INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/12619 presentata da POLLI MAURO (LEGA NORD) in data 19930329
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e previdenza sociale e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: la grave crisi occupazionale che colpisce la Val d'Ossola rischia di essere aggravata dalla situazione in cui versano alcune aziende come la SISMA nel settore siderurgico e l'Enichem nel settore chimico; la SISMA del gruppo Leali, ex azienda dell'IRI, ha svolto per molti anni il ruolo di azienda leader nel settore siderurgico grazie ai bassi costi di produzione resi tali dalla capacita' della stessa di produrre l'energia necessaria al suo fabbisogno; l'alluvione del 1978 distrusse una delle centrali elettriche di proprieta' della SISMA nonche' altre opere di presa, cabine di trasformazione e distribuzione e parte della condotta forzata paralizzando l'intero impianto della valle Isorno; le nuove centrali parzialmente ricostruite riuscivano comunque ad assicurare alla SISMA il 30 per cento del suo fabbisogno energetico anche attraverso linee preferenziali; alla fine del 1992 il gruppo Leali, attuale proprietario della SISMA, costituiva una societa', la SISMA elettrica, alla quale furono conferiti gli impianti delle centrali elettriche, la cui quota maggioritaria e' stata ceduta al gruppo siderurgico Beltrami di Vicenza obbligando cosi' la SISMA ad acquistare per intero l'energia necessaria per la produzione ed incidendo in misura determinante sul bilancio della stessa che attualmente registra perdite per 1 miliardo al mese; il gruppo Beltrami manifesta l'intenzione di vendere all'Enel l'energia prodotta; la Federacciai ha elaborato un documento relativo al programma europeo di ristrutturazione del settore siderurgico che ha indicato una eccedenza di 536 posti di lavoro nella sola provincia di Novara (corrispondenti all'organico della SISMA) su un totale di 660 esuberi evidenziati per tutto il Piemonte; il titolare della SISMA e' il vice-presidente della Federacciai; ai 536 tagli previsti dal piano della Federacciai corrisponderebbero altri due lavoratori dell'indotto per ogni unita' in esubero, portando la cifra totale dei posti di lavoro a rischio a circa 1.500 cui vanno aggiunti i tagli dell'Enichem e delle altre aziende in crisi; se non ritengano opportuno adottare i provvedimenti necessari per far fronte all'iniqua situazione energetica della valle d'Ossola che esporta circa i due terzi dell'energia che produce, sopportando le relative servitu' che ne deturpano l'ambiente, e che, allo stesso tempo, subisce i gravosi tagli all'occupazione derivanti anche dagli alti costi di produzione causati dall'oneroso "riacquisto" dell'energia prodotta nella valle -: se non ritengano opportuno ridistribuire in maniera piu' equa i tagli occupazionali previsti dalla Federacciai, nell'ambito della ristrutturazione del sistema siderurgico europeo, per la regione Piemonte e per la provincia di Novara in special modo; se non ritengano opportuno adottare i provvedimenti di loro competenza per verificare la regolarita' della cessione delle centrali elettriche della SISMA al gruppo Beltrami di Vicenza; se non ritengano opportuno attivare tutti gli strumenti in loro possesso per evitare la grave crisi occupazionale nella val d'Ossola insostenibile dal punto di vista economico e dell'ordine pubblico. (4-12619)
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2014-05-14T21:01:48Z
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POLLI MAURO (LEGA NORD)