INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14980 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120216
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_14980_16 an entity of type: aic
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14980 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI giovedi' 16 febbraio 2012, seduta n.587 ZAMPARUTTI, BUONFIGLIO, DE ANGELIS, RENATO FARINA, TOMMASO FOTI, PERINA, RAMPELLI, RONCHI, SAGLIA e SCALIA. - Al Ministro dell'interno, al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: il 5 marzo 1982, al termine di una rapina alla BNL in piazza Irnerio a Roma, a seguito di un conflitto a fuoco tra le forze dell'ordine ed un gruppo dei N.A.R., di cui faceva parte Francesca Mambro, e' rimasto ucciso Alessandro Caravillani, sono stati feriti anche altri tre passanti e due poliziotti e la stessa Francesca Mambro e' stata ferita e sarebbe stata arrestata di li' a poco; su questo fatto tragico, Enzo De Camillis ha firmato la regia del corto «Uno studente di nome Alessandro», un docu-film che a giudicare dai loghi presenti nelle immagini di copertina oltre che da comunicati stampa diffusi in occasione di presentazioni del video risulterebbe patrocinato fra gli altri dalla regione Lazio (assessorato alle politiche culturali), dalla presidenza della provincia di Roma, dal comune di Roma (assessorato alle politiche culturali e centro storico), dal Ministero dell'interno e dalla polizia di Stato, mentre il Ministero per i beni e le attivita' culturali avrebbe riconosciuto il cortometraggio come «documento di cultura nazionale» come riporta anche un articolo pubblicato l'11 febbraio 2011 sull'edizione online del Fatto Quotidiano-Emilia Romagna; il cortometraggio viene presentato come «tratto da una storia vera», scritta che appare sul video immediatamente dopo il titolo dello stesso, cosi' inducendo ad avviso degli interroganti la consonanza fra quanto in esso riportato e quanto storicamente accaduto; lo stesso cortometraggio, a giudicare dai fotogrammi allegati a una intervista di De Camillis, mostra l'attrice, che nei titoli di coda viene espressamente identificata come colei che interpreta «Francesca Mambro», in piedi sopra il povero Caravillani che, imbracciando una mitraglietta con la mano sinistra, estrae una pistola e fredda il ragazzo che e' a terra colpito ad una gamba: il colpo di grazia; nell'articolo succitato dell'edizione online del Fatto Quotidiano-Emilia Romagna, il regista De Camillis avvalora la ricostruzione del fatto rappresentato nel suo docu-film affermando che Caravillani «venne colpito di rimbalzo a un ginocchio e dal giaccone gli usciva il manico di un ombrello corto. In quel momento Francesca Mambro l'ha scambiato per una pistola e deve aver pensato che Alessandro fosse un poliziotto in borghese. Allora e' tornata indietro e gli ha sparato alla testa»; in realta', il fatto e' stato oggetto di una attenta istruttoria, di sentenze di primo grado, di appello e di Cassazione, sentenze che tutte hanno confermato quanto gia' delineato in istruttoria: Alessandro Caravillani e' stato colpito accidentalmente da un colpo di rimbalzo esploso da persona ben identificata (Livio Lai) e non da Francesca Mambro; la sentenza su questo punto e' inequivocabile: «In definitiva, percio', anche sulla scorta degli accertamenti peritali, sia balistici che necroscopici - le cui risultanze, come si e' visto, sono affatto compatibili - puo' affermarsi che il colpo che cagiono' l'esito letale fu esploso dall'unico fucile utilizzato di fatto nel conflitto a fuoco del 5 marzo 1982, quello cioe' in possesso di Livio Lai.» [cfr. sentenza 29 luglio 1986 della Corte di Assise di Roma Sez. V, f. 530]; le stesse sentenze inoltre escludono che il ragazzo possa essere stato colpito da proiettili di pistola, ossia l'arma che secondo gli autori del cortometraggio avrebbe spietatamente utilizzato contro il giovane Alessandro Caravillani; infatti, la stessa perizia balistica afferma che il «proiettile stesso era stato esploso da una distanza di 7-15 metri da un fucile d'assalto Sig. Manurhin mod. F.S.A. MR 222 Rem ed aveva attinto il giovane con una traiettoria non diretta ma di rimbalzo. [cfr. sentenza 29 luglio 1986 della Corte di Assise di Roma