INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13762 presentata da BORGHEZIO MARIO (LEGA NORD PER L'INDIPENDENZA DELLA PADANIA) in data 19971107

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Al Ministro del tesoro. - Per sapere - premesso che: nella Gazzetta di Brindisi del 30 aprile 1997 e nella Gazzetta del Mezzogiorno del 30 aprile, 1^ maggio, 20 e 26 giugno 1997, sono riportate notizie in ordine ai seguenti fatti; la procura della Repubblica presso il tribunale di Brindisi ha, negli ultimi mesi, condotto un'indagine che ha portato all'arresto di circa 40 persone con a capo il presunto boss Doriano, accusato di contrabbando e di riciclaggio; un'altra indagine condotta dalla medesima procura ha portato all'arresto del presidente dell'autorita' portuale di Brindisi, l'avvocato Vito Mascolo al quale vengono contestati i reati di abuso d'ufficio e falso ideologico; l'avvocato Mascolo era gia' stato sospeso dall'incarico dal Ministro dei trasporti e della navigazione e sostituito con un commissario; i due fatti sono in relazione tra di loro, in quanto del Doriano erano e sono soci in attivita' produttive o parcheggiate nel settore economico portuale, noti personaggi della citta' di Brindisi; addirittura, ben cinque personaggi soci del presunto boss Doriano in attivita' portuali siedevano nel comitato dell'autorita' portuale presieduta da Mascolo; in passato l'ex Ministro dell'interno, Roberto Maroni aveva rilevato come l'economia portuale brindisina fosse pesantemente condizionata dalla presenza di clan riferibili alle famiglie Gionta, Alfieri, Cutolo e D'Alessandro; nell'aprile 1995 il sindaco di Brindisi, Errico, si e' dimesso dall'incarico adducendo tra i motivi quello di vedere la mafia allungare le proprie mani sulle attivita' connesse al porto della citta', e che proprio per questa denuncia e' stato fatto oggetto di minacce al punto che gli venne assegnata una scorta armata; tra i soci del presunto boss Doriano, secondo le citate fonti ci sarebbe Giuseppe Gorgoni, socio fondatore della "Brundusport spa" e della "Agep spa", che, attraverso l'amministrazione comunale, unitamente al legale rappresentante dell'Agep spa, perito tecnico Ferrero Cafaro (anch'egli socio del Doriano), si era reso promotore di un'iniziativa, poi fallita, volta a conferire proprio alla citata Agep spa la concessione dei servizi portuali; inspiegabilmente il Gorgoni viene cooptato nelle funzioni di consigliere della filiale della Banca d'Italia di Brindisi, in rappresentanza degli operatori marittimi al decesso del suo predecessore -: se il Ministro non ritenga di verificare la notizia relativa agli affari che legherebbero Gorgoni a Doriano e, qualora tra il Gorgoni socio del Doriano e il Gorgoni consigliere della Banca d'Italia di Brindisi non vi sia un caso di omonimia, se non ritenga di adoperarsi per chiedere una indagine amministrativa alla Banca d'Italia sulla questione; quale sia la sua opinione su questo singolare doppio ruolo giocato dal Gorgoni, anche alla luce di quanto affermato dal presidente della Commissione antimafia, onorevole Del Turco, che ha piu' volte richiamato il ruolo della Banca d'Italia nella lotta alla mafia. (4-13762)
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SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEL TESORO DEL BILANCIO E DELLA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
19980616 

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