_:B365beffc82b29e04bc50aded36d6e4b6 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 23 luglio 2012 nell'allegato B della seduta n. 670 All'Interrogazione 4-13992\n presentata da DORIS LO MORO Risposta. - Con l'interrogazione in esame viene richiamata l'attenzione del Governo in merito alle problematiche di natura economico-finanziaria che interessano il comune di Reggio Calabria ed alle eventuali forme di condizionamento mafioso. Ricordo che la questione e' stata pure affrontata dal Ministro Cancellieri nel corso dell'audizione sulle linee programmatiche che si e' svolta in I commissione lo scorso 1 o febbraio 2012. La prefettura di Reggio Calabria ha svolto, e continua a svolgere, un costante monitoraggio sugli organi elettivi degli enti locali per valutare con la massima attenzione gli eventuali elementi sintomatici di possibili infiltrazioni della criminalita' organizzata. Relativamente agli aspetti concernenti il settore economico e finanziario del comune di Reggio Calabria, posso riferire - sulla base degli elementi forniti dalla prefettura - che l'attivita' di verifica amministrativo-contabile, effettuata dai servizi ispettivi della ragioneria generale dello Stato, si e' recentemente conclusa e le risultanze sono al momento in corso di valutazione. Ai fini dell'accertamento di eventuali forme di ingerenza da parte della criminalita' organizzata, acquista particolare rilievo un recente provvedimento dell'autorita' giudiziaria. Mi riferisco all'esecuzione di una ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di quel comune capoluogo, nei confronti di un neo eletto consigliere comunale, pure amministratore nella precedente consiliatura. Questi, indagato per il reato di cui all'articolo 416-bis del codice penale, quale concorrente esterno di associazione a delinquere di tipo mafioso, e' stato sospeso di diritto dalla carica elettiva ricoperta - articolo 59, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 267 del 2000. Tali vicende giudiziarie vanno ad inserirsi in un contesto gia' da tempo oggetto di particolare attenzione per diversi e numerosi episodi che hanno interessato rappresentanti di articolazioni societarie o istituzionali del comune. Sulla base delle risultanze degli accertamenti disposti, il prefetto ha ritenuto necessario verificare, con immediatezza, l'eventuale esistenza di forme di connessione o di contiguita' e, dunque, di condizionamento tra organizzazioni criminali e sfera pubblica. In questa direzione, pertanto, il 20 gennaio 2012 - esercitando i poteri di delega conferiti dal Ministro dell'interno - il prefetto ha disposto l'accesso presso l'amministrazione comunale, nominando un'apposita commissione, la cui attivita' e' stata recentemente prorogata. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Saverio Ruperto." . _:B365beffc82b29e04bc50aded36d6e4b6 "20120723" . _:B365beffc82b29e04bc50aded36d6e4b6 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B365beffc82b29e04bc50aded36d6e4b6 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13992 presentata da LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111123" . . "LARATTA FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "4/13992" . . . . "20111123-20120723" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13992 presentata da LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20111123"^^ . "LO MORO DORIS (PARTITO DEMOCRATICO)" . "2014-05-15T01:20:32Z"^^ . _:B365beffc82b29e04bc50aded36d6e4b6 . "1"^^ . . . "GARAVINI LAURA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "VILLECCO CALIPARI ROSA MARIA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-13992 presentata da DORIS LO MORO mercoledi' 23 novembre 2011, seduta n.553 LO MORO, VILLECCO CALIPARI, GARAVINI e LARATTA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: secondo notizie largamente diffuse dalla stampa, circa un mese fa, nel corso di un'udienza del processo «Testamento» che si sta svolgendo davanti alla corte di appello di Reggio Calabria, il collaboratore di giustizia Roberto Moio affermava che le societa' partecipate del comune reggino fossero controllate dalla 'ndrangheta, indicando per le singole societa' la