"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13018 presentata da VASCON ANTONIETTA (FORZA ITALIA) in data 19950901" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "4/13018" . "0"^^ . "2014-05-14T19:48:19Z"^^ . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/13018 presentata da VASCON ANTONIETTA (FORZA ITALIA) in data 19950901"^^ . "VASCON ANTONIETTA (FORZA ITALIA)" . "19950901-" . "Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il problema della sistemazione dell'ansa ferroviaria di Gorizia, sulla linea Trieste-Udine, venne gia' affrontato nel primo dopoguerra con il proposito di costruire un tronco da Cormons a Sagrado, sia in funzione della linea del Predil sia in funzione del collegamento Tolmezzo-Calalzo (Pusteria): nessuna opera venne poi realizzata; nel secondo dopoguerra, con la ricongiunzione di Trieste all'Italia vennero identificate alcune opere infrastrutturali suscettibili di migliorare le attivita' portuali ed emporiali della citta, tra cui il raccordo Redipuglia-Cormons per evitare la suddetta ansa di Gorizia; l'attuale linea ferroviaria Tarvisio-Trieste, via Udine-Gorizia, oltre alla maggiore lunghezza di percorso risente, com'e' noto, delle caratteristiche tortuose del tracciato. Per venire incontro ad alcune esigenze di Gorizia e per assicurare maggiore fluidita' al traffico pendolare si e' provveduto recentemente al raddoppio del tratto Redipuglia-Mossa utilizzando quanto gia' predisposto dalla costruzione della linea a doppio binario fin dal 1915: le sagome dei treni non sono pero' quelle di un tempo e, nonostante i costosi lavori di sbancamento carsico, la linea non consente l'incrocio dei treni fuori sagoma (utilizzati nel servizio intermodale); la tortuosita' del tracciato inoltre non consente velocita' elevate (massima velocita' attuale 100 km); l'attuale linea Tarvisio-Trieste, via Udine-Cervignano, e' piu' corta della precedente (km 75) ma presenta notevoli svantaggi, e cioe', oltre l'attraversamento della stazione di Udine, vi e' il transito nello scalo di Cervignano: e' noto che nell'attuale struttura delle FFSS gli scali rappresentano delle tappe di sosta obbligata che penalizzano notevolmente i convogli in transito; con legge 298 del 1958 fu finalmente approvata la costruzione ed il relativo finanziamento della bretella Redipuglia-Cormons, destinata al traffico merci: il piano realizza l'instradamento piu' breve (km 68) sulla direttrice Trieste-Udine (valico di Tarvisio) sia rispetto all'itinerario via Gorizia (km 83) che via Palmanova-Cervignano (km 75), sia rispetto a quello della Ferrovia Transalpina (via Nova Gorica-Piedicolle) e risolve altri lamentati problemi; i lavori di costruzione del raccordo, iniziati nella prima meta' degli anni sessanta, sono stati effettuati per quanto riguarda l'intero tracciato (incluso il ponte sull'Isonzo), i piazzali delle due stazioni termali (Redipuglia e Cormons), dotata quest'ultima di un ACEI comprensivo dell'instradamento per Redipuglia (provvisoriamente oscurato) e della relativa segnaletica luminosa in stazione (provvisoriamente rimossa dai supporti); con il varo avvenuto a cura dell'ANAS nel giugno 1988 di una travata metallica (costo di circa 1 miliardo), a ripristino dell'interruzione operata nel terrapieno per la costruzione del raccordo autostradale Villesse-Gorizia, l'intero itinerario si puo' dire completato con investimenti che, al costo odierno, possono essere valutati superiori al centinaio di miliardi: ad oggi manca solo la posa dei binari e dell'impianto elettrico, per una spesa di poco superiore al 10 per cento (cioe' 10 miliardi) di quanto finora l'opera e' gia' costata; la comunita' di Cormons, al pari di quella degli altri comuni interessati al percorso ferroviario, ha affrontato sacrifici notevoli in case, terreni e guasti al paesaggio per facilitare la realizzazione dell'opera; l'importanza dell'opera quale struttura portante essenziale per i traffici di Trieste e Monfalcone, e' sottolineata dal recepimento della stessa nel piano regionale integrato dei trasporti con decreto 0530/Pres dd.9/12/88; la passata gestione dell'Ente FFSS ha posposto l'arredo impiantistico di detto essenziale raccordo alla realizzazione di altre opere, tra le quali il raddoppio della Gorizia-Redipuglia (senza modifiche di tracciato e quindi inidonea sia a velocita' elevate, sia a incroci in linea di treni fuori sagoma (intermodali), e ha operato il potenziamento della Cervignano-Udine, opera utile, ma subordinata al completamento del megascalo di Cervignano (sulla linea costosamente potenziata infatti corrono pochi treni locali), e destinata in ogni caso a fungere da linea di apporto allo scalo e quindi inidonea al traffico in transito diretto dei treni-blocco da e per Trieste; ora il lungo perdurare del blocco dei lavori sulla bretella Redipuglia-Cormons ha indotto taluni amministratori locali ad avanzare ipotesi di diverso utilizzo della massicciata e delle strutture in essere, quali ad esempio la loro trasformazione in tronco stradale di circonvallazione urbana: ipotesi a dir poco infausta -: se, essendo prossima la ripresa dei lavori ferroviari, si intenda procedere al completamento degli stessi sulla tratta Redipuglia-Cormons: tale sollecito per una rapida attivazione di questa linea va visto sia nell'interesse collettivo, dato il copioso denaro pubblico gia' investito, ma anche in considerazione dei tempi brevi che il completamento dell'opera comporta (pochi mesi di lavoro) e per i costi relativamente modesti; se si intenda pertanto giungere al rapido utilizzo della tratta Redipuglia-Cormons, che diventa, nel nuovo scenario europeo, di vitale importanza per le attivita' marittime ed emporiali di Trieste e di Monfalcone: infatti ogni ritardo nel completamento del tracciato ferroviario va ad accrescere il pregiudizio delle predette attivita', in un momento di apertura di nuovi mercati e di rilancio dei traffici marittimi lungo la via adriatica e poi su rotaia, dal Mediterraneo e l'oltre Suez e verso il Centro e l'Est europeo. (4-13018)" .