"20050302" . . . "Camera dei Deputati" . . . "FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13262 presentata da FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 02/03/2005"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13262 presentata da FIORI PUBLIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 02/03/2005" . "20050302" . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-13262 presentata da PUBLIO FIORI mercoledì 2 marzo 2005 nella seduta n. 595 FIORI. - Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. - Per sapere - premesso che: il professor Franco Damiani, residente a Villafranca Padovana (Padova), tre volte vincitore di concorso e docente con all'attivo 24 anni di insegnamento, lo scorso 14 settembre, all'inizio del corrente anno scolastico, ha preso servizio presso il Liceo Scientifico di Piazzola sul Brenta (Padova), essendogli state affidate le classi I D (storia e geografia) e II C (italiano, latino e storia); dopo circa due settimane di regolare svolgimento delle lezioni, la classe II C si è trovata a discutere sulla questione della storicità dei Vangeli, con riferimento al libro di testo - non scelto dall'insegnante in questione, ma dal suo predecessore - «Il mosaico e gli specchi» di De Corradi-Giardina-Gregori, (vol 2, pp 7-10); il volume citato nega la storicità dei Vangeli, e propone una lettura certamente del tutto lecita, ma comunque, secondo l'interrogante, propria di una certa impostazione culturale di tipo laicista e materialista, che può, a buon diritto, in base a una visione pluralista e democratica, trovare posto nell'insegnamento della scuola italiana; tuttavia, in nome dello stesso principio pluralista, e della libertà di insegnamento, così come sanciti dalla nostra Costituzione, il professor Damiani si è sentito in dovere di ricordare che la Chiesa cattolica, quale depositaria delle Sacre Scritture, insegna da sempre la piena storicità dei Vangeli, precisando altresì che quella espressa non era una sua opinione personale, ma la dottrina costante del Magistero ecclesiastico, vincolante per chiunque ritenga di dover professare la religione cattolica ed ovviamente non vincolante per chi cattolico non è; a seguito di questo episodio, che a rigore di logica si inserisce pacificamente nella normale dialettica professore/allievi, in modo del tutto inaspettato, il 28 settembre seguente, i genitori della classe II C si sono riuniti e, affermando che in classe si sarebbe creato un «clima di fortissima tensione e disagio», hanno chiesto che il professor Damiani fosse rimosso entro l'8 ottobre 2004, minacciando, in caso contrario, di autorizzare i figli ad astenersi dalle sue lezioni, e sostituito entro il 30 ottobre 2004, avvertendo che, in caso contrario, avrebbero iscritto i figli ad altra scuola: richiesta ulteriormente sollecitata nel consiglio di classe del 1 o ottobre; conseguentemente, il dirigente scolastico, professor Fernando Cerchiaro, ha rivolto al docente una richiesta di chiarimenti, inviando quindi una contestazione di addebito, contenente la minaccia di proporre a suo carico la sospensione dell'insegnamento sino a sei mesi, alla quale il professor Damiani ha esaurientemente replicato con una memoria; in più, il professor Damiani ha utilizzato alcune ore di lezione per chiarire con gli studenti tutti i loro eventuali dubbi, constatando, peraltro, che tutto sembrava ormai definitivamente chiarito; al contrario, gli alunni della classe II C, in data 8 ottobre 2004, all'ingresso del professor Damiani, sono tutti usciti dall'aula, ripetendo tale protesta sino al 27 novembre, benché il docente fosse regolarmente presente in cattedra; preoccupato per la situazione, il professor Damiani avrebbe svolto una rapida indagine conoscitiva, da cui sarebbe emerso che già dal giugno 2004 - e dunque assai prima del proprio arrivo al Liceo Scientifico di Piazzola sul Brenta - il Csa (già «Provveditorato») di Padova avrebbe ricevuto una telefonata con la quale sarebbe stato chiesto di impedire al docente di prendere possesso della cattedra, parlando di «gravi conseguenze» se invece egli avesse preso servizio nel Liceo Scientifico; analogamente, parrebbe che ambienti legati all'estrema sinistra padovana avrebbero incitato gli studenti del professor Damiani ad assumere il comportamento poi effettivamente adottato nei suoi confronti; fra il 19 ottobre e l'8 novembre 2004, il professor Damiani ha avuto due esaurienti colloqui esplicativi con l'ispettore S.Q.; in data 26 novembre 2004, la dottoressa Carmela Palombo, direttore generale dell'Ufficio Scolastico regionale per il Veneto, ha assunto nei confronti del docente il provvedimento di sospensione cautelare dall'insegnamento, con privazione dello stipendio, sostituito da un «assegno alimentare», dichiarando che la relazione ispettiva (che data 19 novembre 2004) era al suo esame; a tutt'oggi, il professor Damiani è privato del suo stipendio, della sua cattedra e, forse ancora più importante, della sua dignità professionale, solo per avere espresso una propria personale posizione culturale - qualificata come tale, essendo egli di dichiarata fede cattolica - in una realtà, come quella scolastica, teoricamente aperta al pluralismo e all'esercizio della libertà religiosa, e per essersi pertanto avvalso dei princìpi - altamente sanciti e tutelati dalla nostra Costituzione - di libertà di opinione, di insegnamento e di credo; non è ammissibile, secondo l'interrogante, che l'istituzione scolastica sia preda di paure e interferenze e preferisca «accontentare» quanti praticano l'intolleranza religiosa, minacciando «ritorsioni» qualora un insegnante non sia prono ai loro voleri -: se sia informato sulla incresciosa vicenda succintamente ricordata; come valuti il comportamento adottato dal dirigente scolastico e dal direttore regionale del Miur; come valuti quello che appare all'interrogante un grave caso di intolleranza religiosa nei confronti di un insegnante di fede cattolica che ha espresso la sua posizione dottrinale; se rispondano a verità le gravissime ed inaudite intromissioni politiche nell'autonomia scolastica appurate dal professor Damiani; se non ritenga opportuno e urgente disporre una tempestiva indagine, per accertare la verità e soprattutto, ove esistenti, le responsabilità; se non intenda valutare se sussistano le condizioni per l'immediato reintegro del docente nel suo posto di lavoro. (4-13262)" . "2015-04-29T00:28:50Z"^^ . "0"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/13262" .