INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13142 presentata da COLUCCI GAETANO NINO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19930420

Ai Ministri dell'interno, di grazia e giustizia e per i beni culturali e ambientali. - Per conoscere - premesso: che in data 2 giugno 1989 con provvedimento n. 1937/89 il Sindaco del comune di Agropoli, cittadina turistica alle porte del Cilento - in provincia di Salerno - rilasciava al signor Santimone Cosimo concessione edilizia per la realizzazione in via Pio X di un fabbricato per civili abitazioni composto da un piano interrato, un piano seminterrato da adibire per la parte retrostante (completamente interrata) a depositi e per la parte antistante a negozi, un primo piano destinato ad uffici ed un secondo piano da adibire ad abitazioni con una previsione di copertura del fabbricato a terrazza in piano; che, a fabbricato pressocche' completato, in data 4 febbraio 1993 il Santimone Cosimo chiedeva il rilascio in corso d'opera della concessione per la realizzazione in variante della copertura del fabbricato "cosi' come riportato nei grafici allegati"; che dagli stessi risulta con palmare chiarezza l'intenzione del concessionario di realizzare ulteriori volumi, in parte gia' abitabili, con la previsione progettuale di apertura di vedute dirette a finestra; che l'Assessore all'urbanistica del comune di Agropoli, delegato a presiedere la Commissione Edilizia e da quest'ultima irritualmente ed illegittimamente delegato in via generale a decidere "motu proprio" sulle istanze di copertura, rilasciava in data 18 febbraio 1993 con provvedimento n. 1884, senza il prescritto parere obbligatorio della Commissione Edilizia, concessione - peraltro gratuita - a realizzare quanto richiesto, considerando le modifiche come una pura e semplice "copertura" architettonicamente in variante a quella prevista nel progetto originario; che in sede istruttoria il responsabile dell'Ufficio Tecnico comunale, anche se in maniera non chiaramente comprensibile, sembra abbia espresso parere negativo pur senza rilevare che dalla lettura dei grafici si desume che non trattasi di una pura e semplice variante della copertura del fabbricato; che in data 25 marzo 1993 un cittadino di Agropoli inoltrava istanza-denunzia al Sindaco del comune chiedendo l'annullamento in sede di autotutela della concessione in variante perche' viziata da grossolane illegittimita', evidenziando con puntualita' fatti e circostanze costituenti violazione della normativa urbanistica vigente; che l'Assessore all'Urbanistica, in luogo dell'annullamento richiesto, si limitava a sospendere la concessione edilizia predetta "per acquisire parere della B.A.A.S. di Salerno"; che l'intera vicenda, di per se' gravissima, non costituisce per Agropoli - il cui territorio per la maggior parte e' sottoposto a vincolo ambientale - un fatto isolato, ma si inserisce in un clima di tolleranza e permissivismo -: 1) se i Ministri interrogati, ciascuno per quanto di competenza, non intendano adottare sui fatti evidenziati e denunziati, procedure ispettive; 2) se il Ministro di grazia e giustizia non intenda assumere le iniziative di competenza affinche' la competente Magistratura, previa acquisizione degli atti innanzi indicati, accerti la eventuale sussistenza di fatti penalmente rilevanti al fine di riportare legalita' su un territorio deturpato dalla speculazione e da anni sottoposto ad un indiscriminato saccheggio; 3) se i Ministri interrogati non ritengano opportuno sollecitare, in considerazione delle indubbie irregolarita' degli atti concessivi, la immediata revoca e/o annullamento della concessione in variante, nonche' accertare eventuali difformita' del fabbricato realizzato rispetto alla concessione originaria, sussistendo dubbi anche in ordine a tale ipotesi. (4-13142)