"2014-05-14T21:05:32Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14556 presentata da CORRENTI GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930525"^^ . . "1"^^ . . . "DE SIMONE ANDREA CARMINE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/14556 presentata da CORRENTI GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930525" . "4/14556" . _:B5d12a520443eba2109c52e4623fbb100 . . "CORRENTI GIOVANNI (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso: 1) che all'interrogante e' stato rimesso il libro dal titolo \"Contro la giustizia\" scritto dal pretore di Borgomanero dottor Erasmo Renzo Lombardi; 2) che i fatti gravi, documentatamente esposti nel libro, sono attribuiti ad alti magistrati dirigenti del Ministero di Grazia e Giustizia ed hanno indotto il Consiglio Superiore della Magistratura ad adottare apposita deliberazione nella quale e' particolarmente sottolineata la necessita' ed urgenza di decise indagini; 3) che giunge notizia secondo cui e' stata aperta indagine penale dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ed indagine amministrativa all'interno del Ministero di Grazia e Giustizia -: se corrisponda al vero, come l'interrogante ha fondate ragioni di ritenere: Aa) che la Procura della Repubblica non ha registrato alcun nome di persone indagate, pur essendo manifesto che i fatti inquietanti riportati nel libro risultano documentalmente ascrivibili quantomeno alla dottoressa Livia Pomodoro, alla dottoressa Liliana Ferraro ed al dottor Fabio Mondello, tutti magistrati in servizio presso il Dicastero; b) che il Procuratore della Repubblica dottor Vittorio Mele non ha ritenuto di astenersi ed ha compiuto atti di indagine pur essendo noto il suo rapporto di familiarita' ed amicizia con le dottoresse Pomodoro e Ferraro, alla quale ultima e' stata recentemente affidata dal dottor Vittorio Mele la presentazione del suo libro \"Il mestiere di giudice\" in affollate conferenze di cui ha dato notizia anche la stampa; c) che il Procuratore dottor Vittorio Mele non ha iscritto nel registro delle notizie di reato precedenti atti, pure a lui pervenuti, che contenevano le allarmanti notizie di sperperi ed abusi oggi meglio elencate nel libro del dottor Lombardi, cestinandole con provvedimento del 6 ottobre 1992; d) che il Procuratore Vittorio Mele si e' piu' volte recato sia immediatamente prima della citata \"archiviazione\" del 6 ottobre 1992 che nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione del libro del dottor Lombardi nell'ufficio del Capo di Gabinetto dottoressa Livia Pomodoro, per riunioni non annunciate da atti protocollati tra i due uffici, prive di verbalizzazione, e pertanto facilmente riferibili non a rapporti istituzionali tra i rispettivi uffici ma a contatti personali quantomeno inopportuni nel momento in cui netta dovrebbe essere la separatezza tra indagatore e probabile indagata; e) che il Procuratore della Repubblica dottor Vittorio Mele si accingerebbe ad associare alle indagini sui fatti di cui al libro del dottor Lombardi il sostituto procuratore dottor Pietro Paolo Saviotti che non figura tra i sostituti normalmente destinati ad indagini su reati contro la Pubblica Amministrazione e che in passato e' stato annoverato tra i collaboratori della dottoressa Liliana Ferraro, peraltro al di fuori di qualsiasi incarico del Ministro di Grazia e Giustizia; f) che, contrariamente alla prassi costantemente seguita in passato, l'indagine amministrativa interna al Ministero non e' stata affidata all'Ispettorato generale del Ministero; g) che l'ispezione e' invece diretta dal dottor Vincenzo Rovello, recentemente collocato alla Direzione Generale degli Affari Civili ed a sua volta legato, secondo quanto risulta all'interrogante da vincoli di familiarita' e di amicizia alla dottoressa Livia Pomodoro ed alla dottoressa Liliana Ferraro che ne avrebbero auspicato e favorito la