Sez. V, f. 508]; pur condannata insieme agli altri rapinatori per la morte del ragazzo e il ferimento di altre persone nei termini riportati dalla sentenza, cioe' per un attentato che ha cagionato offesa a persone diverse da quelle nei cui confronti l'offesa era diretta, le false modalita' narrate nel cortometraggio rappresentano pero' Francesca Mambro - da ormai tanti anni costantemente impegnata in una difficile quanto proficua opera di risocializzazione e di riconciliazione - come esecutrice diretta di un crimine tanto odioso e perpetrato con dolo, addirittura in piedi sopra la vittima che emette ed esegue sentenza di morte; peraltro, il video e' stato gia' oggetto di diverse proiezioni con conseguente visione da parte di un numero elevato di soggetti e circola su YouTube; la falsa rappresentazione dei fatti operata nel docu-film e' diventata verita' storica nei blog, come quello del signor Paolo Brogi [URL http://www.brogi.info] che, riportando la notizia di una proiezione del video prevista per il 23 novembre 2011, ne fa acriticamente proprio il contenuto dicendo che «Alessandro Caravillani lo uccide la Mambro (...) Mambro lo freddo' con un colpo alla testa dopo che l'avevano ferito mentre transitava inerme attraverso il luogo della rapina» [Cfr. notizia dal titolo «Ricordando lo studente Caravillani, 17 anni, freddato nel 1982, mentre passava sul luogo di una rapina compiuta dai NAR]»; altro esempio dello stesso tenore e' costituito da un pezzo a firma del signor Giuseppe Lorin, autore dell'articolo dal titolo «Alessandro Caravillani, la spietata esecuzione di un innocente: per non dimenticare», pubblicato in data 27 settembre 2011 sul sito www.screensoda.it oltre che sul sito www.romacapitalemagazine.it, che in occasione della proiezione del cortometraggio in argomento addirittura si esprime - con riferimento ai fatti in questione - come di una «spietata esecuzione», «freddato, pur ferito ad un polpaccio, perche' la mano assassina, con spietata freddezza, ha puntato alla testa nel dubbio che avesse in tasca una pistola»; tale falsa rappresentazione dei fatti rischia di rinfocolare antichi odi come si evince dai commenti postati ad articoli come quello pubblicato dal Fatto Quotidiano online a proposito di un'azione di querela intentata da Francesca Mambro contro il docu-film per legittima difesa da un'operazione di linciaggio personale e di delegittimazione sociale -: se corrisponda al vero che il docu-film «Uno studente di nome Alessandro» sia stato - e in che forma - sponsorizzato dal Ministero dell'interno e sia stato riconosciuto come documento di cultura nazionale dal Ministero per i beni e le attivita' culturali; nel caso, se i Ministri interrogati non ritengano, alla luce dei fatti esposti in premessa di dover rivedere i precedenti giudizi e riconoscimenti a favore di un'opera che, a parere degli interroganti, con la sua ingannevole ricostruzione dei fatti, al contrario di una presunta motivazione «sociale» che gli autori si attribuiscono, si dimostra essere un'operazione crudele di riprovazione mediatica e sociale nei confronti di Francesca Mambro che ha condotto un esemplare percorso di reinserimento, svilendo ogni tentativo di dare una memoria a quegli anni di dolore e di piombo e, peggio, rischiando di seminare ancora odio, delegittimazione sociale e risentimenti personali.(4-14980)
xsd:string
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14980 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120216
xsd:integer
0
20120216-
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14980 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120216
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
PERINA FLAVIA (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO)
DE ANGELIS MARCELLO (POPOLO DELLA LIBERTA')
FARINA RENATO (POPOLO DELLA LIBERTA')
FOTI TOMMASO (POPOLO DELLA LIBERTA')
RAMPELLI FABIO (POPOLO DELLA LIBERTA')
SAGLIA STEFANO (POPOLO DELLA LIBERTA')
BUONFIGLIO ANTONIO (MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE)
RONCHI ANDREA (MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE)
SCALIA GIUSEPPE (MISTO-FAREITALIA PER LA COSTITUENTE POPOLARE)
xsd:dateTime
2014-05-15T01:27:49Z
4/14980
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)