cosca che ne aveva il controllo («la Fata Morgana e' degli Zito-Bertuca; la Multiservizi era gestita... da Pino Rechichi, vicino ai Tegano, e la Leonia e' dei Fontana»); nel citato processo e' coinvolto, tra gli altri, un ex consigliere comunale, Massimo Labate, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, per il quale il procuratore generale ha chiesto la condanna a dieci anni di carcere, in esito ad una articolata requisitoria in cui, secondo quanto riportato dalla stampa locale, il rappresentante della pubblica accusa ha, in particolare, affermato «nessuno pensi che l'idea delle societa' miste del Comune sia nata nelle stanze di alcuni palazzi della politica, ma e' il frutto di riunioni di 'ndrangheta»; le societa' partecipate sono state al centro dell'indagine della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attivita' illecite connesse al ciclo dei rifiuti che ha anche cercato, per alcune di esse, di capire perche' il comune di Reggio ha aderito a piu' societa' con lo stesso oggetto, senza ottenere, a quanto risulta agli interroganti, alcun chiarimento dal presidente della regione, Scopelliti, che, secondo quanto si legge nella relazione approvata dalla Commissione nella seduta del 19 maggio 2011, ha dichiarato «di non ricordare i motivi che lo avevano indotto, pur essendo egli al tempo sindaco, ad aderire a due distinte societa', benche' aventi lo stesso oggetto»; aldila' di tale particolare, la Commissione d'inchiesta si e' occupata lungamente delle partecipate reggine ed ha molto insistito sulle anomalie riscontrate, segnalando anche che alcune di esse determinavano un «fondato sospetto» di infiltrazioni mafiose; nei giorni scorsi, nell'ambito di un'operazione coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria sono state eseguite undici ordinanze di custodia cautelare per associazione a delinquere di stampo mafioso che hanno colpito esponenti del clan Tegano ma anche professionisti che lavoravano al servizio delle cosche. Nell'ambito di tale inchiesta e' emerso, in particolare che la Reci.im s.r.l., in mano al clan Tegano e retta da uno degli arrestati, Giuseppe Richichi, controlla il 33 per cento della «Gestione servizi territoriali» s.r.l. che, a sua volta, controlla la Multiservizi spa. Per la Multiservizi, pertanto, sembra trovare conferma l'assunto del pentito; il comune di Reggio Calabria e' da mesi al centro dell'attenzione anche per altre vicende, anch'esse oggetto di verifica amministrativa e giudiziaria. Qualche mese fa, tra l'altro, si e' suicidata, ingurgitando acido muriatico, Orsola Fallara, dirigente a contratto del predetto comune che ha retto per anni il settore finanziario. Una verifica effettuata dopo tale episodio ha accertato un buco nel bilancio comunale di particolare entita' (si dovrebbe trattare di circa 170 milioni di euro); il contesto di confusione amministrativa e di disamministrazione che emerge da tali vicende non e' in se' indicativo di infiltrazioni mafiose anche se, per comune esperienza, e' proprio la cattiva amministrazione a rendere possibili e a favorire le pressioni e le infiltrazioni della criminalita' organizzata nella gestione della cosa pubblica; e' del 21 novembre 2011 la notizia che il sindaco di Reggio, accompagnato dal presidente del consiglio di amministrazione della Multiservizi, ha illustrato al prefetto «le iniziative poste in essere dagli organi societari per tutelare l'azienda e l'Amministrazione comunale». Si tratta pero' di iniziative tardive; nonostante il comune sia oggi retto da una nuova amministrazione, a seguito dell'elezione del sindaco Arena, sembra opportuno, ed anzi necessario, verificare se ci sono state pressioni ed infiltrazioni che hanno trovato spazio nell'amministrazione comunale e nell'apparato burocratico del comune, a partire dal settore cui e' affidata la vigilanza e il controllo sulle partecipate -: se sia a conoscenza dei fatti sopra riferiti e quali iniziative di sua competenza intende intraprendere; se non ritenga di attivare gli accertamenti necessari, disponendo l'accesso presso il comune di Reggio Calabria ai sensi dell'articolo 143 del decreto legislativo 267 del 2000. (4-13992)" .