"20120207-" . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14800 presentata da MAURIZIO TURCO martedi' 7 febbraio 2012, seduta n.582 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: Fabio Amendolara e' il corrispondente de La Gazzetta del Mezzogiorno impegnato in una spasmodica indagine alla ricerca della verita' sull'omicidio di Elisa Claps, uccisa il 12 settembre del 1993, e dei coniugi Gianfredi, uccisi a Potenza il 29 aprile del 1997, in un agguato che gli investigatori definiscono «di stampo mafioso»; Fabio Amendolara fu sottoposto a perquisizioni e sequestri di materiale sul caso Claps l'8 gennaio 2011, su disposizione della procura di Salerno e interrogato come «persona informata dei fatti». Il 23 gennaio 2012 e' stato trattenuto in questura per sei ore per essere interrogato su una presunta violazione del segreto di Stato mentre perquisizioni sono state effettuate in redazione e nella sua abitazione privata; nell'articolo con il quale si dava conto del fermo - omicidio Claps Giornalista Gazzetta 6 ore in questura per violazione segreto - la Gazzetta del Mezzogiorno ripubblicava un articolo di Fabio Amendolara uscito il 19 gennaio 2012 - «Un'intercettazione fa \"riemergere\" il verbale dimenticato» - Che cosi' si concludeva «Ecco cosa ricostruiscono gli investigatori della Squadra mobile: \"Marranghino, all'epoca giornalista della Rai di Potenza, nel corso della conversazione, comunica a Cervone che sarebbe stata trasmessa una sua intervista che riguardava proprio la vicenda della scomparsa di Elisa Claps e del processo che vedeva imputati Eris Gega e Restivo per il reato di falsa testimonianza. Rappresentava, inoltre, che nel corso del primo processo, durante una pausa, aveva avuto modo di notare un incontro avvenuto tra Eris Gega e Restivo. Marranghino - si legge nell'informativa della polizia - avrebbe verbalizzato la circostanza davanti agli ufficiali di polizia giudiziaria della polizia di Stato ma il pubblico ministero non avrebbe ammesso la testimonianza al processo. Quanto riferito da Marranghino nel corso delle conversazioni telefoniche in argomento - secondo gli investigatori - trova ampiamente riscontro negli atti di cui questo ufficio e' in possesso, acquisiti nell'ambito delle indagini riguardanti la scomparsa della giovane Elisa Claps». Tocchera' agli investigatori di Salerno accertare in quale ingranaggio della macchina giudiziaria si e' inceppata anche quella testimonianza; il 4 febbraio 2012, Fabio Amendolara ha intervistato don Marcello Cozzi, leader dell'associazione antimafia «Libera», «Coperture di Stato per gli omicidi Claps e Gianfredi». Don Marcello rispondendo si chiede «Ad esempio: perche' e' stata bruciata l'informativa del Sisde del 1997 sul caso Claps? E chi ha fatto, in quello stesso anno, la telefonata in Questura per dire che l'omicidio Gianfredi era stato uno sbaglio (una persona dall'accento calabrese chiamo' al centralino della Questura e disse che l'intento era quello di uccidere un pentito siciliano che si pensava fosse nascosto a Potenza, ndr)? Erano entrambi depistaggi?». Per poi aggiungere «(...) abbiamo notato che ogni qual volta i due casi vengono accostati c'e' piu' di una persona che perde le staffe. C'e' chi si arrabbia, tanto da avere manifestazioni strane e scomposte. E questo insospettirebbe chiunque. Ritengo, inoltre, che i due casi vadano inseriti in un contesto piu' ampio». E don Marcello continua «È da tempo che in Basilicata pezzi dello Stato finiscono in inchieste su sospetti tentativi di condizionare l'attivita' giudiziaria. Cosa e' accaduto in quegli anni nei palazzi di giustizia?»; Fabio Amendolara quindi gli chiede «A proposito di queste inchieste. È di qualche giorno fa la notizia di una strana indagine condotta dalla Procura di Potenza di cui si e' occupato il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli nell'inchiesta bis sulle toghe lucane. Lei e' parte offesa». E Don Marcello risponde «Mi pare di capire, dagli articoli di giornale, che ci sia stato un tentativo di fermare me e la fondazione antiusura con metodi per nulla ordinari. Mi chiedo perche' il pubblico ministero Claudia De Luca s'incontrasse con un ex agente del Sisde e con carabinieri e agenti della Guardia di finanza a San Nicola di Pietragalla. C'era un ufficio distaccato della Procura? O una Procura parallela?». Fabio Amendolara prova a incalzarlo, «Ora ci diranno che era solo un incontro casuale». E don Marcello non si sottrae «Con tanto di relazione di servizio? E con la successiva convocazione di una vittima di usura che da noi e' stata aiutata, ma che ha ottenuto il finanziamento solo dal ministero. Cosa avrebbero voluto che dicesse?». sempre il 4 febbraio 2012, Fabio Amendolara firma un altro pezzo - Le attivita' degli agenti del Sisde nel caso dell'omicidio di Elisa - nel quale da notizia di una affermazione di Gildo Claps, fratello di Elisa, «C'era un agente segreto che mi pedinava». Quell'agente segreto, Nicheo Cervone, ha sostenuto in un'intervista pubblicata dalla Gazzetta qualche mese fa di essersi avvicinato a Gildo «solo per amicizia». L'articolo prosegue dando atto che «Una fonte interna al vecchio servizio segreto civile ha confermato che non era lui l'agente autorizzato a raccogliere informazioni sul caso Claps». E poi Amendolara scrive «Nel 1997 dall'ufficio di Potenza del Sisde parti' un'informativa che ricostruiva con precisione quello che era accaduto nell'omicidio e faceva riferimento al coinvolgimento - non diretto - di un sacerdote, (...) Ma quella nota investigativa si inceppo' da qualche parte nella macchina burocratica del Sisde e non arrivo' mai agli investigatori. La Procura di Salerno sta ora - grazie anche al contributo informativo offerto dall'inchiesta giornalistica della Gazzetta - cercando di ricostruire con precisione cosa accadde nel 1997. L'ipotesi e' che ci fu un coinvolgimento ufficiale di alcuni agenti del Sisde, che erano autorizzati a indagare dal capocentro dell'epoca, e un coinvolgimento di altri agenti che, non si sa a che titolo, si sono interessati a questioni legate al caso Claps. La stessa cosa potrebbe essere accaduta con le loro fonti. Alcune parlavano anche con un capitano dei carabinieri, senza alcuna delega della Procura. È avvenuto tutto in modo trasparente? È quello che stanno cercando di chiarire gli investigatori» -: se il Presidente del Consiglio intenda effettuare una indagine atta a verificare le attivita' del Sisde negli anni novanta, in Basilicata e a trasferire all'autorita' giudiziaria che segue i casi Claps e Gianfredi tutta la documentazione utile; se il Ministro della giustizia intenda avviare attivita' ispettive negli uffici giudiziari di Potenza. (4-14800)" . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . . . . . . "4/14800" . . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "0"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14800 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120207"^^ . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "2014-05-15T01:26:27Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14800 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120207" . .