"POLLI MAURO (LEGA NORD)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . . "2014-05-14T21:04:09Z"^^ . . "19930507-" . "INGRAO CHIARA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA)" . "DORIGO MARTINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA)" . . "APUZZO STEFANO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . "0"^^ . . . . . "4/13840" . "RUSSO SPENA GIOVANNI (RIFONDAZIONE COMUNISTA)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13840 presentata da CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930507" . "Ai Ministri della difesa, della sanita' e dell'interno. - Per sapere - premesso che: la Fraternita' di Misericordia di Arese e' ente convenzionato con il Ministero della difesa per l'accoglimento di dieci obiettori di coscienza in servizio civile; gli obiettori di coscienza distaccati in servizio civile presso tale ente hanno programmi di attivita' che prevedono 72 ore di servizio civile effettivo, e precisamente dal lunedi' al venerdi' dalle ore 7 alle ore 19, e dalle ore 7 alle ore 13 il sabato e la domenica, il tutto salvo ulteriori esigenze di servizio; a questi turni di servizio, degni di una qualche piantagione di cotone ottocentesca negli Stati meridionali degli USA, si affianca un eufemistico \"permesso\" da concedersi dopo sei giorni di servizio consecutivo e consistenti in 24 ore in cui il giovane obiettore deve rimanere nei locali dell'ente dalle ore 0,00 alle ore 19,00. La \"libera uscita\" e' infatti concessa solo dalle 19,00 alle 24,00, ed il permesso di assentarsi per l'intera giornata di \"riposo\" e' subordinato al \"corretto svolgimento del servizio, alla disponibilita' ed al rispetto delle regole\", premessa indispensabile per i responsabili dell'ente in questione per l'uscita da una struttura che piu' ad un ente e' simile ad un carcere. Le caratteristiche dell'orario di servizio sono ampiamente descritte nel cosiddetto \"piano di impiego degli obiettori di coscienza\" che gli obiettori dovrebbero firmare e che viene inviato al Distretto Militare di Milano, al Ministero della difesa - Direzione Generale della Leva ed alla Confederazione Nazionale Misericordie d'Italia. Da notare come in alcuni periodi qualche obiettore in servizio civile e' stato costretto a svolgere dalle 24 alle 36 ore di servizio continuato, situazione denunciata al Distretto militare gia' con lettera del 20 luglio 1991 dall'obiettore Valerio Losi; l'ente convenzionato tenta di far passare tali orari massacranti per \"disponibilita'\" e non per servizio effettivo. Da segnalare come l'obiettore di coscienza Fabio Del Giudice abbia segnalato al Distretto Militare di Milano, con lettera datata 13 febbraio 1993, l'effettivita' dell'orario di servizio svolto, oltretutto ricoprendo mansioni di grandi responsabilita' quali l'assistenza e il trasporto di malati su autoambulanze. Quanto affermato dal signor Fabio Del Giudice e' estensibile a tutti gli obiettori in servizio civile, come puo' essere agevolmente verificato dalle \"bolle\" da cui risultano gli interventi effettuati dalle ambulanze della Misericordia, \"bolle\" in cui sono riportati gli orari degli interventi e la composizione degli equipaggi delle ambulanze stesse; ai turni massacranti si accompagna una sistemazione degli alloggi che vede la disponibilita', in spazi ristretti e sino a poco tempo fa inagibili, di otto letti per una convenzione di dieci obiettori, con un solo servizio igienico. Da sottolineare come, durante un'ispezione svolta dal Distretto Militare nell'estate del 1992, era stato indicato come alloggio per obiettori uno stanzino di 8 mq, con 5 letti, utilizzato tutte le notti dai volontari della squadra di servizio notturna, per cui completamente indisponibile al pernottamento obiettori, oltre che due posti letto presso l'ospedale \"Sacco\", cioe' a nove chilometri di distanza dalla sede dell'ente. Fino all'autunno del 1992 per alcuni obiettori era praticamente impossibile usufruire dell'alloggio, che ufficialmente si trovava presso un appartamento adibito a svariate funzioni (uffici amministrativi, sala riunione e