INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12656 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930330

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_12656_11 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri, ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, del lavoro e previdenza sociale delle finanze dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: nel 1988 ci fu la dismissione e il disimpegno definitivo della Fabbrica Pisana SpA (meglio nota come Sanit Gobain) da Caserta. L'area di circa 55 ettari (550 mila metri quadrati) ed i relativi impianti ed immobili furono ceduti, attraverso una trattativa clandestina, a quattro Finanziarie controllate da noti costruttori e imprenditori casertani: la FINAC SRL (Acconcia Antonio); la SAICI SRL (Cuccaro Vincenzo); la BUSINESS FINCENTER (Crispino Antonio); la FINANZIARIA MIRABELLA (Coppola Cristoforo). Prezzo della cessione dai 17 ai 18 miliardi; le quattro societa' finanziarie costituiscono la PROGETTO INDUSTRIE SRL, di cui e' Presidente il signor Acconcia Antonio. Sponsor politici sarebbero stati alcuni uomini della classe di governo locale e nazionale; nel 1989 comincia a circolare un primo Programma della Progetto Industrie srl "Programma di sviluppo, integrazione, e ristrutturazione industriale e previsione di occupazione di forze lavorative per l'area Saint Gobain nel comune di Caserta" viene presentato dai rappresentanti della Fabbrica Pisana (evidentemente di concerto con la nuova cordata) presso la Prefettura di Caserta ai Sindacati il 31 marzo 1989. Esso prevede come "premessa fondamentale" la realizzazione del desiderio di preservare e rafforzare la vocazione industriale dell'area di cui trattasi mantenendo, ampliando e qualificando gli attuali livelli occupazionali e creando una rete di infrastrutture industriali di avanguardia e di servizi per il terziario avanzato, per poter ottenere un'adeguata diversificazione industriale e produttiva". ".... Creazione di quelle strutture e quel supporto che sono indispensabili allo sviluppo produttivo e tecnologico dell'attivita' industriale, come dimostrano alcune esperienze estere, quali per esempio la "Silicon Valley" in California". "... L'obiettivo primario del Gruppo Promotore sara' di sviluppare un modello di parco industriale e tecnologico nel quale tenendo conto della realta' casertana, possano realizzarsi notevoli sinergie industriali e che contribuisca in modo significativo al ruolo di primaria importanza che la citta' di Caserta andra' a rivestire nell'economia non solo campana ma anche nazionale". Nel piano, si legge si da' rilievo al "... completamento dello scalo merci ferroviario nell'area di Maddaloni e la conseguente nascita dell'Interporto in quella zona". Si prevede, inoltre, un Programma immediato con una "... prima serie di interventi a carattere industriale ... che garantiranno entro il 1^ ottobre 1989, la continuita' di lavoro alle maestranze attualmente dipendenti dalla Saint Gobain nel rispetto delle loro qualifiche, anzianita' e retribuzioni". Il programma immediato prevede: "Industria di struttura per l'edilizia (promotrice Business Fincenter) Prefabbricazione leggera. La produzione partira' dal 1^ gennaio 1989. Area coperta dovra' essere almeno di 20.000 mq. con un'occupazione di circa 80 unita'. Industria delle piastrelle per l'edilizia (promotrice Finanziaria Mirabella). Entrata in produzione per i primi del 1990. Area coperta dovra' essere almeno di 15.000 mq con un'occupazione di circa 80 unita'. Industria di catering (promotrice Saic). Operativita' entro mese di marzo 1990. Superficie necessaria utilizzabile di 5.000 mq con un'occupazione di circa 40 unita'. Azienda di trasporti (promotrice ELLECI TRASPORTI controllata Business Fincenter) che sarebbe sorta su un'area di circa 20.000 mq e un'occupazione di circa 80 unita'. Industria di controsoffitti e pareti mobili (promotrice Finanziaria Mirabella) con un'entrata in produzione prevista entro il mese di marzo del 1990. Area coperta dovra' essere di circa 10.000 mq con circa 40 addetti. Inoltre, si prevedevano l'installazione di altre attivita' a carattere commerciale (commercializzazione