. "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19971031-19980309" . "1"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13557 presentata da FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19971031" . "FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "4/13557" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13557 presentata da FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19971031"^^ . _:Bf31de6d73c779fb8603435f703fcecbe . . . . "Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il clima di intimidazione personale instaurato dal sindaco del comune di Arsoli (Roma) nei confronti dei consiglieri di minoranza, che peraltro rappresentano il 49,9 per cento degli elettori, ha costretto questi ultimi, sin dal 30 novembre 1995, ad inoltrare circostanziata denuncia all'autorita' giudiziaria per ottenere la tutela dei loro diritti istituzionali e della loro incolumita' personale, piu' volte minacciata dallo stesso sindaco anche in sede di pubbliche sedute del consiglio comunale e perfino alla presenza del comandante della locale stazione dei carabinieri e di quello dei vigili urbani; per estremizzare questo clima di intimidazione nelle sedute del consiglio comunale, il sindaco proibiva sistematicamente e provocatoriamente al capo gruppo dei consiglieri di minoranza di alzarsi in piedi quando era ammesso a parlare e, quando il signor Baiocco si rifiutava di eseguire tale ordine, lo stesso sindaco ordinava al comandante dei vigili urbani di allontanarlo dall'aula; detto sindaco si e' sempre rifiutato pubblicamente e pervicacemente di rispondere alle interrogazioni scritte ed orali presentate dai consiglieri di minoranza e di fornire doverosamente loro copia degli atti pubblici richiesti; i consiglieri di minoranza hanno indirizzato una denuncia nella quale vengono circostanziati usi e abusi di potere perpetrati dal sindaco in oggetto al comandante della compagnia carabinieri di Subiaco; nella seduta del 29 novembre 1996, ancora una volta, detto sindaco, invece di rispondere alla richiesta di delucidazioni su un capitolo di spesa avanzata dal capo gruppo di minoranza, signor Renzo Baiocco, oltraggiava e minacciava verbalmente quest'ultimo e, alle giuste ed immediate rimostranze rappresentate dallo stesso, dava ordine al maresciallo dei carabinieri presente di farlo espellere a forza dall'aula, ordine subito attuato senza troppi scrupoli da parte di militari dell'arma, contrariamente al netto rifiuto di eseguirne uno analogo che gli stessi militari avevano viceversa opposto qualche anno prima quando a darlo era stato il sindaco protempore di Arsoli di diversa colorazione politica; a seguito della esecuzione forzosa del suddetto ordine, il consigliere Baiocco veniva colto da malore e trasportato con ambulanza all'ospedale di Subiaco dove gli veniva riscontrata una contusione all'emitorace destro con una prima prognosi di giorni 10, salvo complicazioni, ed una successiva per altri 20 giorni; il giorno successivo alla suddetta aggressione i consiglieri di minoranza hanno presentato alla procura della Repubblica di Roma querela nei confronti del maresciallo comandante dei carabinieri, del suo vice e del vigile urbano presente e concorrente al fatto; dopo gli incidenti di cui ai commi precedenti il sindaco avrebbe piu' volte pubblicamente minacciato di procedere alla decadenza dei consiglieri di minoranza o, quanto meno, di vietare l'accesso in aula del loro capo gruppo, signor Baiocco; le indagini dei fatti relativi alla denuncia inoltrata alla procura della Repubblica di Roma dal signor Baiocco sarebbero state eseguite dallo stesso maresciallo dei carabinieri di Arsoli querelato; dopo la seduta del 29 novembre 1996 il maresciallo dei carabinieri ed il suo vice hanno iniziato a presenziare a tutte le sedute del consiglio comunale di Arsoli, rinforzando con sconcertanti comportamenti il gia' teso clima intimidatorio assunto verso la minoranza consiliare, la quale, allo scopo di non subire oltre tale situazione e per ovvie ragioni cautelative, ha deciso di non partecipare piu' alle sedute consiliari, rendendone peraltro tempestivamente edotto il prefetto di Roma -: se non ritengano di far procedere immediatamente all'accertamento dei fatti descritti, indegni per un paese democratico, per adottare, in caso di riscontri affermativi, i provvedimenti di competenza in ordine al controllo governativo sugli organi degli enti locali. (4-13557)" . "2014-05-15T11:19:18Z"^^ . . . _:Bf31de6d73c779fb8603435f703fcecbe "Sui fatti segnalati dalla S.V. la Prefettura di Roma ha svolto gli opportuni accertamenti presso l'Amministrazione comunale di Arsoli e presso il Comando provinciale dei Carabinieri, le cui risultanze informative qui di seguito si forniscono. Nel corso della seduta consiliare del 27 settembre 1996 il sindaco di Arsoli, Stefano Banini, richiamava il capogruppo di minoranza sig. Baiocco ad attenersi, nei suoi interventi, al rispetto degli argomenti iscritti all'ordine del giorno. Nonostante i reiterati inviti, il sig. Baiocco proseguiva nel suo comportamento e rivolgeva, tra l'altro, apprezzamenti offensivi nei confronti del sindaco, il quale preannunciava l'inoltro di una querela per diffamazione ai danni del sig. Baiocco. Nonostante cio' il sig. Baiocco proseguiva a inveire ad alta voce ripetendo piu' volte le stesse offese. Richiamato ancora una volta, senza esito, al rispetto delle norme di comportamento e del regolamento del consiglio, il sindaco ne chiedeva l'allontanamento dall'aula ai vigili e alle forze dell'ordine presenti. La situazione degenerava ulteriormente visto che il sig. Baiocco anziche' abbandonare spontaneamente la seduta decideva di rimanere ostinatamente al suo posto. A questo punto i vigili e i carabinieri lo portavano di forza fuori dall'aula tra urli e grida e la resistenza dello stesso. In tale azione il consigliere Baiocco riportava lievi contusioni che gli sono state diagnosticate, con prognosi di 10 giorni, dalla guardia medica ove lo stesso veniva accompagnato. La seduta veniva sospesa e successivamente chiusa per mancanza di numero legale dei consiglieri, in quanto anche gli altri componenti del gruppo di opposizione decidevano di abbandonare l'aula. Lo stesso sindaco ha poi aggiunto che ha sempre rispettato i diritti della minoranza ad esercitare le proprie funzioni; ed ha prontamente risposto alle interrogazioni sulle proposte di deliberazione quando attinenti all'ordine del giorno. Lo svolgimento dei fatti, cosi' come riferiti dal sindaco, e' stato confermato con nota informativa dal Comandante provinciale dei Carabinieri. Il Ministro dell'interno: Giorgio Napolitano." . _:Bf31de6d73c779fb8603435f703fcecbe "19980218" . _:Bf31de6d73c779fb8603435f703fcecbe "MINISTRO MINISTERO DELL'INTERNO" . _:Bf31de6d73c779fb8603435f703fcecbe .