INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13360 presentata da CECCONI UGO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19950913
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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri dei trasporti e della navigazione e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: su la stampa quotidiana - Il Giornale del 10 settembre 1995 pag. 7 - un intervistato, Leonardo Macaluso di Resuttana, (Caltanissetta), titolare di una impresa di pulizia, la Trinacria, stabilitosi in Romagna nel 1985, afferma "dal 1991, cioe' da quando ho cominciato a partecipare agli appalti, ne ho viste di tutti i colori", e continua precisando "mi chiedevano di non partecipare agli appalti piu' grossi e io puntualnente rifiutavo"; nell'intervista Leonardo Macaluso precisa ancora che, dopo aver partecipato nel novembre 1993 all'appalto per le pulizie di vagoni, bus e locali delle ferrovie suburbane di Bologna per un importo a base d'asta di 300.000.000 piu' IVA, era stato chiamato da un dirigente della cooperativa bolognese L'Operosa, il quale gli aveva detto: "Macaluso devi farci un favore, devi ritirarti dall'appalto perche' lo deve vincere l'impresa Anna, che a sua volta deve farci un favore in un altro appalto"; dopo il colloquio con il dirigente della cooperativa L'Operosa, Leonardo Macaluso partecipava alla gara e si aggiudicava l'appalto, che pero' non veniva affidato alla Trinacria, in quanto, prosegue l'intervistato, "la direzione delle ferrovie trova un cavillo giuridico e affida il servizio all'impresa Anna con i vecchi prezzi e senza tener conto dei ribassi", determinando un ricorso del Macaluso al TAR, che gli dara' ragione dopo sei mesi, durante i quali l'impresa Anna effettuave le pulizie; dalle notizie riportate nella cronaca emergono inquietanti ipotesi di illeciti penali di carattere associativo reiterati nel tempo, interessanti il comportamento di un dirigente della cooperativa bolognese L'Operosa, che invitava il Macaluso a ritirarsi dall'appalto per le pulizie bandito dalle ferrovie suburbane di Bologna, e il comportamento di dirigenti di cooperative di servizi di pulizia, che invitavano il Macaluso a "non partecipare agli appalti piu' grossi", ed emerge altresi' una ipotesi di illecito civile con danno patrimoniale subito dall'ente pubblico ferrovie suburbane di Bologna, quando, "per un cavillo giuridico", l'appalto dei lavori di pulizia vinto dal Macaluso era stato affidato all'impresa Anna per sei mesi "con i vecchi prezzi e senza tener conto dei ribassi", salvo affidare successivamente l'appalto al Macaluso dopo un ricorso dello stesso con esito positivo al TAR, ad un prezzo inferiore a quello offerto e praticato per sei mesi dall'impresa Anna -: se i fatti riportati da Il Giornale corrispondano al vero; nell'ipotesi che rispondano al vero, se non si intende stabilire una rigorosa inchiesta volta ad accertare ed approfondire fatti e comportamenti nel mondo degli appalti dei servizi di pulizia banditi da enti pubblici, i cui dirigenti rivestono la qualifica di pubblici ufficiali; se nei fatti riportati non si ravvisino estremi di comportamenti illeciti sia penali che civili; nell'ipotesi che nei fatti riportati si ravvisino comportamenti illeciti, quali iniziative si intendano adottare. (4-13360)
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CECCONI UGO (ALLEANZA NAZIONALE)