autoveicoli): Promotrice sarebbe stata la Concessionaria Autovei di Caserta controllata dalla Finac. Occupazione di circa 40 unita'. Area coperta di circa 10.000 mq. "L'insieme di queste iniziative che verranno a concretizzarsi nel periodo ottobre 1989-giugno 1990 porteranno ad un assorbimento totale di circa 320 unita'"; poi, si passa a descrivere il cosiddetto Programma Quinquennale. "... Assicurata la continuita' lavorativa agli attuali dipendenti della Saint Gobain con il programma a breve termine, il Gruppo promotore passera' alla realizzazione del programma a medio termine". "... Tale seconda fase si prefigge la riconversione industriale dell'area in oggetto con la creazione di un vero e proprio parco industriale e tecnologico polifunzionale di livello internazionale. Premessa fondamentale perche' cio' si realizzi e' la creazione di una rete di infrastrutture e servizi (creazione di un centro di elaborazione dati e di un laboratorio di ricerca per il terziario avanzato; banche, uffici postali, ecc; ampi spazi verdi attrezzati, parcheggi e strutture terziarie; business center con struttura ricettiva, struttura congressuale)". "... Infine, e' ipotezzabile anche la realizzazione di un Eliporto". "...Una volta realizzate queste strutture, l'area in oggetto sara' pronta ad ospitare quella componente industriale ad alto contenuto tecnologico", che comprende aziende che operano nel settore informatico (applicata al settore delle comunicazioni, della medicina, dei trasporti, ecc.); infine, "...A completamento del programma di riconversione, il Gruppo Promotore prevede all'interno della struttura forze lavorative di circa 1.000 unita' e ritiene che la rinnovata area Saint Gobain fungera' da polo trainante per tutta l'economia industriale campana". Il documento porta la data del 10 marzo 1989, e fu presentato, in Prefettura a Caserta il 31 marzo 1989, con allegato il numero degli addetti Saint Gobain - 215 - ed il numero dei lavoratori che passavano a carico della Progetto Industrie srl (148); senonche' nel 1990 circola una diversa elaborazione del progetto "Piano occupazionale per la ristrutturazione e riconversione dell'impianto industriale ubicato nell'area Saint Gobain Caserta" della Progetto Industrie srl (Tale elaborazione la si trova allegata alla Delibera del Consiglio comunale del marzo 1991). Questa diversa elaborazione prevede "... la Progetto Industrie srl ha definito un programma di ristrutturazione e riconversione al fine di promuovere, realizzare e gestire un parco tecnologico industriale nel quale potranno coesistere ed interagire attivita' industriali e terziarie ...". "...Nell'ambito di questo programma, la Progetto Industrie assorbira' le 148 unita' lavorative, di cui 136 assunte in data 1^ ottobre 1989, e 12 unita' assunte in data 1^ gennaio 1990, perche' non prepensionabili ...". "... La prospettiva occupazionale dell'area e' evidentemente legata allo svolgimento di tale programma che si articolera' in una fase immediata, una a medio termine ed una a lungo termine ..."; gli eventi sviluppatisi dal 1989 al 1992 in sede ministeriale, aziendale e sindacale dimostrano come gli obiettivi della Progetto Industrie siano stati cambiati e come si sia espulsa e non incrementata la forza-lavoro; infine come, i diversi coinvolgimenti, sindacali e ministeriali, siano stati costantemente perseguiti e raggiunti; nel 1989, il comune, la provincia, il Consiglio regionale, a seguito delle lotte dei lavoratori, delle forti contrarieta' espresse dalle opposizioni di fronte al rischio di operazioni speculative, ribadiscono in piu' occasioni - attraverso atti deliberativi - la destinazione dell'area ad uso industriale e assumono impegni circa l'elaborazione di un progetto di reindustrializzazione nell'area casertana. La maggioranza al comune di Caserta subisce queste iniziative approva un ordine del giorno al termine di un Consiglio comunale aperto a lavoratori, forze politiche, sindacali nel quale si invita "... a sorvegliare a che non siano eluse le scelte sovrane da tempo assunte dal Consiglio comunale nella classificazione dell'area in sede di Piano Regolatore Generale a garanzia del mantenimento