nomina; h) che uno dei componenti della Commissione di indagine amministrativa e' addirittura il dottor Fabio Mondello, Direttore di uno degli uffici ispezionati, ripetutamente criticato nel libro del dottor Lombardi; i) che l'altro componente e' la dottoressa Floretta Rolleri, recentemente chiamata al Ministero, proprio per l'auspicio e le pressioni di quello che nel libro del dottor Lombardi e' individuato come gruppo di potere interno al Ministero stesso; l) se non ritenga il Ministro di Grazia e Giustizia che l'accertamento sui fatti, sia in sede penale che in quella amministrativa, corra il rischio di pericolose commistioni idonee a generare gravi dubbi sulla genuinita' ed imparzialita' dei risultati, ed a gettare discredito sulla funzione della magistratura nonche' sulla trasparenza del Ministero di Grazia e Giustizia; m) se le condotte sopra enunciate non costituiscano quantomeno illecito disciplinare, del quale il Ministro di Grazia e Giustizia ha titolarita' di impulso, e non comportino una conferma della tesi esposta nel libro del pretore di Borgomanero dottor Lombardi, secondo cui nel Ministero imperversa un gruppo di potere che pare dunque estendere le sue propaggini anche negli uffici giudiziari; n) quali garanzie di imparzialita' di vero approfondimento e di scrupolo nelle indagini il Ministro ritenga di poter assicurare al Parlamento ed ai cittadini; o) se il Presidente del Consiglio dei ministri non ritenga di dover intervenire su questione di tanto rilievo per la trasparenza dell'importantissima amministrazione pubblica della giustizia. (4-14556)" . . . "CESETTI FABRIZIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19930525-19940311" . _:B5d12a520443eba2109c52e4623fbb100 "Con riferimento all'interrogazione in oggetto si comunica quanto segue. Per la parte riguardante gli ipotizzati profili di rilevanza penale, sulla base degli elementi di valutazione e conoscenza riferiti dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, si osserva: L'incarto relativo al contenuto del libro del dottor Lombardi e' stato iscritto dalla detta Procura al mod. 45, (\"atti non costituenti notizia di reato\"), non essendosi ravvisata, nella specie, una esplicita denunzia di illeciti penali nei confronti dei soggetti ai quali l'autore del testo addebitava, in sostanza, semplici negligenze, disfunzioni e, soprattutto, difetto di collaborazione con l'ufficio automazione da lui diretto all'epoca. Il Procuratore della Repubblica, trattandosi di vicenda concernente il Ministero di Grazia e Giustizia, ha seguito personalmente la questione, come in analoghe occasioni, ed ha sentito il dottor Lombardi e altre persone citate nel libro o comunque informate dei fatti per poi delegare, al fine di approfondire ulteriormente tutti gli aspetti della vicenda, il sostituto dottor Pietro Giordano, componente del \"pool\" incaricato della trattazione dei reati contro la pubblica amministrazione. Il dottor Giordano ha proceduto all'esame di altre persone e ha acquisito copia degli interrogatori resi alla Procura di Milano da alcuni indagati per reati di corruzione e illecito finanziamento dei partiti, in relazione a forniture \"informatiche\" al Ministero di Grazia e Giustizia, la relazione conclusiva dell'indagine amministrativa disposta dal Guardasigilli ed i verbali della commissione automazione del Consiglio Superiore della Magistratura. Il materiale acquisito sara' opportunamente vagliato per le definitive determinazioni del P.M.. Non e' esatta la circostanza secondo cui il dottor Mele avrebbe avuto in animo di associare alle indagini il sostituto dottor Pietro Saviotti. Piuttosto va precisato che il dottor Saviotti, ricevuta in occasione del turno di servizio presso la Direzione Distrettuale Antimafia, una denunzia dell'onorevole Carlo Palermo, con contenuto non dissimile da quello del libro del dottor Lombardi, dopo avere escluso reati di