INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14634 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120125
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-14634 presentata da FRANCESCO LARATTA mercoledi' 25 gennaio 2012, seduta n.576 LARATTA, OLIVERIO e MARINI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: nei giorni 5, 6 e 7 giugno 2011 presso l'azienda Fratelli Romano spa di Crotone, nei giorni 27, 28, 29 e 30 luglio presso l'azienda Intersaj srl di Trebisacce e poi nei giorni 24, 25, 26, 27, 28, 29 e 30 novembre 2011 presso l'azienda Antonio Foderaro Autoservizi di Lamezia Terme si sono consumate azioni di protesta selvaggia ad opera di lavoratori in massima parte iscritti all'organizzazione sindacale Faisa-Cisal; tali azioni sono state condotte in spregio della normativa regolante l'esercizio di sciopero nei servizi pubblici essenziali; la protesta si sarebbe svolta non solo attraverso una spontanea astensione dai lavoro ma, a quanto e' a conoscenza degli interroganti, anche attraverso atti, diretti e indiretti, di minaccia nei confronti dei lavoratori desiderosi di prendere servizio il cui accesso ai depositi aziendali e' stato impedito da forme di picchettaggio; in tali occasioni e' intervenuta la forza pubblica che ha identificato gli autori della protesta ma a quanto risulta agli interroganti non sarebbe in alcun modo intervenuta per sospendere la protesta illegittima, causa la mancata (assunzione dell'ordinanza di precettazione; nell'ambito della protesta sono state commesse violazioni penalmente rilevanti quali: la notte del 27 luglio, la sottrazione di autobus dal deposito dell'azienda Lirosi srl sito in Gioia Tauro, poi condotti fino all'entrata del deposito dell'azienda Intersaj sito in localita' Rovitti in Trebisacce (Cosenza), a circa 250 chilometri di distanza, e utilizzati per sbarrare l'uscita dei mezzi aziendali; il 27 luglio, la sottrazione di autobus dal deposito della Saj srl sito in Rende, Zona industriale, a circa 90 chilometri da Trebisacce, ad opera di soggetti muniti di passamontagna per impedirne il riconoscimento e conduzione degli stessi fino all'entrata del deposito dell'azienda Intersaj al fine di implementare lo sbarramento all'uscita di mezzi aziendali; il 28 luglio, il sequestro di un mezzo della Intersaj in servizio di linea proveniente da Milano operato da soggetti muniti di calzamaglia e/o passamontagna, previe minacce rivolte al conducente, che si andava poi ad aggiungere agli altri mezzi utilizzati per sbarrare l'accesso in entrata e in uscita al deposito Intersaj; il 28 luglio, occupazione dei binari ferroviari paralleli alla strada provinciale Trebisacce-Amendolara con interruzione del servizio per molte ore e minacce rivolte ai conducenti del treno; il 28 luglio, blocco della circolazione sulla strada provinciale Trebisacce-Amendolara attuato ponendo un pullman di traverso alle due carreggiate; il 30 luglio, interruzione della nuova strada statale 106 e di un servizio di linea esercitato dall'azienda las Scura ad opera di manifestanti nei pressi dello svincolo nord di Trebisacce, e danneggiamento di altri due pullman, in altra localita', incisi con un punteruolo; minacce verbali o rivolte a mezzo sms telefonici nei confronti dei titolari delle aziende calabresi Fratelli Romano spa, Intersaj srl, las Scura e Foderaro Autoservizi ad opera del rappresentante regionale della Faisa-Cisal nei cui confronti pendono relative querele presso le procure della repubblica competenti per territorio; la protesta ha determinato il blocco dei servizi pubblici nei giorni 5, 6 e 7 giugno riguardanti i servizi della Romano s.p.a. il 27, 28, 29 e 30 luglio per i servizi pubblici svolti dalla Intersaj s.r.l. e il 24, 25, 26, 27, 28, 29, e 30 novembre 2011 per i servizi pubblici svolti dalla Foderaro Autoservizi con relativi enormi disagi e danni per l'utenza, ingenti danni per le aziende coinvolte e spreco di risorse erariali per la regione che finanzia i servizi minimi di propria competenza; nei casi citati la protesta si e' fermata solo a seguito di verbali siglati in sede prefettizia, conclusi sotto la pressione esercitata dalle azioni selvagge e senza che le aziende potessero far valere le ragioni di diritto; in nessun caso il prefetto ha ritenuto di ricorrere al potere conferito dall'articolo 8 della legge n. 146 del 1990 in materia di precettazione, sebbene fossero gravi e accertati i fatti posti in essere dai lavoratori e nonostante la stessa Faisa-Cisal non avesse risposto alla convocazione precedentemente formulata dal prefetto in sede di conciliazione della vertenza; tali violazioni sono state prontamente segnalate a tutti gli organi competenti, ivi compresa la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali senza che alcun provvedimento sia stato intrapreso nei confronti dei partecipanti alla protesta -: quali iniziative di competenza intendano assumere per contrastare e scoraggiare tali azioni di protesta selvaggia e se non si ritenga per il futuro impedire le condotte non conformi alla legge e tali da compromettere l'ordine pubblico. (4-14634)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14634 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120125
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14634 presentata da LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20120125
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
MARINI CESARE (PARTITO DEMOCRATICO)
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO (PARTITO DEMOCRATICO)
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4/14634
LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO)