INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12777 presentata da MAZZETTO MARIELLA (LEGA NORD) in data 19930331

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Ai Ministri dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica e di grazia e giustizia. - Per sapere: se sia vero che l'Istituto Superiore di Educazione Fisica di Perugia, ricco di alte tradizioni didattiche a culturali, attraversa uno stato di profonda crisi gestionale per una serie assurda di implicanze amministrative e giudiziarie che all'interrogante appaiono strumentali e dettate da preminenti interessi personali; quali iniziative si ritiene nacessario assumere, non escluso il commissariamento, per restituire l'Istituto alla normalita' delle sue funzioni; se sia vero che la crisi dell'Istituto Superiore di Educazione Fisica di Perugia si sia manifestata sotto la presidenza di Ugo Milia, che, accusato di inerzia e gravi inadempienze, nonche' di gestione personalistica sia dal corpo dei docenti che dei discenti e dagli stessi sindacati del personale dipendente, venne poi sostituito per atto del Ministro dell'Universita', con la nomina a commissario di Buratti; se sia vero che dopo tale commissariamento nel gennaio 1992 sia stata avviata per ordine del Procuratore della Repubblica Gianfranco Sassi presso la Pretura di Perugia, una indagine della guardia di Finanza che ha portato al sequestro di tutta la documentazione dell'ISEF, con conseguente grave compromissione dell'attivita' dell'Istituto; se sia vero che, senza che nei due anni successivi seguisse alcuna istruttoria il dottor Sassi nel gennaio 1992, a seguito di una lettera anonima a firma apocrifa di quattro docenti dell'ISEF, abbia disposto un ulteriore sequestro della documentazione di questo Istituto, tale da consentire l'iscrizione dell'inchiesta nel Registro Notizie reato; se sia vero che un ulteriore sequestro di documenti e' stato disposto nell'aprile 1992; se sia vero che ai primi di luglio 1992, proprio ad evitare che scadessero i sei mesi di rito per le indagini del Procuratore predetto senza che fosse stato disposto alcun interrogatorio a chiarimento, sono stati emessi cinque avvisi di garanzia per il reato di truffa, non meglio specificata, contro dirigenti dell'ISEF, tutti compresi tra coloro che avevano invocato la sostituzione del professor Milia, tra i quali il professor Menichetti che, appena eletto Consigliere regionale dell'Umbria per il PDS e notoriamente su posizioni di dissenso da altro noto parlamentare dello stesso partito, era in predicato per essere eletto Presidente del Consiglio regionale Umbria; se sia vero che in data 16 settembre 1992, e' stato comandato un ulteriore sequestro di tutta la documentazione via via prodottasi e sempre senza che il magistrato inquirente avesse interrogato gli inquisiti, nonostante le formali richieste avanzate al riguardo dagli stessi a mezzo del loro difensore; se sia vero che in data 9 febbraio 1993 e quindi sempre quasi alla scadenza dei sei mesi dal precedente avvio delle comunicazioni giudiziarie la Procura abbia emesso altri quattro avvisi di garanzia sempre per truffa, coinvolgendo questa volta anche il professor Buratti che aveva sostituito il prof. Milia, rimasto membro del Consiglio di Amministrazione dell'ISEF e indotto a dimettersi; se sia vero che a vuoto siano cadute anche le richieste dei nuovi inquisiti di essere interrogati per conoscere le effettive contestazioni; se risulta che il Procuratore dottor Sassi abbia recentemente notificato avviso di richiesta di protrazione delle indagini, sempre nell'inerzia di qualsiasi fatto istruttorio e con tutta la documentazione tuttora sequestrata chiusa in un armadio presso la Segreteria dell'ISEF, determinando l'oggettivo protrarsi di una situazione di incertezza che si traduce in una vera e propria pressione psicologica che appare altamente disdicevole per la buona gestione dell'Istituto - anche per il clamore che sistematicamente ne viene offerto dalla stampa, persino prima ancora che gli avvisi di garanzia giungano ai destinatari, nei confronti di un gruppo di docenti, tutte persone di primissimo piano sotto il profilo civile e professionale; se non intenda di dover verificare se i fatti narrati nella loro successione temporale evidenzino un modo anomalo di procedere da parte delle autorita' penali inquirenti, e nel caso che cio' risponda a verita', se non ritengano il caso di assumere iniziative per una segnalazione al Consiglio Superiore della Magistratura, apparendo innegabile un pravo disegno di persecuzione e di intimidazione, che ha portato anche alle recentissime dimissioni del nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione, cosi' da creare le condizioni per un nuovo commissariamento. (4-12777)
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