INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14725 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120201
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14725 presentata da FRANCESCO LARATTA mercoledi' 1 febbraio 2012, seduta n.580 LARATTA, MARINI e OLIVERIO. - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: la Banca di Cosenza - CREDITO COOPERATIVO, nata nel 2006 dalla fusione tra la BCC PreSila - Scigliano (gia' ex BCC Pietrafitta ed ex BCC Scigliano) e BCC di Dipignano (anno di costituzione della Banca credito cooperativo di Dipignano 1906; Banca credito cooperativo di Pietrafitta 1907), e' sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria, con il decreto ministeriale n. 353 del 6 maggio 2010 sottoscritto dal Ministro dell'economia e delle finanze, per gravi irregolarita' dell'organo amministrativo e di controllo; il personale dipendente delle banche e' di 63 unita' con un'eta' media del personale di 40 anni; il Fondo di Garanzia, costituito e alimentato con risorse provenienti dal conto economico di fondi provenienti da tutte le Banche di credito cooperativo italiane, il 6 settembre 2011 ha deliberato la non concessione dell'intervento a Banca di Cosenza; la Calabria - fino a circa 10 anni addietro - contava ben 35 Banche credito cooperativo autonome operanti sul territorio; ciascuna di queste, per statuto e per regolamento organizzativo del credito cooperativo nazionale, ha contribuito per lunghissimi anni ad alimentare il fondo di cui sopra, senza mai beneficiarne; il fondo finora non ha inteso intervenire in sostegno della Banca di Cosenza; lo stesso Fondo, sembra assistere passivamente all'acquisizione di Banca di Cosenza da parte di: Banca Sviluppo - banca di espressione del credito cooperativo con sede centrale a Roma e filiali sparse per tutto il territorio nazionale; Banca credito cooperativo centro Calabria - banca operante nel lametino, con sede legale in Cropani e Lamezia; trattasi di Banca credito cooperativo con analoghe dimensioni della Banca credito cooperativo di Cosenza, sia in termini di volumi, sia in termini di dipendenti in organico; la questione piu' grave, dal punto di vista dell'impatto occupazionale, e' che la proposta di acquisizione da parte dei due citati istituti di credito prevedera' licenziamenti per non meno di 17 unita' (salvo ulteriori inasprimenti nella trattativa negoziale) che potrebbero determinare il licenziamento di tutti i dipendenti operanti nel centro direzionale (ossia, 31 unita'), atteso che l'acquisizione sara' concretizzata sotto forma di acquisto di rami di azienda (soltanto le 8 filiali e i 32 dipendenti che in esse operano) -: se il Governo sia a conoscenza di quanto sopra esposto; cosa si intenda fare affinche' possano essere scongiurati i licenziamenti del personale dipendente, anche soltanto di poche unita', posto che appare superfluo, precisare che trattasi di giovani risorse, validissime ed estremamente dedite al proprio dovere, che si troverebbero praticamente impossibilitate a ricollocarsi nel mondo del lavoro cosi' non snaturando il legame ultracentenario della banca con il territorio. (4-14725)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14725 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120201
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MARINI CESARE (PARTITO DEMOCRATICO)
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO)
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4/14725
LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO)