_:Bbf20c58afc78493c5bc6095f7040eb20 . "SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI)" . . "4/13651" . . . "2014-05-14T21:03:47Z"^^ . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13651 presentata da SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930429"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13651 presentata da SCALIA MASSIMO (FEDERAZIONE DEI VERDI) in data 19930429" . "1"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19930429-19931022" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: nel 1992, nell'ambito della politica italiana di cooperazione ed aiuti verso gli stati dell'ex Unione Sovietica, veniva promessa alla repubblica dell'Ucraina, dal nostro Governo una linea di credito per 250 miliardi di cui 150 per il 1992 e 100 per l'anno successivo. la prima linea di credito sarebbe stata prosciugata quasi interamente da un contratto con il Poligrafico dello Stato per la costruzione di una zecca completa, impianti, cartiera, macchine e tecnologia tutto \"made in Italy\", a Kiev e per la fornitura di 1,4 miliardi di monete; in relazione alla fornitura delle monete, commessa del valore di circa 30 miliardi di lire, si rileva che mentre gran parte delle monete sono state prodotte non risulta che siano state effettuate le prime consegne alla repubblica Ucraina e che conseguentemente sia cominciato il pagamento della commessa; la circostanza desta preoccupazioni in relazione al fatto che risulta da notizie di stampa l'indisponibilita' della SACE nell'assicurare ulteriori crediti all'Ucraina -: se non reputino opportuno chiarire tutti gli aspetti della vicenda in particolare per quanto riguarda la sorte delle monete gia' prodotte e le modalita' di pagamento della commessa; se non reputino che si sia dato, incautamente, avvio alla produzione delle monete senza avere avuto le necessarie garanzie in merito al pagamento della commessa; quali provvedimenti saranno assunti per evitare che la vicenda in questione si tramuti nell'ennesimo episodio di spreco del denaro pubblico e di disinvolta gestione delle risorse finanziarie dello Stato. (4-13651)" . . _:Bbf20c58afc78493c5bc6095f7040eb20 "In occasione della visita effettuata a Roma nell'aprile 1992 dal Primo Ministro ucraino Fokin e' stata firmata una Dichiarazione economica con la quale l'Italia si e' impegnata a concedere all'Ucraina crediti all'esportazione per 250 miliardi di lire. Durante la riunione tenutasi il 2 giugno 1992, il Cipes ha deciso di concedere, per il momento, all'Ucraina solo 150 miliardi a valere sulla linea di credito all'esportazione 1990 di 1000 miliardi prevista dall'accordo concluso nel novembre 1990 con l'URSS. La concessione dei restanti 100 miliardi verra' negoziata successivamente. Nello stesso periodo, la Banca Nazionale Ucraina ha concluso con il Poligrafico dello Stato un accordo quadro e quattro subcontratti per la fornitura di attrezzature per la produzione di monete metalliche e banconote, da imputarsi sulla linea di credito intergovernativa. Tuttavia, dato che il costo originario dell'intero progetto avrebbe assorbito interamente le risorse della linea di credito, da parte italiana e' stata presa la decisione di imputarne solo una parte riguardante forniture di macchinari per circa 88 miliardi. Occorre sottolineare che, malgrado il progetto della Zecca non fosse incluso nella lista di settori prioritari riportata nella Dichiarazione congiunta dell'aprile scorso, l'Ucraina ha costantemente attribuito la massima priorita' politica a questo progetto: l'istituzione a Kiev di una vera Zecca, la prima tra le Repubbliche ex sovietiche, sarebbe stato infatti un segno tangibile dell'indipendenza recentemente acquisita. Da parte italiana, cogliendosi pienamente il notevole credito politico che sarebbe derivato dalla nostra realizzazione del progetto, e' stato compiuto ogni sforzo per rendere operativa la linea di credito. D'intesa coi Ministeri tecnici competenti (Tesoro e Ministero Commercio con l'Estero) sono state identificate le condizioni tecniche e finanziarie per la concessione del credito, la principale delle quali consisteva nel problema dell'impegno del Governo di Kiev ad onorare la quota ucraina (circa il 16 per cento) del debito estero ex sovietico. Tale difficolta' di fondo, risoltasi solo lo scorso 26 marzo con l'intesa con il Presidente del Club di Parigi sulla quota ucraina del debito ex sovietico e con l'accordo concluso a Parigi il 2 aprile scorso, e' stata all'origine della impossibilita' da parte italiana di attuare concretamente l'impegno preso nell'aprile 1992. Tuttavia, nei giorni immediatamente successivi all'intesa sul debito estero, il Governo ucraino ci ha comunicato di non essere piu' interessato all'esecuzione del progetto da parte del Poligrafico dello Stato, informando di aver identificato altre non meglio specificate opzioni finanziarie e auspicando l'attivazione della linea di credito. Nel colloquio avvenuto lo scorso 21 aprile tra l'allora Ministro degli affari esteri On. Colombo e il suo omologo ucraino Zlenko in visita a Roma, la questione della linea di credito e' stata ampiamente discussa. Da parte ucraina e' stato spiegato che, pur comprendendo interamente le motivazioni all'origine del ritardo con cui da parte italiana era stata autorizzata la firma dell'accordo intergovernativo per la concessione della linea di credito, Kiev si era trovata costretta a provvedere in via autonoma alla costruzione della Zecca, rinunciando agli accordi a suo tempo posti in essere col Poligrafico dello Stato. Malgrado cio', l'Ucrania - ha assicurato il Ministro Zlenko - era naturalmente disposta a riconoscere quella parte del contratto gia' eseguita dal Poligrafico (la fornitura di monete metalliche del valore di circa 30 miliardi), secondo valori da stimare di comune accordo, imputando il relativo ammontare sulla linea di credito. Da parte italiana, pur esprimendosi il vivo disappunto per la cancellazione degli acordi col Poligrafico dello Stato, e ferma restando la necessita' per quest'ultimo di ottenere il riconoscimento di quanto gia' fornito, e' stato espresso l'assenso alla rapida conclusione dell'accordo per istituire la linea di credito. In un recente incontro presso il Ministero degli affari Esteri, il Presidente del Poligrafico dello Stato ha informato di un accordo concluso lo scorso 27 maggio con la Banca Nazionale dell'Ucraina, in base al quale quest'ultima accettava la consegna delle monete prodotte dalla Zecca italiana in esecuzione del relativo sub-contratto, dopo l'apertura della linea di credito e ai prezzi concordati dalle parti sulla base dei documenti di spesa presentati dal Poligrafico dello Stato. Circa gli altri sub-contratti, essi venivano considerati nulli, salvo quello per la produzione di carta, a condizione che l'accordo intergovernativo che istituisce la linea venisse concluso entro il 30 giugno scorso. Sulla base dell'assenso formalizzato dai Ministeri del Tesoro e del Commercio Estero, l'accordo intergovernativo per istituire la linea di credito e' stato firmato lo scorso 29 giugno a Kiev. Sara' ora necessario procedere all'identificazione delle Banche agenti e alla stipula della convenzione interbancaria. Solo successivamente, sulla base delle richieste di imputazione da parte ucraina, i progetti da finanziare con la linea di credito verranno presentati alla Sace per la relativa copertura assicurativa. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Giacovazzo." . _:Bbf20c58afc78493c5bc6095f7040eb20 "19930730" . _:Bbf20c58afc78493c5bc6095f7040eb20 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI" . _:Bbf20c58afc78493c5bc6095f7040eb20 .