competenza della D.D.A., ha restituito il fascicolo al Procuratore aggiunto dottor Coiro, che lo ha assegnato al dottor Agueci. Anche tale magistrato ha mantenuto l'iscrizione del procedimento a mod. 45 fino all'epoca del suo trasferimento alla Procura Generale di Palermo, con conseguente assegnazione del fascicolo, per evidenti ragioni di connessione, al dottor Pietro Giordano, gia' titolare dell'inchiesta relativa al libro del dottor Lombardi. Va aggiunto, per completezza, che il dottor Pietro Saviotti, per la sua specifica esperienza nei settori dell'informatica e della organizzazione del lavoro del P.M., e' stato nominato formalmente dal Ministro Vassalli componente, senza compenso, della Commissione per i registri penali da istituire in vista della entrata in funzione del nuovo codice di procedura penale e, successivamente, anche della Commissione incaricata di predisporre il regolamento per la tenuta informatizzata dei predetti registri. Tali Commissioni erano composte da magistrati e funzionari provenienti da molti uffici giudiziari italiani. Si e' trattato quindi di un contributo che il dottor Saviotti ha fornito esclusivamente per fini istituzionali, non diversamente da quanto avvenuto per numerosi altri magistrati. L'archiviazione disposta dal dottor Mele nell'ottobre 1992 riguarda non una notitia criminis relativa ad \"allarmanti sperperi ed abusi\", ma soltanto generiche informazioni apparse su giornali a diffusione locale, che concernevano l'imminente pubblicazione del libro del dottor Lombardi. Il dottor Mele presta servizio in magistratura da oltre 42 anni ed ha ricoperto incarichi nell'Associazione Nazionale Magistrati e nel Consiglio Superiore della Magistratura. In questo, e non in altri contesti, si inserisce la conoscenza da parte del dottor Mele delle dottoresse Pomodoro e Ferraro con le quali ha intrattenuto rapporti legati alle funzioni dalle stesse esercitate presso il Ministero di Grazia e Giustizia. Appare quindi assolutamente fuorviante ipotizzare relazioni non istituzionali o, comunque, di carattere personale e, quindi inopportune, tra il Procuratore della Repubblica di Roma ed i dirigenti di importanti uffici ministeriali, in ragione della mancata formalizzazione degli incontri e dell'omessa verbalizzazione dei colloqui, tanto piu' considerando che una prassi del genere non e' mai stata adottata presso questa amministrazione Centrale. Si aggiunge che il dottor Mele ha frequentato per anni il Ministero quale componente delle varie Commissioni redigenti del progetto preliminare del Codice di Procedura penale (1974-1977), della Commissione redigente del nuovo codice (1987-1989) nonche' quale Presidente della Commissione per la riforma penale tributaria (1990-1991). A tali incarichi il magistrato e' stato chiamato dai Ministri del tempo quando la dottoressa Pomodoro non rivestiva ancora la carica di Capo di Gabinetto del Guardasigilli. Il dottor Mele ha anche precisato di non aver mai conosciuto, per quanto in grado di ricordare, il dottor Mondello ed ha escluso di aver affidato alla dottoressa Ferraro la presentazione del suo libro \"Mestiere Giudice\", organizzata in realta' da alcuni professori universitari presso l'Ateneo di Salerno. Per la parte riguardante gli aspetti amministrativi della vicenda, si osserva. In adempimento del decreto legislativo 12 febbraio 1993, n. 39, l'attuale Ministro di Grazia e Giustizia ha nominato la dottoressa Floretta Rolleri direttore dell'Ufficio Automazione e responsabile per i sistemi informativi automatizzati dell'amministrazione della giustizia. Al fine di individuare le linee programmatiche di intervento da illustrare all'Autorita' per l'informatica, istituita dalla suddetta legge, ed, altresi', per accertare eventuali situazioni, attuali o pregresse, di disservizio e, comunque, carenze dei detti sistemi informatizzati, si e', contestualmente, disposta una indagine