uso a suo avviso disinvolto di collaboratori di giustizia, sempre certamente colpevoli di gravissimi crimini e indirizzati alla totale impunita' attraverso la delazione; a confermare e ad aggravare questa irregolare ed illecita condotta si sottolinea anche la contestuale violazione (non solo come conseguenza della violazione dell'articolo 68) nell'atto inviato ai due parlamentari Sgarbi e Maiolo, dove si legge: \"in caso di mancata presentazione, senza che sia stato addotto legittimo impedimento, potra' disporsi a norma dell'articolo 133 del C.C.P. l'accompagnamento coattivo\", essendo invece specificato nel citato articolo della Costituzione II comma: \"senza l'autorizzazione della Camera nessun membro del Parlamento puo' essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare ne' puo' essere arrestato o altrimenti privato della liberta' personale\" -: se il Presidente del Consiglio e Ministro di grazia e giustizia ad interim non intenda investire il CSM della delicata questione perche' sia verificata l'illegittimita' dell'atto giudiziario formalmente scorretto, e in contrasto con la Carta Costituzionale, - quindi, a giudizio dell'interogate, irricevibile; se il Presidente del Consiglio e Ministro di grazia e giustizia ad interim non intenda intervenire mediante adeguata attivita' ispettiva presso la Procura di Catanzaro, al fine di verificare le modalita' e i presupposti con cui l'inchiesta in esame e' stata finora condotta; e ancora quali misure intenda il Presidente del Consiglio e Ministro di grazia e giustizia ad interim adottare per disciplinare l'attivita' (talvolta anche criminosa e fuori legge) di quei magistrati che deliberatamente, o per leggerezza o per iattanza, disconoscono e minacciano l'autonomia dei parlamentari e la sovranita' del Parlamento, con grave pregiudizio per il regolare svolgimento dell'attivita' politica e giudiziaria italiana. (4-15690)" .