deposito-magazzino), appartamento di cui una sola stanza, con tre letti, era destinata ai 6 obiettori allora in servizio, ai quali non erano state neppure consegnate le chiavi del loro ipotetico alloggio; agli obiettori di coscienza per un lungo periodo di tempo non e' stato consegnato un idoneo equipaggiamento di servizio, per mesi hanno dovuto lavarsi a casa propria i pochi camici loro affidati e la giacca a vento dell'associazione e' stata loro data solo alla fine dell'ottobre del 1992. Nonostante gli obiettori fossero ripresi numerose volte dal personale di vari ospedali non e' mai stato fornito un equipaggiamento confacente; per quel che riguarda la corresponsione della paga, si fa presente come essa non viene corrisposta con alcuna regolarita', mentre alcuni obiettori hanno ricevuto una sorta di \"fuori busta\" in coincidenza di particolari periodi dell'anno, forse in un tentativo di ingraziarseli; i pasti serali in molti casi non sono stati corrisposti e quando lo erano gli obiettori dovevano recarsi presso la mensa dell'ospedale \"L. Sacco\", molto spesso con mezzi propri; gli obiettori hanno dovuto spesso ricoprire i turni effettuati di notte senza poi poter usufruire del riposo previsto il giorno successivo, fino ad essere impiegati in servizio per 36 ore consecutive; oltre all'orario di servizio la Fraternita' Misercordia di Arese pretende che i giovani in servizio civile frequentino corsi per l'ottenimento del diploma di soccorritore, ovviamente al di fuori dell'orario di servizio (dalle 21,00 alle 22,30). Anche questo e' stato notificato al Distretto Militare di Milano, e basta porre un attimo di attenzione, domandandosi quale giovamento potra' portare un corso da frequentarsi dopo 12 ore di servizio continuativo, per comprendere come tali corsi siano solo un meccanismo formale per coprire le grosse irregolarita' di cui la Fraternita' Misericordia di Arese e' affetta, piuttosto che essere lo strumento per fornire effettive capacita' e conoscenze agli obiettori per lo svolgimento di un buon servizio civile. A tale proposito si sottolinea inoltre che agli obiettori che frequentavano il corso per l'ottenimento del diploma della Associazione Italiana Soccorritori (AIS) i permessi di libera uscita venivano revocati e non sono mai stati recuperati; formalmente le attivita' di servizio sono indicate nel piano d'impiego sopra menzionato, documento che molto spesso e' sottoposto agli obiettori anche due mesi dopo l'inizio del servizio stesso e di cui si sollecita la firma da parte dell'obiettore con pressioni psicologiche di vario genere (ritiro dei permessi, minacce di trasferimenti in localita' sperdute, turni massacranti presso l'ospedale \"L. Sacco\"). Di fatto gli obiettori sono utilizzati in attivita' di pronto soccorso, centralinista, trasporto malati (anche affetti da gravi malattie quali TBC, AIDS, epatite virale) e feriti a mezzo di ambulanze. Gli obiettori sono stati inoltre utilizzati in attivita' non previste dal piano di impiego come ad esempio quelle di facchino, autista di componenti la direzione della Misericordia. In taluni casi, con l'incentivo di permessi e licenze, sono richiesti servizi personali che esulano completamente dal piano di impiego degli obiettori, come quello di autista privato del Governatore Ivana Bristot Martinenghi per accompagnarla alla sua casa al mare in Liguria (con auto di servizio); l'attivita' di servizio e' svolta sia presso la sede dell'ente sia presso l'ospedale \"Luigi Sacco\", ospedale che ha in corso un'apposita convenzione con la Misericordia per il trasporto di pazienti infettivi e non sia all'interno che all'esterno dell'ospedale. Le modalita' di svolgimento del servizio sono tali da configurare una serie di gravissimi illeciti, non solo per cio' che riguarda la gestione del servizio civile degli obiettori di coscienza, ma piu' in generale l'attivita' complessiva svolta dalla Misericordia di Arese; una prima irregolarita' riguarda il fatto che gli obiettori in servizio civile a bordo delle ambulanze devono essere in possesso del diploma di soccorritore, riconoscimento che e' obbligatorio nel caso in cui si esplitino attivita' inerenti a convenzioni con ospedali. Tale diploma viene rilasciato, dopo apposito esame, dalla locale sezione della Associazione Italiana Soccorritori, presieduta dalla signora I. B. Martinenghi, che riveste altresi' la carica di Governatore della Fraternita' di Misericordia di Arese. Ad alcuni obiettori tale diploma sarebbe stato assegnato senza aver sostenuto alcun esame, ed il caso piu' eclatante e' quello dell'obiettore Marco Ascade, congedatosi il 16 marzo 1993, il quale si e' visto assegnare il diploma nonostante fosse in convalescenza (per turbe ansiose con disadattamento, patologia certificata dall'ospedale militare e secondo lo stesso obiettore conseguente alle modalita' di svolgimento del servizio civile) nel periodo in cui avrebbe dovuto sostenere le prove di esame. Inoltre in data 27 marzo 1992 gli obiettori Cassiani, Milani ed Ascade sono stati obbligati, mediante lettera scritta della signora I.B. Martinenghi, a non essere presenti ad una lezione del corso, in programma da tempo, per assistere ad un seminario sul volontariato nell'ambito delle manifestazioni per l'ottavo anniversario di fondazione della Misericordia di Arese. La lezione non e' mai stata recuperata; molto spesso gli obiettori in servizio svolgono attivita' di pronto soccorso senza essere in possesso del diploma di soccorritore e spesso senza la presenza a bordo delle ambulanze di personale qualificato. Sempre dalle bolle in cui sono registrate le uscite delle ambulanze risultano numerosi casi di servizi svolti da soli obiettori, oppure da obiettore piu' autista, comunque in equipaggi in cui spesso nessuno possiede il diploma di soccorritore. E' ben immaginabile il rischio cui sono sottoposti i pazienti, affidati a giovani certamente volonterosi ma privi delle qualifiche adeguate. Molti obiettori hanno denunciato tale situazione: ad esempio l'obiettore Luca Brivio in data 23 dicembre 1992 si e' rifiutato di salire a bordo di una ambulanza con il solo autista, in quanto non ancora in possesso del diploma di soccorritore. Di fronte alla \"meraviglia\" dei responsabili dell'ente, il signor Luca Brivio ha richiesto una dichiarazione scritta in cui la Misericordia avrebbe dovuto prendersi le responsabilita' di un fatto del genere. A questa richiesta tale signor Nerio De Carlo, responsabile della gestione degli obiettori presso la Misericordia, ha risposto che non avrebbe fornito alcun documento e che per questo rifiuto avrebbe revocato tutti i permessi e le licenze al signor Luca Brivio. Un altro esempio della situazione descritta precedentemente si e' verificato il giorno 11 gennaio 1993, quando gli obiettori Fabio Del Giudice e Luca Brivio sono stati inviati, su una automobile, con un autista (privo, come tutti i suoi colleghi del diploma di soccorritore) a soccorrere, in Via Einaudi ad Arese, una signora che presentava difficolta' respiratorie ed una emorragia interna. Un ultimo esempio di tale situazione si e' verificato il 20 aprile 1993 quando l'obiettore di coscienza Fabio Del Giudice, non in possesso di diploma A.I.S., e l'autista Pietro Visomi, non in possesso di diploma A.I.S. e con scarsissima pratica nella guida, hanno trasportato un degente dall'ospedale \"L. Sacco\" all'ospedale di Pietra Ligure. Da sottolineare in proposito che l'obiettore figura nelle bolle di trasporto come \"responsabile dell'autolettiga\". Gli obiettori Alessandro Cassiani e Milani erano gia' in servizio di autoambulanza presso l'ospedale \"L. Sacco\" dal giorno successivo alla loro entrata in servizio, mentre il corso per ottenere il diploma di soccorritore A.I.S. cui hanno partecipato e' iniziato il 10 marzo 1992 e l'esame finale si e' svolto il 28 aprile 1992. Spessissimo per non dire quasi sempre, gli obiettori Cassiani (autista) e Milani o Ascade erano gli unici componenti l'equipaggio della autolettiga in servizio presso il \"Luigi Sacco\", svolgendo servizio di trasporto sulla base di una convenzione che prevedeva e prevede l'utilizzo di personale diplomato A.I.S., diploma di cui gli obiettori non sono