INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/15157 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930611

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: la Legione dei Carabinieri di Napoli, nucleo di Polizia Giudiziaria, effettuo' indagini sulla gestione amministrativa dell'AMAN (Azienda Municipalizzata Acquedotto Napoli) a seguito di denuncia presentata dal sindacato FLERICA-CISL e di una mozione del MSI presentata al consiglio comunale di Napoli il 27 febbraio 1989 e prima e dopo la quale l'interrogante ha prodotto una miriade di atti ispettivi sull'AMAN, privi ancora di risposta; dalle suddette indagini derivo' il rapporto n. 641 del 13 ottobre 1989 presentato alla Procura della Repubblica di Napoli; in esso venivano evidenziate circostanze di particolare gravita' e segnatamente quella secondo la quale il presidente dell'AMAN Vincenzo Taurisano aveva ricevuto, tra l'altro dalla FIAT ENGINEERING due auto in parziale ricompensa dell'affidamento di una cospicua commessa di opere acquedottistiche; si trattava - secondo l'Arma - di una FIAT uno targata TO-65562F successivamente donata alla convivente di Taurisano che, interrogata, confermava quella ed altre circostanze, e di una Lancia THEMA targata TO 40841F successivamente "girata" dal Taurisano al figlio Francesco, magistrato, all'epoca P.M. p1esso la Procura della Repubblica di Napoli. I CC accertarono inoltre che le due auto erano state assicurate presso la TORO assicurazione (societa' di fiducia dell'AMAN e facente capo allo stesso gruppo torinese) con polizze intestate alla convivente ed al figlio Francesco; l'inchiesta, nonostante questi ed altri gravissimi elementi accertati e riportati nel citato rapporto, fu pero' inspiegabilmente archiviata; tuttavia sul giudice Taurisano pende giudizio presso la sez. disciplinare del CSM su denuncia del compianto giudice Paolo Borsellino per gravi irregolarita' compiute presso il tribunale di Trapani; la magistratura napoletana e' impegnata coraggiosamente da mesi in una encomiabile azione tesa all'accertamento del malaffare e dei molteplici casi di corruzione, concussione, abusi, relativi ad amministratori e politici ma anche a magistrati -: se non ritenga, nel quadro delle sue competenze, di disporre adeguati accertamenti ed iniziative, per verificare le cause e le responsabilita' del detto andamento delle indagini. (4-15157)