dell'apparato produttivo-industriale sul territorio comunale di Caserta ...". Ma l'elaborazione e l'attuazione dell'accordo di programma per la reindustrializzazione viene rapidamente accantonata e si vanificano tutte le iniziative del sindacato su questo terreno; liberato il campo da questi "intralci", si consente alla Progetto Industrie di modificare e integrare la prima versione del cosiddetto programma presentato in sede di Prefettura a Caserta il 31 marzo 1989; mentre vengono a vanificarsi gli impegni occupazionali dei 215 iniziali a carico Saint Gobain e passati in gran parte alla Progetto Industrie, si e' giunti a circa 70 unita' attualmente impegnati e a carico della Progetto industrie. E dei cosiddetti progetti industriali che dovevano realizzarsi, nulla e' stato fatto; la Progetto Industrie, pero', ha operato tranquillamente e con varie compiacenze sociali, politiche, istituzionali per le scelte che riteneva il gruppo di interesse politico-affaristico che la controlla; in realta', tale societa' si configura come una societa finanziaria che partorisce dal suo grembo altre societa', con diversa natura e scopo, con un obiettivo evidente: mutare la destinazione d'uso della vasta area industriale della quale era venuta in possesso a prezzi molto bassi. Il coinvolgimento e' avvenuto sul piano aziendale, locale e nazionale. Infatti, mentre nella prima fase (1989) questa finanziaria aveva previsto che l'area fosse destinata ad uso industriale con servizi annessi all'industria per crearsi una immagine "industriale", nelle successive elaborazioni di parla della "coesistenza e interazione fra attivita' industriali e terziarie"; attivita' industriali di cui non si vedra' traccia, mentre si operera' attivamente in tutt'altra direzione. E proprio in questa direzione va l'accordo del 27 dicembre 1990, siglato dai sindacati nella sede aziendale della Progetto Industrie ("Inserimento di una nuova attivita' collegata alla Grande distribuzione al dettaglio" con previsione di almeno 100 occupati). La data del 27 dicembre 1990, non e' casuale. Infatti, la Progetto Industrie si sta attivando per ottenere dal Presidente e dal Direttore del Consorzio ASI di Caserta l'attestazione che i vincoli di piano Regolatore dei consorzi ASI del Mezzogiorno si "intendono non efficaci a far tempo dal 1^ gennaio 1991". Attestazione che viene rilasciata dal Consorzio ASI di Caserta in data 21 febbraio 1991; la Progetto Industrie ed il Consorzio ASI, in verita', fanno finta di non sapere che il Piano Regolatore Generale del comune di Caserta, tuttora efficace, conferma l'area industriale del comune di Caserta e non ha tolto alcun vincolo. Allora, la maggioranza con il Sindaco Gasparin inquisito con la sua Giunta si attiva per stravolgere quanto previsto dal PRG e propone un'apposita variante generale al PRG che, pero', viene clamorosamente accantonata (ma non revocata) a seguito di una vera e propria contestazione di massa (Petizione firmata da 10.000 cittadini contro la variante; osservazioni di merito prodotte, tra gli altri, dall'UCAR CARBON e dalla SOFOME). Ma a questo punto la Giunta comunale propone e fa passare in una seduta particolarmente vivace del Consiglio comunale un'apposita delibera (n. 26 del 25 marzo 1991) che varia la destinazione urbanistica da area industriale a zona ad insediamenti produttivi e terziari, disattendendo la stessa normativa del PRG e del Regolamento Edilizio ancora vigenti e senza rispettare la prescritta procedura prevista per l'adozione e l'approvazione di una concessione edilizia che si configura come una vera e propria variante. Infatti la variante al Piano Regolatore per trasformare l'area ex Saint Gobain da industriale a residenziale con un indice di tre metri cubi a metro quadrato (con la possibilita' di realizzare circa due miliardi di metri cubi di costruzione) e' stata adottata dal Consiglio comunale di Caserta in palese violazione della legge urbanistica 1152 del 1942 che prescrive che una variante di tale portata - che stravolge l'assetto territoriale e produttivo della citta' - deve essere adeguatamente motivata e preventivamente autorizzata dalla regione. Orbene, i due requisiti