stati in possesso per lunghi periodi del loro servizio civile. Da sottolineare come i pazienti trasportati erano e sono spesso affetti da gravi malattie ed in condizioni tali da richiedere l'assistenza di personale specializzato paramedico; gravi irregolarita' sono inoltre riscontrabili per cio' che riguarda gli incidenti automobilistici in cui sono state coinvolte ambulanze con obiettori di coscienza. Si ricorda in proposito che in caso di incidente, anche senza danni a cose e persone, che coinvolgano mezzi con a bordo obiettori alla guida, se ne dovrebbe dare immediata comunicazione al Distretto Militare competente. Oltre a cio' sono da segnalare situazioni quali quella accaduta il 31 marzo 1993, quando l'ambulanza n. 14 della Misericordia, fu coinvolta in un incidente. Alla guida era Pietro Viscomi, operatore non in possesso della necessaria abilitazione alla guida di ambulanze, che si stava recando dall'ospedale \"L. Sacco\" con a bordo una paziente da trasportare all'Istituto dei Tumori di Via Venezian. Il Viscomi chiedeva autorizzazione ad utilizzare la sirena, adducendo a motivo l'intenso traffico. L'autorizzazione in un primo tempo non veniva concessa dall'obiettore Fabio Meani, in servizio al centralino, ma interveniva poi telefonicamente il volontario Celso Campazzi che, a conoscenza della richiesta perche' in ascolto via radio, dava il via libera al procedere a sirene spiegate. L'ambulanza veniva coinvolta in un incidente, non si fermava per la constatazione dei danni e giungeva all'Istituto Tumori con un anticipo di venti minuti sull'orario di visita del paziente, dimostrando l'inutilita' dell'utilizzo della sirena. La documentazione del centralino in cui era descritto l'accaduto e che era stata compilata da Fabio Meani, risultava sostituita da altra, compilata con altra calligrafia e priva della firma dell'obiettore facente funzione di centralinista. Da notare inoltre che nel mese di aprile 1992 l'obiettore Alessandro Cassiani, con mansioni di autista di autoambulanze, fece presente che per cause allergiche era costretto ad assumere degli antistaminici che pregiudicavano fortemente i suoi riflessi e nonostante cio' non e' mai stato sostituito da altro personale. Alessandro Cassiani ha inoltre verificato come l'assicurazione a suo nome per possibili incidenti derivanti dal suo impiego come autista sia stata stipulata il 16 marzo 1992, cioe' oltre un mese dopo il suo inizio di servizio civile come autista di ambulanze; gravi irregolarita' si sarebbero verificate, a giudizio degli interroganti, per cio' che riguarda l'appalto per il trasporto di ricoverati (in buona parte affetti da malattie infettive gravi) dell'ospedale \"Luigi Sacco\", appalto concesso dall'Amministrazione del \"Sacco\" alla Misericordia di Arese. I rapporti tra ospedale \"L. Sacco\" e Misericordia di Arese hanno avuto inizio nel settembre del 1989, periodo in cui viene stipulata una convenzione tra la Ussl 75/20 di Milano e la Misericordia in oggetto per il trasporto di pazienti psicotici da e per l'ospedale \"L. Sacco\"; a tale proposito si evidenzia come in tale periodo il gia' citato Nerio De Carlo ricopriva incarichi lavorativi presso l'amministrazione della USSL e si occupava personalmente della convenzione suddetta con la Misericordia di Arese. E' a conoscenza degli interroganti che gia' nel gennaio del 1991 operatori medici e paramedici del \"Sacco\" denunciavano alla amministrazione dell'ospedale fatti quali l'impreparazione degli equipaggi delle ambulanze della Misericordia, la sporcizia rilevata sulle stesse, l'inefficienza del servizio. La stessa amministrazione del \"Sacco\" avrebbe chiesto a piu' riprese l'elenco dei collaboratori addetti al servizio trasporto in possesso del diploma di soccorritore, oltre ad evidenziare come, ad esempio nel giugno del 1991, un paziente avesse dovuto attendere ben 4 ore l'ambulanza che lo doveva condurre dalla Clinica \"S. Pio X\" al \"Sacco\"; il governatore della Misericordia, signora I. B. Martinenghi avrebbe replicato a tali richieste assicurando che gli operatori delle ambulanze \"sono tutti diplomati A.I.S.