INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12853 presentata da TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930401

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_12853_11 an entity of type: aic

Al Ministro dell'ambiente. - Per sapere - premesso che: a seguito della dichiarazione di area a rischio ambientale del bacino idrografico del fiume Sarno, si e' verificata una ripresa degli interessi, finora coagulati intorno all'attuazione del vecchio progetto speciale n. 3 "Disinquinamento del Golfo di Napoli" del CIPE del 4 agosto 1972, condotti a singhiozzo e tra varie vicissitudini prima dalla ex Cassa per il Mezzogiorno e, poi, dalla regione Campania; dalla elaborazione tecnica e progettuale dell'ottobre del 1977 si legge che "l'obiettivo del progetto fu individuato nell'abbattimento degli elevati livelli di inquinamento delle acque costiere e dei corpi idraulici interni e in un generale risanamento ambientale, allo scopo di tutelare la salute della popolazione, rimuovere uno degli aspetti piu' vistosi del degrado ecologico dell'area napoletana ed offrire alla struttura produttiva che vi e' insediata l'insostituibile supporto di una completa e moderna dotazione infrastrutturale in campo igienico e sanitario; l'ambito territoriale di intervento fu individuato nell'area centrale della regione gravitante sulla costa e sulla metropoli partenopea, per una superficie complessiva di 2,800 chilometri quadrati, interessante 195 comuni che rappresentano la quasi totalita' dell'attivita' industriale dell'intera regione; il modello prescelto per l'intervento sull'area interessata fu quello del reticolo depurativo caratterizzato da un'articolazione per comprensori territoriali omogenei dal punto di vista geomorfologico, urbanistico, economico, ecc. L'intervento disinquinante programmato dovrebbe costituire un sistema unitario, organico, e coordinato, suddividendo l'area interessata alla raccolta e al trattamento delle acque in 15 comprensori; le infrastrutture da realizzare sono riconducibili essenzialmente a due tipi ben distinti per funzione e struttura: a) impianti per la depurazione dei liquami e per l'incenerimento dei fanghi di depurazione e dei rifiuti solidi urbani con produzione di energia elettrica occorrente per il funzionamento dell'impianto; b) reti di collettori fognari comprensoriali, con funzione di raccordo tra le reti interne ai singoli insediamenti serviti e l'impianto di depurazione; da varie verifiche tecniche e da aggiornate valutazioni d'impatto ambientale, per i megadepuratori, previsti dal citato PS 3, sembra che sia necessario rivedere l'intero progetto in quanto largamente superato dalle moderne tecnologie e comunque non rispondente alle reali esigenze dell'ambiente; l'attuazione dei progetti del PS 3 ed in modo particolare del depuratore biologico di Costa di Mercato di San Severino, costituente il terminale di depurazione del sistema di collettori ed emissari del subcomprensorio dell'alto Sarno, e', particolarmente lesiva per gli equilibri ambientali della "Valle dell'Orco", e non garantisce, peraltro, neppure il disinquinamento del torrente Solofrana, anzi, contribuisce alla sua distruzione, almeno per il tratto montano che va da Solofra fino a Costa di Mercato San Severino; le procedure di affidamento dei lavori sembrano viziate da difetti di legittimita' e di trasparenza che rendono l'intera vicenda ancora piu' drammatica alla luce di quanto le varie inchieste giudiziarie stanno mettendo in luce; la dichiarazione di area ad elevato rischio ambientale riguardante il bacino idrografico del fiume Sarno (deliberazione del Consiglio dei ministri del 24 agosto 1992) consente di rivedere l'intero intervento sul territorio, sfruttando l'anno di tempo che tale dichiarazione mette a disposizione del Minsitro dell'ambiente per predisporre l'intervento, d'intesa con la regione Campania. Quindi i lavori dovrebbero essere sospesi almeno fino a quando non sara' elaborato tale piano di intervento allo scopo di evitare che la realizzazione delle opere possa rivelarsi inutile perche' non confacente alle direttive del nuovo intervento -: se il Ministro dell'ambiente sia a conoscenza di quanto esposto e quali siano le sue valutazioni; se non ritenga di sospendere tutte le attivita' in atto relative al progetto speciale n. 3 affinche' sia possibile rivedere, alla luce della deliberazione del Consiglio dei ministri del 24 agosto 1992, l'intera problematica del recupero ambientale del fiume Sarno ed evitare che si sprechi denaro pubblico in inutili e dannosi progetti che non portano alcun giovamento alla collettivita' ma, di contro, immensi sprechi di patrimonio ambientale; se non intenda, comunque, concedere subito un incontro alla provincia di Salerno ed ai comuni interessati, incontro gia' richiesto ufficialmente al Ministero, al fine di esaminare la situazione e concordare con gli amministratori locali le soluzioni da adottare per una giusta soluzione del problema. (4-12853)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12853 presentata da TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930401 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
MELILLA GENEROSO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
BARGONE ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
CIONI GRAZIANO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
CALZOLAIO VALERIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
CAMOIRANO ANDRIOLLO MAURA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
ZAGATTI ALFREDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
LORENZETTI MARIA RITA (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
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TESTA ENRICO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 

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