conoscitiva sulla regolarita' e funzionalita' degli uffici ministeriali cui e' affidata la programmazione e la gestione delle attivita' informatiche; cio' con particolare riferimento all'Ufficio Automazione e all'Ufficio IV della Direzione Generale degli Affari Civili, all'Ufficio del Casellario della Direzione Generale degli Affari Penali, e agli uffici informatici del D.A.P. e della Giustizia Minorile nonche' ai C.E.D. della Corte di Cassazione e della Corte di Appello di Roma. L'indagine, con facolta' di estensione degli accertamenti ad altre realizzazioni informatiche eventualmente in esercizio, e' stata affidata al dottor Vincenzo Rovello, appena insediato nella carica di Direttore Generale degli Affari Civili dopo essere stato, a lungo e sino a quel momento, vice Capo dell'Ispettorato Generale di questa amministrazione. A tale proposito, va precisato che la nomina dei dottor Rovello alla Direzione Generale degli Affari Civili, non e' stata affatto determinata o influenzata dalle relazioni di familiarita' ed amicizia supposte dagli onorevoli interroganti, ma e' frutto di una precisa e del tutto autonoma scelta del nuovo Ministro, in una fase difficile per la funzionalita' e la credibilita' di quell'ufficio, trattandosi di un magistrato da tutti apprezzato e stimato ed, inoltre, di grande valore ed esperienza giuridico-amministrativa, affinata nei lunghi anni di servizio presso l'ispettorato Generale, ove aveva condotto con competenza, rigore e tempestivita', ispezioni ed inchieste alcune delle quali di particolare impegno e delicatezza. Provenendo il dottor Rovello proprio dall'ispettorato, si e' ritenuto dal Ministro del tutto logico, anzi naturale affidare a lui l'indagine conoscitiva sui servizi informatici dell'amministrazione, tanto piu' che tale decisione consentiva di coniugare competenza specifica nell'attivita' di accertamento e possibilita' di approfondita conoscenza dello stato di un importante settore operativo degli Affari Civili da parte del suo nuovo responsabile. Si aggiunge che l'indagine e' stata condotta direttamente e personalmente dal dottor Rovello, il quale, tra le altre, ha assunto la doverosa iniziativa di farsi relazionare dal dottor Mondello sull'attivita' da lui svolta nella qualita' di direttore dell'Ufficio IV della stessa Direzione Generale. Va anche escluso che la dottoressa Rolleri sia stata chiamata alla Direzione dell'Ufficio Automazione per le ragioni prospettate nell'interrogazione. La dottoressa Rolleri, infatti, e' stata nominata proprio in considerazione della sua specifica competenza e professionalita' nel settore da tutti riconosciute ed acquisite in anni di collaborazione con il C.E.D. della Cassazione e con il C.S.M. oltreche' con il Ministero di Grazia e Giustizia. Ed invero, la dottoressa Rolleri ha subito dato prova, agendo in costante collaborazione con l'Autorita' per l'informatica di nuova istituzione, di essere in grado di garantire nel modo migliore possibile e con generale consenso, efficienza ed operativita' all'Ufficio affidatole. All'esito della complessa ed analitica indagine conoscitiva il dottor Rovello ha trasmesso al Ministro di Grazia e Giustizia una documentata relazione dalla quale non emergono, allo stato delle conoscenze, irregolarita' ne' elementi di responsabilita' disciplinare a carico dei magistrati indicati dagli onorevoli interroganti. Si segnala, infine, che la Procura regionale della Corte dei Conti del Lazio ha avviato una autonoma indagine contabile sulla vicenda. A tale autorita' e' stata doverosamente offerta ampia collaborazione, provvedendosi ad evadere con sollecitudine la richiesta di informazioni e documenti. Il Ministro di grazia e giustizia: Conso." . _:B5d12a520443eba2109c52e4623fbb100 "19940223" . _:B5d12a520443eba2109c52e4623fbb100 "MINISTRO MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA" . _:B5d12a520443eba2109c52e4623fbb100 .