\", aggiungendo che per cio' che riguarda \"i diplomi vi dovete accontentare della mia dichiarazione di presidente responsabile civilmente e penalmente se dovessi dichiarare il falso\". Sta di fatto che attualmente a tale tipo di servizio sono adibiti autisti (pagati circa 5 mila lire all'ora con un contratto di collaborazione occasionale che per altro di occasionale sembra avere soltanto la formale denominazione in quanto la prestazione di lavoro risulta continuativa, come facilmente riscontrabile dai registri delle presenze) e obiettori in servizio civile che si e' dimostrato sopra non essere spesso in possesso del diploma di soccorritore, oltre che inesperti per compiti di tale gravita' e responsabilita', con la mancanza assoluta di personale qualificato. Inoltre la maggior parte del servizio si svolge a contatto di pazienti affetti da malattie infettive, spesso in gravissime condizioni, mentre nessun obiettore allo stato attuale e' mai stato sottoposto ad alcun tipo di vaccinazione. Risulta inoltre che l'appalto sia stato rinnovato il 14 aprile, soprattutto perche' la Misericordia di Arese ha presentato un preventivo molto piu' basso degli altri concorrenti. Siamo quindi in una situazione dove un ospedale pubblico esborsa ingenti somme di denaro (centinaia di milioni) per una convenzione per trasporto infermi effettuata da una Misericordia che riesce a spuntare prezzi minori di altri organismi a lei simili grazie all'utilizzazione per l'attivita' convenzionata di giovani obiettori impreparati, senza diploma di soccorritore, che dovrebbero svolgere un servizio di difesa del paese e non costituire il fattore determinante da un punto di vista economico per far vincere convenzioni economicamente remunerative ad associazioni private, il tutto con un oggettivo grave danno per i malati che si trovano ad essere ricoverati presso il \"L. Sacco\"; a giudizio degli interroganti altre irregolarita' sono individuabili per cio' che riguarda i rimborsi per le spese di carburante sostenute dalla Misericordia di Arese per le auto immatricolate come ambulanze. L'auto ambulanzata n. 9 (targa MI 1M0692) gia' prima del 4 febbraio 1992 giaceva abbandonata in un deposito ed era assolutamente inidonea a prestare qualsiasi tipo di servizio. Per questo mezzo risultano ancora essere stati pagati per il 1993 bollo ed assicurazione, e alla data del 20 aprile 1993 al PRA di Milano l'auto in questione risulta circolante; le revisioni obbligatorie annuali per i veicoli di questo genere non risultano effettuate dal 1988, anno in cui l'auto e' stata acquistata dalla Misericordia di Arese; almeno sino alla data del giugno 1992 risultano bolle di trasporto effettuato con l'autoambulanza citata, trasporti mai avvenuti e per cui e' stato probabilmente richiesto il rimborso UTIF per il carburante utilizzato -: quali iniziative si intendano prendere per la revoca immediata della convenzione tra Ministero della Difesa e Misericordia di Arese, oltre che per l'immediata ricollocazione in altro ente degli obiettori attualmente in servizio; quali verifiche si intendano svolgere per controllare la liceita' della convenzione per trasporto malati tra l'ospedale \"L. Sacco\" e la Fraternita' Misericordia di Arese, sia per cio' che riguarda la correttezza amministrativa che la buona effettuazione del servizio previsto dalla convenzione; quali verifiche si intendano fare per appurare la gestione allegra nella concessione di diplomi di soccorritore A.I.S. ad opera della signora I. B. Martinenghi; quali verifiche si intendano fare piu' in generale sulla gestione della Fraternita' Misericordia di Arese onde controllare la regolarita' della sua gestione e la correttezza nel fornire servizi tanto delicati come quelli del pronto soccorso. (4-13840)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13840 presentata da CRIPPA FEDERICO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930507"^^ . . . . "BERTEZZOLO PAOLO (MOVIMENTO DEMOCRATICO RETE)" . . . . . "METRI CORRADO (LEGA NORD)" . . "RONCHI EDOARDO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" .