in questione, nel caso di specie, mancano del tutto sicche' puo' dirsi che la variante al Piano regolatore e' illegittima ed integra certamente, per le modalita' e le circostanze soggettive ed oggettive, l'ipotesi di abuso in atti di ufficio oltre che di violazione della legge urbanistica. Da segnalare che la Giunta comunale di Caserta d'intesa con la Commissione ha posto in essere propri comportamenti in rapporto all'area ex Saint Gobain come se la variante fosse vigente; nel frattempo, la Progetto Industrie SRL e' entrata in possesso di un'altra zona dell'area industriale (confinante o della societa' SOFOME) e qui presenta il progetto di un "Centro Produttivo e di Trasformazione Polifunzionale per generi di largo consumo e per Prodotti Informatici con servizi annessi". L'area acquisita e' di ben 79.000 mq, si prevedono ben 700 posti di lavoro. Il progetto viene presentato da una societa' controllata della Progetto Industrie e, precisamente, dalla Distribuzione Campana SRL che si fa rilasciare pareri favorevoli dalle diverse Commissioni (Commercio ed Edilizi del comune e dalla Commissione regionale). Dunque, l'attivita' di distribuzione prevista dall'accordo del 27 dicembre 1990, viene spostata su un'altra zona dell'area industriale e non piu' sull'area ex Saint Gobain; e' notizia di cronaca recente che ora nell'area ex Saint Gobain, la Progetto Industrie srl si e' candidata ad ospitare la la cosiddetta "Cittadella Universitaria" (meglio dire "affare" Policlinico) con l'avallo della Unione degli Industriali di Caserta, del sindaco di Caserta e, purtroppo, di esponenti sindacali di Caserta (comunicato del 3 marzo 1993). L'ipotesi di utilizzare l'area Saint Gobain per l'universita' e' destituita di fondamento sia perche' l'area industriale sia per la presenza di altre fabbriche che sarebbero costrette a chiudere; va tenuto presente che l'accaparramento dell'area industriale di Caserta da parte della Progetto industrie ha gia' creato situazioni paradossali. La vicenda di alcune aziende - e' il caso del polo serico di San Leucio ma non solo - che trovano difficolta' ad attuare ampliamenti nelle aree dove sono ubicate e denunciano che non hanno trovato, finora, nel comune di Caserta aree disponibili a costi bassi, infrastrutturate, con servizi e tranquille. Si pensi che solo le aziende seriche occupano circa 500 addetti e rappresentano un patrimonio storico-produttivo e umano irrinunciabile per la citta'. Ora, non e' conveniente che l'area industriale non sia proposta dal Sindaco per un possibile trasferimento del polo serico di San Leucio, ma, viceversa si proponga come piu' fattibile uno spostamento in un'area presso Sala attualmente destinata a PIP (classificata D1) da modificare e infrastrutturare; vi sono, infine, diverse altre aziende minori facile preda del gruppo affaristico. La CONFAPI, recentemente, ha rappresentato pubblicamente l'esigenza di insediamento di piccole e medie imprese nella nostra provincia e nel comune di Caserta. Anche tale Associazione non ha trovato nell'ASI e negli Enti Locali preposti alla programmazione del territorio un punto di riferimento. Tali Enti, infatti, si configurano piu' come stazioni appaltanti e sportelli di spartizione delle aree secondo considerazioni una recente indagine economica effettuata dalla Societa' Monitor per conto dei giovani industriali di Caserta. Con cifre che si commentano da se', si evidenziano la bassa attivazione di un imponente patrimonio di aree del Consorzio ASI di Caserta, la scarsa infrastrutturazione e l'assenza di servizi alle imprese che, in qualche caso, si sono dovute sostituire allo stesso ASI nella creazione dei servizi richiesti. Si tratta di circa 4.000 ettari e di solo 1.000 ettari impegnati a vario titolo sull'intero territorio provinciale: dunque, le aree industriali disponibili ci sono. Non sfuggira' che lo stesso Consorzio ASI di Caserta e' stato Commissariato dalla regione per irregolarita' amministrative. L'ASI e gli Enti Locali non hanno realizzato le condizioni concrete per far avanzare un nuovo processo di industrializzazione qualificato e trasparente nella nostra provincia. L'inadempienza di questi Enti e' stata probabilmente funzionale all'accaparramento speculativo e, in molti casi, camorristico di queste aree (si considerino, a tal proposito, oltre l'area Saint Gobain; quelle di Marcianise-San Nicola-San Marco, l'area Teverola-Gricignano-Carinaro, di Pignataro-Sparanise-Pastorano, ecc.); la vicenda dell'area ex Saint Gobain e dell'area industriale di Caserta e' emblematica: pur di far passare gli affari della cosiddetta Progetto Industrie srl, si tende a fare tabula rasa di ogni attivita' industriale pre-esistente, creando al contempo le condizioni per non renderla disponibile ad altri e acquisire a costi irrisori e rapidamente quanti piu' terreni e' possibile; alla luce di questi fatti, appare chiaramente strumentale e contraria ad un decente disegno programmatorio l'ipotesi di localizzare nell'area ex Saint Gobain la cosiddetta Cittadella universitaria (Policlinico), dopo che la Giunta comunale inquisita del Sindaco Gasparin non ha voluto sinora fare l'unica scelta sensata e dettata dalla legge istitutiva della II universita' Federiciana di Napoli: il recupero ed il riuso - e non nuove costruzioni - del consistente patrimonio demaniale, militare e comunale, dismesso o in via di dismissione. In altri comuni ove e' stata localizzata l'Universita' cosi' si sta operando. Il palleggiamento di responsabilita' tra comune di Caserta e Ministero della Difesa sulla messa a disposizione di questo patrimonio pubblico costituisce una tecnica del prendere tempo e, sotto l'incalzare dell'emergenza (l'Universita' ha bisogno di contenitori), mettere a "disposizione" le offerte di nuove e rapide costruzioni dell'ingegnere Crispino e soci nell'area ex Saint Gobain. Ma se di Policlinico si tratta, si puo' mettere subito a disposizione la vasta area ospedaliera dell'Ospedale Civile provinciale di Caserta; fra i lavoratori dell'area industriale (UCAR, SOFOME, ecc.) circola con preoccupazione la voce su possibili nuove assunzioni nell'Universita e nell'Ipermercato e che prima o poi le loro aziende di lavoro dovranno dismettere le attivita'. Un tam tam propagandistico e' gia' partito verso una parte della cittadinanza per acquisire consenso a queste operazioni e contro gli eventuali guastatori dell'opposizione che "non propongono nulla" e che vogliono "solo bloccare" lo sviluppo e l'occupazione nella citta'; gia' all'epoca della dismissione della Fabbrica Pisana SpA da Caserta e dal successivo passaggio alla Progetto Industrie srl dell'area e degli immobili Saint Gobain, era evidente la mancanza di qualsiasi affidabilita' industriale degli acquirenti e dei programmi da essi presentati. Siamo in presenza di un'operazione di speculazione selvaggia e distruttrice che consiste nel mutamento arbitrario e illegittimo della destinazione dell'area dell'ex Saint Gobain, con un aumento del prezzo del terreno dell'l per mille -: 1) i motivi per i quali, pur avendo la Progetto Industrie srl acquisito l'area ex Saint Gobain per realizzare un "Programma di sviluppo, integrazione e ristrutturazione industriale", non ha rispettato gli impegni assunti nelle varie sedi istituzionali nazionali e locali; 2) quali siano stati i termini finanziari del passaggio di proprieta' dalla Saint Gobain alla Progetto Industrie; 3) se si ritenga di dovere, configurandosi una violazione di legge da parte della Progetto Industrie e del comune di Caserta, procedere all'esproprio dell'area ex Saint Gobain per utilizzarla a fini industriali come la sistemazione del polo serico; 4) se mai siano state avviate nei tempi, nelle quantita', nelle forme previste dal programma suindicato, presentato in Prefettura il 31 marzo 1989, e il 2 giugno 1989, al Ministero dell'industria, le procedure di assunzione di operai da parte di ciascuna delle quattro societa' impegnate nella realizzazione dei progetti industriali; 5) se, a seguito di modifiche e stravolgimenti del programma suindicato, si siano operati trasferimenti di proprieta', a societa' o persone, di suoli e immobili dell'area industriale di Caserta, ivi compresa l'area ex Saint Gobain, pregiudicando in tal modo un equilibrato e trasparente futuro urbanistico della citta' di Caserta; 6) la natura e il ruolo delle quattro societa' finanziarie (Finac srl, con sede legale in Marcianise (CE) S.S. Sannitica Km 21,100; S.A.I.C. srl con sede legale in S. Nicola L.S. (CE) Viale Carlo III c/o Reggia Palace Hotel; BUSINESS FINCENTER SPA con sede legale in Caserta Via Laviano 60; FINANZIARIA MIRABELLA SPA con sede legale in Castelvolturno (CE) Viale delle Acacie Pinetamare S.S. Domitiana Km 36,300) promosse da imprenditori e costruttori locali, facenti parte della Progetto Industrie srl, divenuta proprietaria dell'area ex Saint Gobain e le ragioni delle eventuali modificazioni intervenute negli assetti proprietari e societari; 7) se nell'area industriale si stiano realizzando insediamenti contrastanti con la destinazione industriale stessa (Ipermercato, residenziali e di altro tipo); 8) in considerazione dei rilevanti interessi che si vanno consolidando nell'area, anche a causa di un iter amministrativo non trasparente e illegittimo, non si sia favorito e/o si favorisca la penetrazione della criminalita' nella gestione dell'area anche attraverso imprese ad essa collegata; 9) se non sia il caso di attivare tutte le procedure di verifica e controllo dei vari organi competenti atti a prevenire e reprimere eventuali illeciti amministrativi, finanziari e penali, anche al fine della tutela delle condizioni di lavoro oltre che dell'ordine pubblico; 10) se la suddetta Progetto Industrie srl abbia usufruito di finanziamenti pubblici a vario titolo, di agevolazioni fiscali, e in quale misura; 11) quali urgenti iniziative si intendano intraprendere per la difesa e la crescita dell'occupazione industriale; il sostegno e la promozione della piccola e media impresa, dell'artigianato; l'elaborazione e l'attuazione di un progetto di reindustrializzazione qualificata e compatibile con l'ambiente, che solleciti la riconversione pulita delle attuali preesistenze industriali, con i connessi servizi reali alle imprese e l'infrastrutturazione dell'area industriale di Caserta e dell'intera provincia; 12) quale sia la valutazione del ministro dell'interno rispetto alle gravi violazioni di legge consumate da parte di esponenti della maggioranza, da parte della Giunta e della Commissione edilizia e se non ritenga che l'esistenza di diversi procedimenti penali contro il sindaco di Caserta e altri amministratori insieme con le suddette violazioni impongano lo scioglimento del Consiglio comunale di Caserta; 13) se risulti che la Procura della Repubblica competente per territorio, quella di Caserta, sia realmente ubicata presso un edificio realizzato dalla Business Fincenter al di fuori delle norme di legge; 14) se il Ministro di grazia e giustizia non ritenga di accertare la regolarita' della procedura per l'individuazione della sede della Procura circondariale di Caserta; 15) se l'autorita' giudiziaria di Caserta competente per territorio abbia promosso l'azione penale contro i responsabili degli abusi; 16) se la Guardia di Finanza o l'Arma dei Carabinieri di Caserta abbiano accertato l'esistenza o meno di interferenze o cointeressenze tra gli amministratori comunali e le societa' citate in premessa; 17) se non siano state violate le norme sulla costituzione delle societa' finanziarie. (4-12656)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12656 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930330 
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12656 presentata da IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) in data 19930330 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
JANNELLI EUGENIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
LETTIERI MARIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
CESETTI FABRIZIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
NARDONE CARMINE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
VOZZA SALVATORE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
DE SIMONE ANDREA CARMINE (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
BASSOLINO ANTONIO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 
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IMPOSIMATO FERDINANDO (PARTITO DEMOCRATICO DELLA SINISTRA) 

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