INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14932 presentata da LO PRESTI ANTONINO (FUTURO E LIBERTA' PER IL TERZO POLO) in data 20120215

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14932 presentata da ANTONINO LO PRESTI mercoledi' 15 febbraio 2012, seduta n.586 LO PRESTI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il Giornale di Sicilia dell'11 febbraio 2012, edizione di Trapani, e La Sicilia del 10 febbraio 2012, edizione di Trapani, hanno riportato la notizia che una imprenditrice siciliana temeva per la sua sicurezza e che poteva essere vittima di «poteri forti» che avevano di fatto saccheggiato le sue aziende. In particolare cosi' riferiva «La Sicilia»: «sono vittima di poteri forti». È questa l'amara denuncia di Liliana D'Angelo, imprenditrice di Trapani, che in una lettera indirizzata al presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello racconta di essere stata vittima di una truffa e di non riuscire ad ottenere giustizia; l'imprenditrice asserisce che nel 2009 ha stipulato un accordo di integrazione industriale - con un gruppo facente capo all'ing. Marcello Pacifico, imprenditore del settore dell'information technology, Gianluca Piredda, commercialista e socio della societa' di consulenza internazionale TMF consulting, e l'avv. Grazia Volo - avviato con la cessione del capitale della societa' GFTEL srl; l'accordo, spiega D'Angelo, prevedeva l'impegno di Future Space di assumersi le passivita' dell'azienda; «il 26 ottobre 2010 a mia insaputa - scrive D'Angelo - Pacifico, con la regia di Piredda, ha venduto le quote di GFTEL a due pregiudicati al prezzo di mille euro a fronte di un investimento per 800 mila euro. La manovra fraudolenta mi ha impedito di recuperare l'azienda ceduta poiche' la societa' e' stata nel frattempo svuotata di ogni attivita' in favore di Future Space. La vendita ha prodotto una fittizia perdita del capitale della Future Space, consentendo a Pacifico e Piredda di azzerare il capitale e di estromettermi dalla societa'»; l'imprenditrice, che ha presentato due esposti a Trapani e a Roma, aggiunge di avere anche subito pesanti minacce e avanza dure critiche sulla gestione delle indagini; «mi ero rivolta alla Procura di Trapani - scrive - pensando che avrei trovato un canale privilegiato ed invece mi sono trovata di fronte il muro del silenzio»; le persone coinvolte nella presunta azione delittuosa perpetrata ai danni della sig.ra D'Angelo e in particolare il sig. Marcello Pacifico, sembrerebbero essere le stesse nei confronti delle quali indagavano i magistrati nell'ambito della inchiesta Why Not. Piu' specificatamente, il dott. De Magistris attuale sindaco di Napoli, estromesso poi dalle indagini e sottoposto addirittura a procedimento disciplinare da parte del CSM, sosteneva di avere individuato una nuova P2, con il potere di penetrazione nello Stato dall'interno e che ha il volto di diverse societa' alle quali stava risalendo, dipanando il bandolo della matassa affaristico-massonica che coinvolge anche la politica e la criminalita' organizzata (si veda Il sole 24ore del 10 dicembre 2008); «una rete di soggetti» - dichiarava De Magistris testualmente il 3 gennaio del 2008 ai colleghi di Salerno - «che all'interno delle istituzioni erano in grado di influire ad ogni livello con collusioni di non secondaria rilevanza proprio all'interno della magistratura»; l'imprenditrice afferma, nel corpus della lunga lettera inviata al Presidente di Confindustria Sicilia e per ampi stralci riportata dagli articoli di stampa, di avere subito minacce e pesanti pressioni per mantenere il silenzio sulla intera vicenda e di avere avuto, addirittura, notizia anticipata del trasferimento della inchiesta, aperta dalla procura della Repubblica di Trapani, alla procura della Repubblica di Roma; la fuga di notizie (relative al trasferimento della inchiesta a Roma) ha ulteriormente aggravato lo stato d'animo della imprenditrice che con la lettera inviata a Confindustria ha chiesto l'intervento della associazione a sua tutela e protezione -: se e quali iniziative di competenza, anche di carattere ispettivo, si intenda adottare rispetto alla vicenda esposta in premessa; di quali elementi disponga il Governo in ordine alla situazione di esposizione dell'imprenditoria siciliana alle pressioni ed ai condizionamenti dei «poteri forti» e della criminalita' organizzata, e quali conseguenti iniziative di competenza intenda assumere al riguardo. (4-14932)
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