INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15654 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930624
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_15654_11 an entity of type: aic
Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per conoscere - premesso che: in provincia di Piacenza si sperperano, ormai e' evidente, le centinaia di milioni di lire di denaro pubblico, da parte della sezione di Piacenza della Lega nazionale per la difesa del cane, che, assegnataria e concessionaria del canile di Montebolzone, in agro di Agazzano, ha "gestito" detto servizio, solo tramite l'azione, anche di intervento monetario e finanziario (per oltre lire centomilioni) dei fratelli Cignatta Marta e Carlo di Agazzano Rivasso poi estromessi a viva forza, dal 1^ gennaio 1993, allorche' detta sezione pretende di "rinnovare" la concessione a continuare una "gestione" che davvero appare dal 1^ gennaio 1993 assolutamente carente e sottratta ad ogni controllo effettivo degli uffici (per evidenti favori, "amicizie" e "protezioni"). Inoltre altra associazione di veri volontari e non di "professionisti" delle cariche, presidenze di enti ai fini elettoralistici non riescono ad avere i dovuti contatti con le autorita' anche locali e non sono ascoltati dagli uffici competenti; sembra che ormai la cosa abbia avuto il placet della magistratura inquirente, della USL n. 1 e di tutti gli uffici, vuoi per "appoggi" importanti, vuoi per indifferenza al problema, "poiche' ci sono cose piu' importanti da fare" che "occuparsi dei cani". Il piccolo particolare che sfugge e' peraltro sotteso al fatto che la custodia, il mantenimento e il regolare trattamento degli animali e' dovuto per legge e regolato da legge, e, inoltre, le centinaia di milioni di lire sono denaro pubblico, investito nel servizio di quel canile. Pertanto non puo' essere trattato con "sufficienza", con malcelata noia, o addirittura ignorato il problema dei canili pubblici, e in particolare di quel canile pubblico, visti gli sperperi e le inadempienze sopra richiamate -: se, in merito, siano in atto ispezioni o inchieste amministative, indagini di polizia sanitaria o tributaria; se i fatti siano noti alla Procura generale presso la Corte dei conti, al fine di accertare, perseguire e reprimere giustamente le evidenti responsabilita' contabili, del resto sempre conseguenti ogni abuso o omissione, anche negli obblighi di controllo addebitabili o addebitati a pubblici funzionari, siano essi di carriera come i direttori generali, i dirigenti di uffici periferici, ancorche' magistrati, ovvero onorari quali ministri, sottosegretari. (4-15654)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15654 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930624
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T21:07:40Z
4/15654
TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)