INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13033 presentata da CACCAVARI ROCCO FRANCESCO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930420

Al Ministro di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: Mario Tommasini, consigliere regionale dell'Emilia Romagna e' da sempre impegnato in prima persona nella difesa dei piu' deboli con un ruolo di primo piano nel movimento emancipazionista europeo. Testimonianza della sua grande umanita' sono i molti riconoscimenti che gli sono giunti (come il premio Schweitzer e il premio S. Ilario) quando come Assessore provinciale lotto' per la liberalizzazione dei manicomi, come Assessore comunale a fianco dei piu' bisognosi, come impegno civile nel volontariato; nel 1983 Mario Tommasini ha dato inizio ad una intensa attivita' di promozione umana e sociale nel carcere circondariale di Parma. Con il convegno "Liberarsi dalla necessita' del carcere" ha segnato per tutto il paese l'inizio di un nuovo modo di essere fra volontariato e amministrazione penitenziale; da oltre 10 anni, a Parma e non solo, decine e decine di detenuti hanno potuto usufruire dei benefici previsti dalle leggi vigenti con l'apporto determinante delle cooperative di solidarieta' sociale di cui Tommasini e' ispiratore e animatore; questo movimento, sorto su temi di grande rilevanza umana e sociale, ha dato luogo alla formazione di una cultura sviluppatasi in armonia con le linee del Ministero di grazia e giustizia e del direttore degli Istituti di Pena Nicolo' Amato; e' evidente che la situazione attuale di sovraffollamento e promiscuita' incontrollabile presente nelle carceri, sta determinando un aumento delle sofferenze e dell'emarginazione di un'ampia fascia di detenuti e in particolare dei tossicodipendenti; di fronte a tale situazione e' fortemente auspicabile che si intensifichi il rapporto tra istituzione carceraria e societa' civile, nelle diverse articolazioni istituzionali e del volontariato; mentre in tutte le carceri dell'Emilia Romagna si favorisce e si rafforza il rapporto tra istituzione carceraria e societa' civile, a Parma sembrano accadere fatti contrastanti con la tradizione di collaborazione avviata e sostenuta dal consigliere Tommassini -: le ragioni per le quali un consigliere regionale non possa parlare durante la visita ai detenuti dovendosi limitare solo ad osservare, impedendo quel contatto e le informazioni utili a costruire collaborazioni efficaci e positive nell'interesse dei detenuti e di tutto il personale impiegato nel carcere di Parma. (4-13033)