INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15209 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120306

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-15209 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 6 marzo 2012, seduta n.598 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: il signor Luigi Laina' sta scontando una pena definitiva nel carcere romano di Regina Coeli (fine pena al 2024) e risulta ancora giudicabile per due rapine e un'evasione, reati per i quali il suo difensore di fiducia, avvocato Laura Barberio ha chiesto la revoca della misura cautelare prima al giudice per le indagini preliminari, dottoressa Anna Maria Fattori, e poi al tribunale del riesame; richieste che in entrambi i casi sono state rigettate; il detenuto Laina' presenta un quadro clinico estremamente serio e soffre di condizioni di salute davvero precarie. Ed invero nella istanza di sostituzione della misura cautelare che il difensore del detenuto ha rivolto al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Roma, si legge quanto segue: « (...) Il signore Laina' al mese di dicembre 2011 presenta gravissime patologie che stanno peggiorando il suo gia' compromesso quadro clinico e mettendo a serio rischio la vita del detenuto nella struttura carceraria. Il Laina' risulta affetto da: a) Epatopatia cronica HCV correlata ad evoluzione cirrogena con varici esofagee complicanti; b) Insufficienza polmonare da enfisema cronico; c) Grave forma di anoressia; d) Gravissimo deperimento organico che lo ha portato dagli iniziali 50 chilogrammi agli attuali 36 chilogrammi nel periodo dei sei mesi di detenzione, con ipotrofia agli arti inferiori e impossibilita' alla deambulazione e alla stazione eretta; e) Diabete mellito tipo 2; f) insufficienza renale (ipercreatininemia); g) in soggetto con gravi disturbi di personalita' con reazioni di tipo maniaco-depressivo con manifestazioni autolesionistiche anche molto gravi. Si evidenzia che le condizioni di salute cosi' accertate sono invalidanti e non guaribili; in particolare le varici esofagee, che allo stato non permettono ulteriori gastroscopie, sono una delle cause piu' frequenti di decesso. Nel mese di dicembre 2011 si verificavano altresi' episodi critici. Si precisa altresi' che il peggioramento progressivo delle condizioni di salute del Laina' e' avvenuto durante il periodo di detenzione carceraria, che ha inciso negativamente, aggravandolo notevolmente, sul suo quadro clinico. Tra l'altro, nel corso dei sei mesi di detenzione (dal peso all'ingresso del carcere (6 giugno 2011) di 50 chilogrammi a quello di 36 chilogrammi al 20 dicembre 2011) il Laina' ha perso oltre 1/4 del suo peso corporeo. La situazione patologica del Laina' di inguaribilita' e gravissima infermita' fisica lo rende pertanto incompatibile con il sistema carcerario, rendendosi necessario permettergli almeno di poter ricevere cure adeguate e trattamenti piu' efficaci e personalizzati con l'aiuto e il sostegno affettivo dei familiari cosi' come previsto dall'articolo 275 comma 4-bis c.p.p. (...)»; il predetto quadro clinico - ben illustrato dalla relazione del consulente tecnico di parte, professore Cappelli, non e' mai stato preso in considerazione dal giudice per le indagini preliminari e/o dal tribunale del riesame in quanto nel corso del procedimento cautelare svoltosi innanzi al giudice per le indagini preliminari, dottoressa Anna Maria Fattori, l'istituto di pena di Rebibbia ha trasmesso singolarmente, a parere degli interroganti, all'organo giudicante solo relazioni negative di polizia penitenziaria in cui si evidenziava che il signore Laina' fosse un simulatore e che le sue condizioni di salute fossero dovute principalmente al suo sciopero della fame. Al contrario, dal diario clinico emerge invece che i medici di reparto hanno ben riportato tutte le patologie di cui e' affetto il signore Laina' (difficilmente simulabili attesa l'elevata carica virale e le crisi con perdite di sangue), nonche' la grave forma psichica a causa della quale quest'ultimo e' portato a compiere gesti autolesionistici; sempre dalla relazione del consulente tecnico di parte del signore Luigi Laina', professore Cappelli, si evidenzia come: a) le varici esofagee necessitino di stretto monitoraggio; b) il farmaco per l'epatite c (interferone) debba essere somministrato al detenuto sotto stretto controllo clinico; c) il detenuto debba essere sottoposto ad una analisi urgentissima, atteso che sul medesimo e' stata recentemente riscontrata la presenza di un «angioma» senza che ne sia stato possibile specificarne la natura; per tutti questi motivi, inoltre, il signore Luigi Laina' sta continuando lo sciopero della fame per protestare contro quella che lui considera una ingiusta detenzione aggravando anche i gesti autolesionistici; gli stessi medici di Regina Coeli, con relazione del 30 gennaio 2012, sostengono che il detenuto Luigi Laina', a causa delle sue condizioni di salute, non e' gestibile nell'ambiente carcerario; il diritto alla salute, sancito dall'articolo 32 della Costituzione, rappresenta un diritto inviolabile della persona umana, insuscettibile di limitazione alcuna ed idoneo a costituire un parametro di legittimita' della stessa esecuzione della pena, che non puo' in alcuna misura svolgersi secondo modalita' idonee a pregiudicare di diritto del detenuto alla salute ed alla salvaguardia della propria incolumita' psico-fisica; l'articolo 11 della legge 26 luglio 1975, n. 354 sancisce una rigorosa disciplina in ordine alle modalita' ed ai requisiti del servizio sanitario di ogni istituto di pena, prescrivendo tra l'altro che «ove siano necessari cure o accertamenti diagnostici che non possono essere apprestati dai servizi sanitari degli istituti, i condannati e gli internati sono trasferiti (...) in ospedali civili o in altri luoghi esterni di cura»; la recente sentenza della Corte di cassazione n. 46479/2011, del 14 dicembre 2011 ha evidenziato, fra l'altro, come «il diritto alla salute va tutelato anche al di sopra delle esigenze di sicurezza sicche', in presenza di gravi patologie, si impone la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari o comunque il ricovero in idonee strutture»; e' necessario un intervento urgente al fine di verificare le reali condizioni di salute del detenuto in questione, affinche' siano adottati i provvedimenti piu' opportuni, per garantire che l'espiazione della pena non si traduca di fatto in un'illegittima violazione dei diritti umani fondamentali, secondo modalita' tali peraltro da pregiudicarne irreversibilmente le condizioni psico-fisiche, gia' gravemente compromesse -: se non intenda promuovere ogni accertamento di competenza, anche attraverso un'ispezione ministeriale, in rapporto ai fatti esposti in premessa, e quali ulteriori iniziative di competenza intenda assumere al fine di tutelare il diritto alla salute del signor Laina'.(4-15209)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15209 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120306 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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4/15209 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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